Lettera aperta al Sindaco Berruti

Se il sindaco Berruti (stra)parla
I savonesi devono proprio tacere?
E allora ecco alcune precise proposte

Se il sindaco Berruti (stra)parla
I savonesi devono proprio tacere?
E allora ecco alcune precise proposte

LETTERA APERTA al nostro SINDACO di SAVONA
a seguito del suo intervento su ” La Stampa” del 28/febbr./2010. Titolato: .

Lei, signor sindaco Berruti, è forse uno dei primi sindaci che umilmente si rivolge ai suoi concittadini invitandoli ad esprimere il loro parere !…… Io sono uno di loro. Tra la gente comune e senza “etichette”.
Certamente ricorderà il mio progetto sostitutivo  del PONTE a RASO…. sulla nostra Darsena. Posso assicurarle che il centinaio di firme, dei suoi amministrati, da me raccolte e a Lei inviate, corrisponde ad un assenso, al mio progetto, in percentuale di interviste corrispondente al 100/100 del totale,  in quanto non ho incontrato nessun dissenso!
E con questo riconoscimento che mi viene attribuito anche nei campi che ora vedremo, mi permetto farLe notare.
Il Suo desiderio di dotare Savona di contenitori culturali, impianti sportivi, parchi, piste ciclabili e parcheggi appare encomiabile. Meno
encomiabile è rapportare  questi impianti alla costruzione di nuovi alloggi e negozi , e nel merito delle piste ciclabili sarebbe meglio attendere. …
Infatti proporre ai nostri cittadini, l’inalazione velocizzata dalle bici, delle polveri sottili provenienti dalla Centrale Termo Elettrica di Vado,
non credo incontri il parere positivo delle Asl. Attendiamo allora, e per compatibilità,…… le centrali nucleari!
Non sarà, comunque, che la città “appassisce ed arretra” in virtù dei nostri nauseabondi cortili pieni di topi e dei loro escrementi?
Non sarà che parchi e parcheggi  siano stati sino ad oggi, appannaggi riservati solamente ai nuovi centri costruiti in “VARIANTE URBANISTICA” sulle macerie delle ex industrie Savonesi?
Non sarà che dopo aver costruito le Ammiraglie, Matitino, Water – front, Crescent sul nostro porto, i palazzi sulla Scarpa e Magnano, ci
accorgiamo solo ora che i nostri ragazzi si sentono oppressi dalla mancanza di contenitori culturali, impianti sportivi, e piste ciclabili ?
Vogliamo intervistarli ?
Ma pensiamo veramente che questi siano i loro problemi primari…o che possano chiedere a Noi, e soprattutto a quella classe dirigente e partitica che amministra Savona da tanti anni, quale può essere il loro futuro lavorativo quando i loro stessi padri annaspano in un groviglio di problemi esistenziali ?
Torniamo alle necessità cittadine.
Problema Parcheggi STANZIALI del centro CITTA’.
Il medio cittadino savonese vorrebbe un parcheggio privato e coperto spendendo ventimila euro!
Non gli interessa ricoprire il Letimbro, e non gli interessano neanche i parcheggi a pagamento sotto il sole, né meno che mai sotto le piazze!
Hanno visto nelle altre città  SILOS di dieci piani che sembrano condomini, ed hanno capito che sotterrare un’auto in una piazza costa oltre centoventimila euro! (Vedi Trucioli Savonesi n° 190).
 

Qualcuno ha loro spiegato che con una “VARIANTE URBANISTICA” sulla piazza della ex stazione ferroviaria si potrebbero costruire 4000 parcheggi coperti su dieci piani, potendoli rivendere quindi, a ventimila euro l’uno, e vorrebbero indirizzare a Lei sig. Sindaco quattromila richieste in tale senso!
Ed anche questo mi sembra risolto!
Il rinnovo Urbanistico della Città. 
S
u Truciolisavonesi  n° 184, e successivi n°192, 193, 196, e 202 ho spiegato, spero in modo chiaro, quello che è accaduto urbanisticamente sino ad oggi, ed il da farsi.

Come dare una casa ai nostri giovani in sistema precario (vedi Trucioli n° 186); la soluzione del Depuratore Consortile (Trucioli n° 180), ma soprattutto un programma di “lavoro basato sul Turismo” (Trucioli n° 189)!

Come Ella noterà, signor Sindaco, ho cercato di individuare e risolvere, meglio proporre concretamente – copiando peraltro altre realtà simili- ,  molti dei  problemi che affliggono la nostra società.

Voi giovani vi ritrovate purtroppo da soli a ricercare soluzioni, molte volte troppo lontane da una realtà a cui non avete partecipato, ma che continua ad escluderVi proprio per la sua illogicità, per i più incomprensibile!
Provi Lei, a spiegare ai suoi coetanei che si ritrovano nella zona Ligure più inquinata da Terminal Carboniferi, Centrali Energetiche, Terminal Container, Depuratori Consortili…con previsioni sempre più lontane da speranze turistiche.

Con tecnici politicizzati che si ergono a paladini dei problemi delle ultime agonizzanti civiltà industriali del nostro confinante Basso Piemonte, permettendo così al resto del nostro territorio Ligure di baloccarsi alle nostre spalle con porticcioli, seconde case, R.T.A. anfiteatri, spiagge e quant’altro. Nell’assurda speranza di copiare un’altra civiltà, quella Francese, che ha radici urbanistiche e turistiche ben diverse dalle nostre!
Savona non può continuare ad essere la pattumiera dei servizi Liguri e Piemontesi!
Savona è da sempre il fulcro dell’economia occidentale Ligure, ma non ha un aeroporto, né può orograficamente permetterselo, e mi creda signor Berruti i giovani si rendono conto di questo e dovremmo fare nostro questo problema in modo direi molto contingente.
 Il Sindaco di Albenga abituato a convivere con le Sue pianure, probabilmente non si rende conto che certe scelte  si devono fare, e se il suo territorio risulta l’unico lembo di Liguria adatto alla costruzione di un aeroporto internazionale a “Mare”, deve accettare questa realtà! Come abbiamo sempre fatto noi Savonesi!
NON ESISTONO ALTRE AREE FRONTE A MARE CHE POSSANO GIUSTIFICARE UN INSEDIAMNETO AEROPORTUALE SE NON QUELLE TRA ALBENGA E CERIALE!  (Vedi Trucioli n° 188).
E il Sindaco di Savona, capoluogo del comprensorio della Liguria occidentale, che non ha a disposizione altre zone se non quella Ingauna per dotarsi di un aeroporto…quando si rende conto che i suoi colleghi Sindaci non esaminano neanche il problema, quasi non esistesse, “DEVE” intervenire.
E’ Savona  la prima a soffrirne, dovendo sopportare oltre le maledette, anche se necessarie strutture che ci inquinano,  le maggiori conseguenze  degli errori Urbanistici e di gestione del resto del territorio Ligure, che si stanno profilando con ben tristi orizzonti!
E non si dica che Imperia sia intervenuta o intervenga, siamo sempre più soli nell’affrontare i problemi sociali usando, inoltre, modi e  forme
purtroppo ormai congeniali anche ai figli delle cariatidi Savonesi. Che hanno creato la vecchia civiltà industriale Ligure, inquinandoci da
…”morire”.
Mai nel mondo ho visto un territorio cosi lontano dall’evoluzione dei tempi come ” A CASA MIA” !
E’ mai possibile che nostri figli, che per lavoro percorrono l’Aurelia, possono morire sotto un costone di roccia nel momento stesso in cui si accende un “RITARDATO” semaforo che dice “FRANA IN ATTO“.
E nello stesso momento in cui staff di tecnici e politici studiano come fare una galleria  su Capo Noli senza coperture finanziarie ! Eh si perché tutti dovrebbero sapere che non abbiamo più “una lira”! E, dopo mesi di studi e carotaggi, pare che allargare il vecchio percorso ferroviario sia impresa disperata, constatata la friabilità interna dei sedimenti!
Ma l’importante è “studiare” perché vuol dire progettare “lungamente” e quindi i nostri figli nell’attesa di non si sa che cosa, rimangono “lungamente” sempre a rischio! Invece, memori della “veloce” civiltà industriale, a Capo Vado per stoccare container, con una quanto mai “veloce” discarica a mare, abbiamo creato, (distruggendo Posidonea e ambiente, come se niente fosse) le ampie superfici territoriali che tutti conosciamo!   (Vedi Trucioli n° 193)
Ora, che tutti i Sindaci Liguri che ci tutelano, nel silenzio generale tollerino  questa situazione senza suggerire  agli staff interessati di creare a Capo Noli una situazione di recupero territoriale a mare, che consentirebbe di bay-passare agevolmente e senza spesa il “pericolo latente” , e con lo stesso criterio usato a Capo Vado.

Tutto ciò mi suggerisce la possibilità in caso di “dissesto mortale” di ritenere  responsabili proprio i Sindaci che si dissoceranno, col loro silenzio, da questa mia proposta! 
Proposta che, come sempre per me , è la ricopiatura fedele di quanto l’uomo ha già eseguito con risultati duraturi ed eccellenti . Non so se Lei avrà il tempo necessario per leggere le mie lunghe disquisizioni, ma mi creda, il fatto che contestarle non sia cosa semplice proprio per la loro semplice realtà, mi dà una certa sicurezza
…..
Voglio farLe un esempio, qualcuno avrà sorriso nel merito delle mie asserzioni sulle “piste ciclabili”,…sbagliato!
Quando nel campo sportivo di Vado, situato dall’ENEL proprio al di sotto delle sue ciminiere, una scolaresca di fanciulle si recò a fare ginnastica,
e “nove” di loro dovettero essere ricoverate per difficoltà respiratorie, l’ ENEL decise di mettere a regime massimo i motori dell’impianto solo nelle
ore notturne, quando il respiro degli utenti Vadesi era senza alcun dubbio meno “affannoso e quindi  meno preoccupante” ……. 
 Voglia gradire i miei sinceri auguri   per la riuscita del Suo mandato!

 Guido Luccini
lucciniguido@libero.it
               
Savona  7/marzo/2010

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