LE INTERVISTE IMMAGINARIE

LE INTERVISTE IMMAGINARIE DI FRANCO IVALDO 
INTERVISTA COL DIAVOLO, BRUTTO, SPORCO E CATTIVO 
(Nona puntata)
Libro dedicato alla memoria di Camillo Sbarbaro, autore tra le altre opere storiche di “trucioli” dispersi, nella quale, riferendosi a Giacomo Leopardi, lo defini’ “la voce dell’innocenza davanti all’esistenza

LE INTERVISTE IMMAGINARIE DI FRANCO IVALDO 
INTERVISTA COL DIAVOLO, BRUTTO, SPORCO E CATTIVO 
(Nona puntata)
Libro dedicato alla memoria di Camillo Sbarbaro, autore tra le altre opere storiche di “trucioli” dispersi, nella quale, riferendosi a Giacomo Leopardi, lo defini’ “la voce dell’innocenza davanti all’esistenza
 

PARTE TERZA 

Cronista: Ci si avvia verso la parte finale dell’intervista, mi sembra che molte cose le abbiamo chiarite in risposta alle affermazioni della parte avversa, ma occorrerà precisare alcune cose prima della Tavola Rotonda tra i filosofi… Ad esempio, perché voi comprate anime ?

Diavolo: Ma quali anime, l’animaccia tua ? Ma ti sembro il tipo che va in giro con una pergamena in tasca, un penna d’oca , un calamaio col sangue dentro, per firmare in calce la cessione delle anime. Guarda in una divertentissima e satirica novella su di me, Edgar Allan Poe, ci scherzava sopra e aveva ragione quel grande scrittore americano, sai che diceva in sostanza la novella ? Che io le anime me le mettevo da parte, se erano commestibili, ma che non mangiavo quelle dei vecchi moralisti, dei filosofastri, eccetera. Il mio interlocutore, nella divertente novella del Poe, era un cuoco con pretese filosofiche , si chiamava Bon Bon… Ecco, sfatata la leggenda. Io non acquisto anime. Ogni tanto, qualcuno me le offre e io le rifiuto perché è come in Borsa, sono azioni che non valgono nulla. Dopo la leggenda di Faust, tutto mi immaginano impegnato negli acquisti. Non sono mica il presidente di una squadra di calcio, nella stagione degli ingaggi. Qui, non esiste il calcio mercato. Roba da capitalisti. Semmai è quell’altro che vuole sempre assicurarsi i migliori, ma prende certe cantonate. Aveva ingaggiato San Tommaso e quello anziché segnare qualche punto era diventato un filosofo scettico: “Se non vedo non credo. Ma a me chi lo dimostra ?…” Da ridere, tutta da ridere!

 

Cronista: Sapete, Eccellentissimo, in fondo vostra Grandezza, non è poi così malvagio…

 

Diavolo: Certo che no. Sono contento che lo ha compreso alla fine. Non sono cattivo, sono sfortunato e poi, sai com’ è , calunnia, calunnia…alla fine, qualche cosa rimane. Oltretutto, ci vuole qualcuno che sostenga il ruolo del male, altrimenti il mondo diventa incomprensibile, perché per qualche misteriosa ragione, è una vera roulette: rosso, nero, rosso, nero… Un alternarsi di situazioni benefiche e malefiche. Bisognava pure dare una figura antropomorfa al bene ed una al male, per renderli quasi visibili agli uomini. Questi ultimi, però, hanno finito per comprendere che sono le loro azioni a pesare sul piatto della bilancia e non l’intervento sovrannaturale. Il guaio è che vi sono sempre nuovi errori in vista, nuove trappole in cui cadere. Vi sono avvenimenti apparentemente insignificanti che hanno conseguenze catastrofiche, tipo la scoperta dell’atomo che ben presto si è trasformata in bomba atomica. Tutti hanno presenti le conseguenze per gli eredi dei Maya e degli Incas della scoperta dell’America, eppure, per quanto importante fosse la scoperta dell’America, fatto in sè positivo, celava una realtà futura terribile per gli indios, per non parlare dei pellirosse.

Le conquiste spaziali potranno avere conseguenze nefaste per l’intero cosmo. Sembra un’eventualità abbastanza remota, ma non può essere esclusa a priori. Così tutte le scoperte scientifiche si presentano con un volto raggiante e positivo e possono celare tremendi risultati finali. Non è sempre così, ma cio’ accade spesso, abbastanza spesso, ma non è opera mia. Esiste un destino per l’umanità , un fatalismo è ,quindi, giustificato in quanto ciò che è scritto si compie, ma nessuno può dire chi l’ha scritto, perché nessuno lo sa…

Cronista: Forse lo sa Dio (tuono lieve di approvazione)

 

Diavolo: Quello, ma fammi il piacere ! Cosa vuoi che sappia quello là. No, destino, fato, qui davvero si entra nel mistero, nei grandi segreti della Cabala, avvenimenti futuri scritti, già scritti, come fossero nel presente o nel passato. C’ è qualcuno che può conoscere il futuro…Chi ? Metti uno che sia fuori dalla Terra, nello spazio infinito e riesca a vedere sia l’infinitamente piccolo che l’infinitamente grande… In tal caso prevede il futuro del vostro pianeta, sì o no ? Poni il caso che un uomo osservi un formicaio e veda che un ruscello vicino, a causa delle forti piogge, stia per tracimare. La piccola, successiva inondazione è prevedibile per l’uomo ma non per le formiche. E’ una questione di punti di osservazione spaziali. E’ una questione di dimensioni. Da un buon osservatorio spaziale, popolazioni aliene possono vedere benissimo l’ orbita della terra e prevedere l’eventuale collisione con un altro corpo celeste, mentre i terrestri possono non saperne nulla fino a pochi giorni prima l’avvenimento fatale. Questo però diventa un corso di astronomia per dilettanti, mentre, invece, era mia intenzione parlare delle arti divinatorie. Orbene, tu sai quanto la Chiesa cattolica si oppone ai miei veggenti, alle mie pitonesse. Per forza, per gli ecclesiastici il futuro non si vede mai in una sfera di cristallo, l’avvenire è nelle mani divine. Noi non possiamo conoscerlo. Io ho risposto, in sede scientifica, che tutto dipende dalla posizione che si occupa nello spazio- tempo, ma la Chiesa – come al solito ritardataria e legata alla tesi dogmatica – nega tutto. Invece, il futuro può essere previsto. Detto questo, non dare appena esci da qui, cento euro alla prima fattucchiera che incontri per leggerti la mano, perché quello è un bidone di sicuro… Maghi, indovini, zingare, andiamoci piano perché quelli ti portano via la camicia se sei un credulone…

 

Cronista: Voi, Eccellentissimo, sicuramente riuscite a scorgere il futuro.

Diavolo: Non scorgo un bel nulla. Ma ti pare che se avessi scorto, mi sarei preso tutte le fregature che mi sono preso ? Io sono qui, piantato sulla Terra, a subire ogni sorta di calunnie e di processi, sempre a dovermi discolpare per qualche birichinata vecchia o nuova. Dico solo che una buona conoscenza del passato e del presente può aiutare menti eccezionalmente brillanti a prevedere il futuro.

E’ una sorta di calcolo delle probabilità, per cui se tutti i dati corretti sono riuniti, un cervello davvero aguzzo e dotato può lanciarsi in previsioni che a loro volta possono realizzarsi. Ecco, come nascono -su base scientifica – le previsioni o profezie, chiamale come ti pare. Gente dotata, diciamo pure, geniale, riesce a volte ad azzeccare una previsione sul misterioso futuro.

Quanto a Dio, non se ne occupa in quanto egli sostiene di vedere tutto in un colpo passato, presente e futuro, ma secondo me ci vuole tutta che riesca a vedere il trono sul quale sta sempre seduto. Certo che il mio è un discorso blasfemo, ma non dimentichiamoci che sono il diavolo, quindi, se non sono sacrilego io chi deve esserlo ? Va bene, abbiamo detto un sacco di cose, ma come sempre in queste occasioni, non abbiamo detto quasi nulla. Vi è sempre il modo di obiettare, di contestare una tesi, di rovesciare una “verità eterna”. Qui, non si va da nessuna parte. Non dovevo concedere un’intervista in risposta a quella divina. Dovevo querelarlo e basta. Questi sono i tempi moderni. Querele e controquerele, altrimenti gli avvocati come potrebbero campare, vecchi azzeccagarbugli che non sono altro. Ma a proposito di avvocati, credo sia giunto il momento di dare la parola ai filosofi, che la Tavola rotonda cominci. Ti saluto, bischero ! Salutami quel cornuto del tuo direttore!

  

(Satana scompare in una nube gialla che rimane lì a galleggiare nell’aria, mentre si avverte un forte odore di zolfo. Il cronista sbigottito viene riaccompagnato fuori , preso a calci nel sedere e, quando si risveglia è nuovamente nella redazione di “The Devil” con la pergamena antica in mano contenente l’intervista a Lucifero, principe delle tenebre.)

(Continua)

Franco Ivaldo

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