LE POESIE DI FULVIO BALDOINO

So che all’arsura d’agosto
 [montaliana senza volere]

So che all’arsura d’agosto

il ragno sta facendo carcassa

dell’ospite irretito,

e che la formica fatica

vita gramissima sotto i suoi grani.

Ma il canto del coro dei grilli

nascosto tra steli seccati

mi pesa le palpebre stanche

d’un sonno di pace d’ulivo.

 

Lascia che il tempo cali col suo autunno
[pascoliana senza volere]

Lascia che il tempo cali col suo autunno;

non v’è bellezza più di cachi rossi,

soli al tramonto,

mentre ogni foglia intorno,

senza sapersi coro

d’una danza color di terra e d’oro,

si lascia al lento vortice

d’un màntice segreto

che unirla vuole in còltrice

a tutta la coorte

di compagne già morte.

FULVIO BALDOINO

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.