La più grande sconfitta dell’Europa è che il mediatore tra Russia e Ucraina sia il dittatore turco.

Il conflitto in Ucraina​ che coinvolge in prima persona​ l’Europa sta davvero preoccupando tutto il mondo. In Italia è partito il dibattito su l’aumento delle spese militari che non si tratta di un provvedimento di oggi anzi il suo inizio è nel​ 2014 quanto i Paese della Nato firmarono un trattato che in soldoni diceva che​ ​ gli alleati che spendevano meno del 2l PIL in ambito militare tra cui il nostro Paese dovevano evitare ogni riduzione per questa voce di spesa,  anzi seguendo le indicazioni della Nato entro il 2024 dovevano arrivare al 2%.Ricordiamo che non​ era e non è un impegno vincolante ma rappresenta un patto politico e d’onore dei vari paesi componenti.  Questo​ fu rinnovato e sottoscritto da tutti i Paesi e per quanto riguarda l’Italia fu firmato dal Presidente del consiglio di allora Matteo Renzi.
Successivamente l’impegno è stato rinnovato dai governi degli anni seguenti ovvero 2016 Renzi nel 2018 e nel 2019 da Giuseppe Conte, e nel 2021 da Mario Draghi.

Quanto sta avvenendo ovvero il no deciso dei cinque stelle per bocca del loro Presidente Conte evidenzia come non mai quanto i politici italiani siano inaffidabili e poco seri in quanto come sempre non onorano non solo la parola data ma come nel caso di Conte neppure la propria firma.
Detto ciò bisogna precisare che:
Il conflitto in atto ha spinto altri Paesi al rialzo delle spese militari per esempio la Germania si appresta ad aumentare le spese di 100 miliardi di Euro per raggiungere la soglia del 2% la notizia è importante in quanto la Germania non aveva mai investito somme così grandi per la spesa militare.  Il crollo del comunismo aveva fatto sperare in un mondo senza tensioni e senza conflitti, economicamente più promettente sia per chi si era affrancato da una dittatura sia per il mondo occidentale. Purtroppo i fatti ci hanno puntualmente smentito in quanto oggi stiamo vivendo una tensione in Europa davvero drammatica e pesante.
Io non mi tiro mai indietro nel dire la mia e lo faccio sempre onestamente e seriamente per cui il mio pensiero è il seguente io non sono un guerrafondaio e come tutti amo la pace e non la guerra che odio,  ma si ci doveva pensare prima di prendere gli impegni, perché come avviene per tutti noi vanno onorati, la situazione è complessa e andrebbe vista con distacco e, soprattutto, guardando agli interessi nazionali troppe volte ignorati e calpestati in nome di una presunta solidarietà euro-atlantica.
Certo nessuno vuole la guerra ma come dicevano i latini “si vis pacem para bellum” ovvero se sei un paese forte è difficile che ti attacchino, e in questa fase del mondo dove succede davvero di tutto, è bene​ essere pronti a difendere i nostri confini.
Ribadendo il concetto però che non dobbiamo essere subalterni alla Nato essa nacque nel 1949 perché il mondo di allora si trovava diviso in due blocchi​ serviva​ ​ per mantenere la sicurezza e la stabilità delle nazioni che ne facevano​ parte. Ma domandiamoci se sostanzialmente serviva come deterrente nei confronti dell’Unione sovietica e i blocchi dell’Est, perché una volta caduto il muro di Berlino e il dissolvimento del regime non fu sciolta? Anzi dopo il 1994, approfittando della dissoluzione della ex Jugoslavia intervenne attivamente nei conflitti etnici e militari che ne seguirono.
l’Europa deve smettere di permettere agli Stati Uniti di avere un’influenza politica e territoriale nei confronti dell’Europa.
Per cui si rende davvero necessario costruire l’Europa politica e dei popoli​ anzi è di primaria importanza mettersi al lavoro per costruire Gli Stati Uniti d’Europa riconoscendo le diversità di ognuno in un accordo federalista, chiaro serio, perché la più grande sconfitta dell’Europa è che a fare da mediatore tra Russia e Ucraina sia il dittatore Turco.

Roberto Paolino

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