La Traviata al Priamar

DALLA RUSSIA PER AMOR DI VERDI: PER LA TRAVIATA TRE GIOVANI GRANDI PROTAGONISTI DEL FUTURO DELLA LIRICA
ALL’ANTEPRIMA del 12 luglio 200 ANZIANI A TEATRO GRAZIE ALLA
FONDAZIONE CARIGE E ALL’AUSER

DALLA RUSSIA PER AMOR DI VERDI: PER LA TRAVIATA TRE GIOVANI GRANDI PROTAGONISTI DEL FUTURO DELLA LIRICA
ALL’ANTEPRIMA del 12 luglio 200 ANZIANI A TEATRO GRAZIE ALLA
FONDAZIONE CARIGE E ALL’AUSER

Dopo il successo della Cavalleria Rusticana, prosegue la stagione lirica estiva del Teatro dell’Opera Giocosa con la proposta al pubblico di un grande classico di Giuseppe Verdi: La Traviata, messa in scena nella cornice suggestiva del piazzale Maschio presso il Priamar il 12 (in anteprima), 14 e 16 luglio, alle ore 21.15.

Anche quest’anno la Fondazione Carige ha finanziato il “Progetto Anziani Età Libera insieme per…”. Il progetto si prefigge di promuovere, nella nostra città come in tutta la regione, l’invecchiamento attivo. La rete di Associazioni e degli Ambiti Territoriali Sociali ha ritenuto di “puntare” sulla lirica, usando parte delle risorse previste dal Progetto, promosso e finanziato dalla Fondazione Carige, per offrire a cittadini ultrasettantenni l’ingresso a due degli spettacoli in calendario nella stagione lirica estate 2010 dell’Opera Giocosa aderendo così alla bella iniziativa dell’Opera Giocosa stessa: “Anteprima: due generazioni insieme a teatro”. Le due opere rappresentate nella splendida cornice del Priamar sono state il 25 giugno La Cavalleria Rusticana di Mascagni e il 12 luglio sarà La Traviata di Verdi. Circa 200 persone ultrasettantenni accompagnate dai nostri volontari assisteranno gratuitamente allo spettacolo. La soddisfazione dei nostri anziani per Cavalleria è stata altissima; le signore hanno avuto l’opportunità di sfoggiare vestiti eleganti, alcuni cantavano sottovoce le arie più famose, altri, alle prime esperienze di teatro lirico, hanno applaudito, forse anzi tempo ma era tale l’entusiasmo che non hanno saputo attendere la fine del brano per manifestare la propria gioiosa partecipazione.

 

L’allestimento di Traviata curato dal Teatro dell’Opera Giocosa vede la regia di Stefano Monti, ideatore anche delle scene e dei costumi, assistito da Lisa Nava. Una produzione totalmente savonese che vedrà in buca l’orchestra Sinfonica di Savona diretta dalla prestigiosa bacchetta di Fabrizio Maria Carminati, per la prima volta a Savona, con la partecipazione del Coro Lirico e Voci Bianche P. Mascagni di Savona preparato da Gianluca Ascheri. Il cast formato da giovani artisti vedrà tra gli interpreti Irina Dubrovskaya, nel ruolo non nuovo per lei di Violetta, il tenore Sergey Romanovsky che debutta in Alfredo Germont; Giorgia Bertagni interpreterà Flora Bervoix (è appena stata Mamma Lucia nella Cavalleria), Vitaliy Bilyy sarà Giorgio Germont, Marta Calcaterra in Annina. Gli altri protagonisti saranno Carlo Assogna (Gastone), Valdis Jansons (Il Barone Douphol), Carlo Prunali (Il Marchese d’Obigny), Giuseppe di Paola (Il Dottor Grenvil) Samuele Di Felice (Commissionario), Niccolò Stegani (Giuseppe) e Danilo Giribaldi (Servitore). Calcheranno la scena anche i ballerini varazzini Angelo Lupi e Giovanna Badano che danzeranno sulle coreografie di quest’ultima; figuranti; Arianna Abbo, Giulia Arossa, Mauro Costanzi, Alessandro Guido Campanile, Silvia Mari e Silvia Roccatagliata.

 

Il celebre melodramma in tre atti, del 1853 su libretto di Francesco Maria Piave, è tradizionalmente inserito nella cosiddetta “trilogia popolare” insieme al Rigoletto (1851) e a Il Trovatore (1853) e ispirata dalla realizzazione teatrale de “La dame aux camelias” (La signora delle camelie) di Alexandre Dumas (figlio). I tre ruoli principali, Violetta, Germont padre e figlio, per l’occasione sono interpretati da giovani artisti russi. Nelle prove in corso, cominciate all’interno del Teatro Chiabrera, i tre hanno colpito per la globale qualità dell’interpretazione. Stanno dimostrando di avere il necessario amore per le note di Verdi, ciò è richiesto ad un interprete per penetrare nei personaggi pennellati da testo e, soprattutto, musica. Il regista Stefano Monti ha potuto apprezzare già in poche prove come tre potenti voci, dall’italiano ben comprensibile, una volta “lavorate” dal direttore Fabrizio Maria Carminati e immesse in un contesto di regia, “diventino” i ruoli che interpretano, con la passione che lega e rende tutto più facile. Irina Dubrovskaya debutta a Savona nel ruolo principale dopo essersi già esibita in Traviata nel giugno 2008 al Ravenna Festival in una produzione dell’opera firmata da Cristina Muti (moglie del noto Maestro). Ha già sostenuto, nonostante la giovane età, altri ruoli del repertorio verdiano e italiano, fra cui il Rigoletto, quindi sempre Traviata a Bergamo. Nel ruolo di Alfredo Germont il giovanissimo tenore Sergey Romanovsky, nuova grande promessa della lirica, reduce dalla recente partecipazione nel ruolo del Conte Libenskov alla produzione di Viaggio a Reims tenutasi alla Scala di Milano, ed atteso dopo Savona dal Maggio musicale fiorentino. Vitaly Bilyy, con pochi anni più degli altri due, è artista già affermato sui palcoscenici mondiali di Francia, Germania, Giappone, Grecia compreso il Metropolitan Opera di New York. 

 

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