Le rotatorie

Le rotatorie e i pedoni

Le rotatorie e i pedoni

Le rotatorie, ricordo, esistevano negli anni ’50 quando pochi avevano l’auto e qualcuno, almeno in Lombardia, usava ancora il calesse. Oggi, dopo i semafori e gli stop, sono tornate in auge e Sestri Levante annovera alcune rotatorie veramente curiose.
Da quella all’ingresso della cittadina venendo dall’Aurelia (non si capisce se l’unica confluenza è quella con un parcheggio sotterraneo) a quel simpatico “osso di cane” in prossimità della COOP sempre sull’Aurelia, per finire alle due allucinanti rotatorie una alla confluenza tra via Nazionale, l’uscita autostradale e via Aurelia, per non parlare della mega rotatoria all’uscita dell’autostrada e per terminare infine, verso Casarza Ligure con una splendida rotatoria su un dosso (artificiale) sopraelevato. Non entro nel merito delle scelte “tecniche”, anche se parabrezza frantumati e pezzi di fanalini raccontano nuove storie, ma una domanda oggettiva è da porsi: i pedoni dove attraversano? Provate ad attraversare qualunque strada sulla rotatoria sul piazzale autostradale. Mi si dirà “ma lì è raro vi siano pedoni”.

Certamente, tranne i condomini dei palazzi intorno che saranno tutti sicuramente motorizzati. Che dire della rotatoria tra via Nazionale, Via Aurelia e uscita autostrada? Un tempo i pedoni passavano sicuri con due semafori. Oggi i semafori sono spenti e le auto girano perpetuamente in senso antiorario. Chissà, forse l’ideatore della nuova viabilità penserà ai passaggi pedonali (che interromperanno forzosamente il giro antiorario delle auto?).
Nell’attesa, andiamo alla rotatoria sopraelevata verso Casarza Ligure. Esiste da due anni per consentire il raccordo con una strada sull’altro versante del Petronio. Il marciapiede di un tempo si interrompe pietosamente e chiunque debba passare lo fa a suo rischio e pericolo, a meno che, conoscendo la zona, non si ricordi di deviare forzosamente sulla pista ciclabile rompendo gli attributi ai ciclisti che pure loro vorrebbero pedalare. Insomma il pedone va considerato in una fauna in via di estinzione, (almeno a Setstri Levante) nonostante la vertiginosa salita dei carburanti e nonostante le raccomandazioni all’esercizio fisico.
  
 

Salvatore Ganci

 

 

 

 

 

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