La Toilette Olio su tela (1914 circa) di Pierre Bonnard
Musée d’Orsay – Parigi

La singolarità di questo ritratto che potrebbe benissimo essere intitolato “Nudo in un interno “ consiste nel fatto che la modella (sappiamo trattarsi di Marthe, compagna dell’artista che la ritrae in altri dipinti sempre di spalle e come sorpresa nella sua intimità quotidiana, intenta a lavarsi o ad agghindarsi) viene rappresentata sia di schiena che di fronte per mezzo della sua immagine riflessa nello specchio della toilette. Lo spazio, alquanto ristretto, si sviluppa verticalmente a scapito della profondità, ma la plasticità del corpo della modella, le superfici coloratissime – come nello stile dei Nabis (Profeti, in ebraico) comunità di artisti di cui Bonnard (Fontanay aux Roses, 1867 – Le Cannet, Provence, 1947) era un esponente di spicco –  angolature di pareti,  modanature e pezzi di tappezzeria che si intravedono sullo sfondo  insieme ad alcune suppellettili come una parte del tavolino rotondo sul quale è posata una brocca (oggetto comune nei bagni delle case del primo Novecento) non risulta appiattito come in una stampa giapponese o in un manifesto pubblicitario come quelli del suo amico Toulouse Lautrec. Ma la caratteristica di questo ritratto è la luminosità che risplende in quel corpo e in quello spazio pur così stretto, che riflette la luminosità della Costa Azzurra dove il pittore ha abitato ed è morto a settantanove anni al culmine del successo.

Fulvio Sguerso

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