LA FAVOLA DELLA SIGNORINA MISTY

LA FAVOLA DELLA SIGNORINA MISTY
Sembra una favola ma invece è la realtà

LA FAVOLA DELLA SIGNORINA MISTY

C’era una volta una gattina piccola piccola, tutta tigrata e con grandi occhi verdi. I suoi fratellini e le sue sorelline avevano trovato casa prima che l’inverno portasse i suoi riflessi di ghiaccio sui fili d’erba del prato in cui giocavano insieme in estate. Misty no, lei una casa non la aveva, troppo selvatica o, forse, troppo spaventata per farsi avvicinare dagli umani.

Però Misty era molto intelligente, aveva capito che in una casa vicino al prato che ben conosceva viveva un bambino buono. Infatti questo bambino buono aveva sempre la delicatezza di mettere una ciotolina di cibo caldo fuori dalla porta prima che facesse buio. L’inverno passò, la primavera colorò il prato e gli alberi, Misty era cresciuta e stava per diventare lei stessa una giovane mamma. Ma al mattino faceva ancora molto freddo. Quando i gattini di Misty nacquero, la povera mamma li nascose come meglio poté in un muretto vicino ad una fabbrica di cemento. Una notte fece davvero molto freddo e Misty decise che quella bella macchina appena arrivata fosse un buon rifugio per far trascorrere la notte al caldo ai suoi piccoli. La mattina dopo Misty non riuscì a portare fuori dal cofano dell’auto i suoi piccoli prima che il proprietario accendesse il motore. Due piccoli morirono subito e gli altri due rimasero leggermente feriti. Misty non perse tempo: andò subito dal suo giovane amico umano, portò i piccoli feriti dalla porta, chiamò la mamma del suo giovane amico umano e la condusse miagolando disperatamente nel luogo dove si trovavano i due piccoli ormai morti. La mamma del giovane umano non poté far nulla per i due piccoli morti, ma riuscì a salvare una delle piccole ferite e a trovarle una bella casa in cui vivere. L’altra piccola volò in cielo dopo pochi giorni, in casa del giovane amico umano in cui Misty aveva trovato accoglienza. Misty non ebbe più piccoli suoi, ma ebbe modo di salvare un altro cucciolo portandolo ferito dal suo giovane amico umano. Passò un altro inverno freddo e sempre Misty trovò la ciotolina calda fuori dalla porta del suo giovane amico umano, sempre meno bambino, sempre più giovane uomo. Ancora oggi Misty tutte le sere trova la sua ciotolina, il suo giovane amico umano non dimenticherà mai di riempirla perché lei non ha esitato a salvare un piccolo che figlio suo non era. Il giovane umano sa che un animale generoso è un amico prezioso, glielo hanno insegnato i suoi genitori, ma sa anche che tra gli umani non troverà facilmente tanta generosità quanta ne possiede la sua amica, la Signorina Misty. Sembra una favola ma invece è la realtà, Misty ed il giovane umano esistono davvero. La speranza esiste. Tra gli uomini le Signorine Misty sono assai rare ed i giovani amici umani sono spesso orchi veri. La realtà è questa. Speranza vuole che l’uomo sia umile e ammetta che Misty ha da insegnare molto, non solo ai piccoli.

La favola della signorina Misty è iniziata nell’autunno del 2008, il finale alla prossima settimana. Questo scritto è dedicato a tutti coloro che credono di essere signori e padroni del mondo e che gli animali siano esseri che non abbiano sentimenti…

Giovanna Rezzoagli Ganci

http://www.foglidicounseling.it


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