La stagione del calcio giovanile 2015 – 2016

Il presidente federale Iannece premia

In attesa di eventuali salvataggi estivi fuori programma, siamo reduci da due anni di alti e bassi per il calcio savonese degli adulti. Dopo la rocambolesca salvezza dello scorso anno e l’obbligo di affrontare il campionato appena concluso con una pesante penalizzazione, è (come peraltro prevedibile) retrocesso il Savona, l’unica formazione della provincia che era presente nel calcio professionistico nonostante l’insanabile mancanza di strutture e la storica imprevidenza nel valorizzare il proprio vivaio. E sarebbe stato forse meglio se l’anno scorso ne avessero decretato direttamente la discesa in D ma senza ulteriori penalità. Sono inoltre retrocesse Vado, Cairese e, per la seconda volta consecutiva, Quiliano. Aggiungiamo le cadute avvenute l’anno scorso di Veloce e Varazze e il quadro è completo. A consolazione ecco il Finale che sostituirà trionfalmente i rossoblu nel nazionale dilettanti, il ritorno in Eccellenza dopo dodici anni dell’Albenga, la prima storica promozione dell’Albissola, società ambiziosa (non a caso finita in mani piemontesi: nel savonese pare proprio che i soldi siano finiti) che punta a propria volta alla serie D e l’immediato ritorno in promozione del Ceriale dopo la passata retrocessione.

Di primo acchito può sembrare che tutto ciò col calcio giovanile nulla c’entri, ma non è così, sia perché le retrocessioni impoveriscono il calcio locale rendendo più difficile per i ragazzi trovare sbocchi di alto livello, sia perché i risultati delle prime squadre riverberano la qualità del lavoro svolto in precedenza nei vivai, il cui scopo principale dovrebbe essere quello di portare i propri tesserati in prima squadra, mentre invece la difficoltà dei giovani savonesi di ogni società a trovare spazio tra i grandi è cronica. Ebbene, buon esempio in positivo ci sembra proprio il caso del Finale, che quest’anno qualcuno aveva definito “fin troppo giovane” ma si è poi visto con quali risultati e in negativo del Vado, che appena tre anni fa festeggiava addirittura un titolo nazionale juniores (la juniores, rammentiamolo, è la categoria di passaggio tra giovanili e prima squadra, quella che tra i professionisti si chiama primavera): di tutti quei ragazzi liguri leva ’94-’95 campioni d’Italia, nel Vado appena retrocesso non ne giocava più nemmeno uno, in compenso vi giocavano dei loro all’incirca coetanei prelevati a suon di palanche da varie regioni d’Italia. Non è forse questa la vera prova del nove del suo fallimento societario? Tanto più che in contemporanea il lungimirante Albissola veniva promosso grazie anche alle prestazioni di Durante e di altri bravi juniores ’97 ex proprio del Vado. E non che il Savona in tutti questi anni si sia comportato meglio. Quest’anno in compenso il Vado ha fatto debuttare in serie D due promettenti allievi classe ’99, il tosto bomber Metalla e “gran progressione” Colombino

 

 

 Colombino ’99 del Vado

il cui apporto è stato peraltro abbastanza tardivo e limitato da poter essere considerato del tutto ininfluente nel decretare o meno la retrocessione rossoblu. Più che altro la speranza è che la loro presenza segni un positivo cambio di tendenza, perché troppo spesso calciatori bravi, usciti senza certezze dai settori giovanili, finiscono per stufarsi e, delusi, smettere di giocare. A ogni modo anche la Veloce, autrice di un campionato tranquillo, ha mostrato progressi, visto che quest’anno ha a propria volta portato due dei suoi migliori ’99, l’uomo d’ordine di centrocampo Olivieri e la seconda punta e fantasista Saporito, a giocare abbastanza stabilmente in prima squadra, oltre che, finalmente, nella rappresentativa regionale allievi, con Metalla e gli altri rossoblu Basso e Greco. Il difficile ora sarà trattenerli. 

E non a caso Colombino, Saporito e Olivieri erano campioni regionali in carica della loro categoria giovanile, come avevamo ampiamente raccontato qui su Trucioli l’anno scorso. 

La miope politica sui giovani praticata dal nostro calcio è peraltro così famigerata che a Roma, così è stato raccontato all’autore di questo articolo, definiscono Savona “la tomba del calcio.” Espressione che in futuro speriamo di non dover mai più udire. 

 

Il Vado 2002 campione regionale

Veniamo dunque ai verdetti sul campo. Nella stagione giovanile 2015 2016 il maggior successo è arrivato proprio dal Vado, club da anni ormai ai vertici liguri, la cui leva 2002, squadra solida ed equilibrata, senza forse ancora grandi stelle ma senza neppure punti deboli, ha appena vinto il titolo regionale giovanissimi fascia b, risultato che a livello giovanile il Vado inseguiva invano da sempre. I ragazzi, ben allenati dal tandem Pilleri – Fucci, hanno dominato il proprio girone di qualificazione, concludendolo imbattuti con 7 punti di vantaggio sulla seconda (la Cairese) e addirittura 17 sulla terza, per poi disputare un ottimo triangolare di semifinale, pareggiando 0 a 0 in casa del Ligorna e vincendo 3 a 2, risultato perfino stretto, al Dagnino con l’Argentina. Giocando una partita tatticamente accorta e di assoluto livello tecnico e agonistico, si sono quindi imposti nella finale in campo neutro per 1 a 0 (gol di D’Antoni, il giocatore che insieme a Sciutto ha saputo forse dare per continuità e tenacia il maggior contributo alla squadra) su un Genoa forte del miglior attacco e della miglior difesa di tutti e cinque i gironi regionali (il Vado vantava invece il terzo miglior attacco con 68 gol segnati nella regular season e la terza miglior difesa con soli 8 gol subiti), società professionistica, di gran lunga la migliore a livello giovanile in Liguria, che compensa ampiamente lo svantaggio di dover giocare sottoleva di un anno con il vantaggio di poter prelevare i migliori elementi dall’intera regione e perfino oltre. 

Ecco la neo-titolata formazione ’02 scesa in campo nella finalissima: Ferro, Cavalleri, Casazza L., Vignola, Bonello, Sciutto, Daudo, Casazza, Frongia, D’Antoni, Bocca, Bova, Vassallo, Rognoni, Gotelli, Pizzorno, Murgioni, Vignale. Complimenti! Peraltro già nella disamina dello scorso anno, qui su Trucioli, in riferimento al Vado ’02 avevamo scritto di “una qualità di gioco che lascia ben sperare per le sue possibilità future nei campionati regionali”.  Siamo molto lieti di esserci rivelati buoni profeti. Ora la nostra speranza è che in futuro il club sappia far tesoro dell’inestimabile patrimonio a sua disposizione, perché siamo convinti che di questi ragazzi ne risentiremo parlare.

 

 

 la Veloce allievi leva ’99

Nel frattempo la Veloce leva ’99, campione regionale in carica, ha letteralmente buttato nella spazzatura quello che sarebbe stato uno storico bis. Nonostante le difficoltà nel formare una rosa adeguata a causa dei numerosi infortuni, della lunga e giustificata assenza, come abbiamo già detto, di due delle sue stelle prestate alla prima squadra, oltre che per le troppe squalifiche accumulate, disputando uno straordinario girone di ritorno concluso a punteggio pieno, i Penna boys si qualificavano di nuovo per le finali regionali, quest’anno programmate a quattro squadre. Nella semifinale di andata affrontavano trionfalmente i genovesi del Baiardo, dominatori del proprio girone vinto con ben 15 punti di vantaggio, travolgendoli con un perentorio 3 a 0 e soprattutto praticando un calcio tecnicamente assai superiore. La finalissima, contro un Bogliasco non in grado di rappresentare un ostacolo, era ormai a portata di mano e invece, clamorosamente, al ritorno la Veloce, dopo aver terminato a reti inviolate il primo tempo, si faceva rimontare i tre gol negli ultimi venti minuti per poi perdere ai calci di rigore dopo sfortunati tempi supplementari con un palo e una traversa colpiti. E così i ’99 di gran lunga più forti della Liguria sono tornati a casa con le pive nel sacco e il titolo è andato al valido ma assai inferiore Baiardo (facile vincitore sul Bogliasco per 2 a 0), non a caso subito sconfitto nelle successive finali nazionali. Peccato.

Concludiamo la nostra disamina con le restanti verità espresse dalla stagione, a cominciare di nuovo dal Vado, che conferma di avere a disposizione un ricco patrimonio umano qualificando alle finali altre due formazioni, oltre alla vincitrice 2002, e cioè le leve 2000 e 2001 e imponendosi inoltre a livello provinciale con la fin troppo numerosa leva 2003, che ha battuto nel triangolare di finale della coppa Tosques il Legino e la Cairese, diventando così campione provinciale (virtuale). 

 

 Il Vado ’03 in coppa Tosques

Ma permetteteci qui di ricordare Domenico Tosques, brillante veterano della federazione savonese, che fino a un anno fa si occupava personalmente dell’organizzazione dei tornei giovanili F.I.G.C. Purtroppo al termine della scorsa estate è stato portato via da un tumore e così la coppa riservata agli esordienti a undici giocatori è ora dedicata a lui.

Il titolo provinciale giovanissimi è andato al Pietra Ligure del mister Porzio, di cui non abbiamo foto, dopo una lunga cavalcata trionfale che lo ha portato a chiudere il campionato a girone unico a punteggio pieno (senza contare le formazioni fuori classifica) con undici punti di vantaggio sul diretto inseguitore Ceriale e con ben 106 gol segnati, 33 dei quali firmati dal capocannoniere del campionato Marchisio, e appena 7 subiti. Il titolo provinciale allievi se lo è invece aggiudicato la Loanesi, sconfiggendo in finale per 2 a 0, con gol di Selvaggio e Viola, un agguerrito Albissola. 

 

 Loanesi ’99 campione provinciale

Un tempo qui a Savona più del campionato provinciale contavano le coppe, perché vi partecipavano sia le squadre iscritte ai tornei provinciali sia le squadre del savonese qualificate ai campionati regionali, ma la necessità insorta negli ultimi anni di disputarle sempre con turni infrasettimanali gli sta facendo perdere importanza e prestigio, giacché non vi si iscrivono più tutti i club come in passato. 

A ogni modo la coppa Grenno per giovanissimi ha visto il successo in finale dell’Albissola ’01 del mister Sirtori sulla Veloce con il risultato di 3 a 2, dopo un primo tempo giocato meglio dalla Veloce e un secondo tempo dominato invece dai ceramisti, benché il gol decisivo di Galassi sia stato un regalo dai savonesi (a cui vanno aggiunte le marcature di Di Nardo e Incorvaia). Gran protagonista non solo della partita ma dell’intera stagione Amos Avanzi, brillante giocatore incomprensibilmente ignorato finora dalle superiori realtà. Con uno scambio delle parti la coppa Ostuni per allievi è stata invece vinta, secondo pronostico ma con più fatica del previsto, dalla già citata Veloce ’99 (l’ottimo Magnani, calciatore di grande caratura tecnica, migliore in campo insieme con il bravissimo centrale Garzoglio e il qui risolutivo Paggi) per 3 a 2 sull’Albissola.

 

L’Albissola 2001 vincitrice di coppa

E se per l’Albissola il futuro è promettente, con la società promossa al campionato di Eccellenza e intenzionata a realizzare provini per rinforzare le proprie leve giovanili e juniores, per la Veloce si prospetta invece assai più incerto. Dietro le spalle dei bravi ’99, ormai juniores e probabilmente destinati a spargersi per la provincia, con le leve ’00 e ’03 perse e la leva ’02 disastrosa (campionato terminato a 0 punti, con la miseria di 7 gol segnati e addirittura 168 gol subiti!! E senza considerare quelli incassati contro le formazioni fuori classifica), c’è un vuoto preoccupante: l’anno prossimo la Veloce rischia di ritrovarsi senza settore giovanile o quasi.

Qualche segno di risveglio infine dal settore giovanile del Savona, con gli under 17 leva ’99 positivamente qualificati alle finali nazionali, dove sono stati però sconfitti al primo turno (sedicesimi di finale) dall’Ancona, dopo un pareggio interno e una sconfitta per 3 a 1 in trasferta.

Riguardo infine ai più piccoli, quelli cioè, pulcini ed esordienti, che non giocano ancora a undici, come al solito ufficialmente non vi sono nei loro campionati né vinti né vincitori e la federazione locale saggiamente organizza non finali ma feste finali, a cui non si viene qualificati solo in base ai risultati ottenuti sul campo e in cui tutte le squadre ricevono coppe e medaglie identiche tra loro, consegnate prima dello svolgimento delle partite conclusive proprio per far capire che a quell’età il risultato non deve contare. 

 

 Borghetto, Cairese, Legino, Vado e Veloce ’07 premiate

Segnaliamo infine una promessa anche nelle file arbitrali: il giovane savonese Fanciullacci, che ha concluso la stagione con la più alta media punteggi della regione sulle pagine di Minigoal, il settimanale specializzato nel calcio giovanile e bibbia del settore in Liguria. 

 L’arbitro Fanciullacci  

Il settimanale Minigoal

      

   

Arrivederci alla prossima stagione.

Massimo Bianco

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