Lega Nord

ESCLUSIVO/ E’ savonese l’autore del ‘nuovo inno’ della Lega Nord
FEDERAGLIANDO A DRITTA E A MANCA
Ma perché giurano sulla bandiera che infangano? Allevare somari

 

ESCLUSIVO/ E’ savonese l’autore del ‘nuovo inno’ della Lega Nord
FEDERAGLIANDO A DRITTA E A MANCA
Ma perché giurano sulla bandiera che infangano? Allevare somari

Abbiamo già considerato (vedasi ad es., Bellamigo 2 maggio 2010) come il termine “Federalismo”, abusato dai berleghisti e che, semmai, potrà riguardare il contesto degli Stati europei, sia inappropriato e sottintenda una sperata scissione effettiva dell’Italia in vari staterelli, una secessione parziale mascherata dalla normativa regionalista.

Purtroppo tutte le parti politiche usano di siffatta terminologia inseguendo, su tale pernicioso terreno, la Lega Nord. Pare addirittura che, sulla base di un simile destrutturante assetto del territorio (con l’improvvido attentato alla destinazione pubblica dei beni demaniali, lasciati in potere commerciale alle mene dei localismi più vieti e delle più articolate corruttele, per non parlare del c.d. federalismo fiscale foriero di pericolose e letali sperequazioni ), si apra un dialogo tra Lega Nord e Partito Democratico.

E ciò dopo che il berleghista ministro Tremonti, con i tagli mirati contro cultura, giustizia, istruzione, autonomie e con il cosiddetto patto di stabilità, ha soffocato ogni possibilità di rilancio degli investimenti locali. Siamo costernati: nessun dialogo è possibile con un movimento che, partendo dall’antimeridionalismo della più sordida reazione antistorica ed anti italiana, nella speranza della creazione di macroregioni (ad es. Padania) dirompenti l’unità nazionale, affonda le sue radici nell’irrazionale baratro del razzismo e del separatismo.

Assumendo per le pretese leghiste il termine “Federalismo” (le cui radici intellettuali e storiche son ben diverse) si concede un valore a tale ideologia (si fa per dire) paragonabile, per come declinata in oggi dalla Lega, solo alle strategie del   Ku Klux Klan di americana criminal memoria.

Un personaggio come Borghezio, punta di diamante di tale connubio, si è permesso di ragliare il suo livore e il suo odio per il “Risorgimento” affermandone la natura “mafiosa”, mafia e camorra che avrebbero addirittura supportato Garibaldi nel processo di conquista all’unità del mezzogiorno.

(Si attendono, speriamo non invano, consone risposte contro di lui dai soggetti competenti e comunque impegnati nell’organizzazione del 150° anniversario dell’Unità, a cominciare dal Governo !)

    Questa menzogna diffamatoria, che vuole ridurre la nostra storia a palestra per allevandi “somari” della parte più oscura della provincia padanica, è servita dall’angolo della visione “federalista”, un federalismo che diventa quindi “fede-raglismo”, buono per dare corso alle abiette esternazioni di tale genìa di malevoli interpreti della nostra storica evoluzione, passata dagli alienati “staterelli” (ivi compreso lo Stato pontificio) allo Stato unitario “Italia”.

Vari dirigenti del movimento secessionista “Lega-Nord”, abusando della Costituzione che vorrebbero abolire e che combattono, hanno raggiunto anche le cariche più alte dello Stato Italiano, giurando ipocritamente, come Ministri, sulla bandiera che infangano.

Essi sono ben rappresentati dai Borghezio e dai Gentilini le cui “federagliate” non contestano, dietro le quali, anzi, impastano le loro azioni politiche, per “prendere i voti” della “gente” che hanno provveduto ad imbonire delle loro tristi invenzioni da tripperia e del bluff delle loro rivoltanti promesse.

    Per essi è pronto l’inno che, cantato sull’aria di “All’armi siam fascisti”, ci risulta così rimbalzante tra una porzione e l’altra di “Salama”: 

“ All’armi, all’armi!

“noi siam federaglisti,

“terror dei terronisti:

“abbiamo infiocchettato l’anno nuovo

“perché ci abbiamo infine fatto l’uovo,

“col canto ch’è non già della gallina

“ma raglio di possente somarina.

“Col Bossi , col Borghezio e poi col Gentilini

“l’Italia noi faremo a pezzettini.

“Con le doppiette,

“pronte a milioni,

“fede-ragliamo a grida e pallettoni,

“chiessenefrega dell’Unità,

“ farem della Costituzione un bel falò,

“la nostra capital sarà a Salò!

“Cota,Cota, Zaia olà !

 

   BELLAMIGO

 

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.