La crociera dei terrapiattisti

La crociera dei terrapiattisti

in vacanza alla fine del mondo

 

La crociera dei terrapiattisti

in vacanza alla fine del mondo

 

Per dimostrare le loro idee andranno fino alla fine del mondo.

Salperanno su una nave (da crociera ed extralusso) senza contare sul gps.

Quanti marinai lo hanno fatto in passato, sostengono. E punteranno dritti al cuore del “mistero”: quell’Antartide che, nella loro bizzarra visione del mondo, circonda il disco piatto della Terra, impedendoci con il suo muro di ghiaccio di cadere giù. La crociera della Terra Piatta è in programma nel 2020.

L’ha ideata la Flat Earth International Conference, un gruppo che su Facebook negli Stati Uniti conta 700 aderenti.

L’organizzatore Robbie Davidson, contattato, sceglie per ora di non fornire dettagli. Sul sito del gruppo l’iniziativa viene presentata come la “più grande, più audace, più bella avventura tentata finora”, con piscine e scivoli da aquapark sui ponti di una scintillante nave da crociera. 

«Se arrivassero davvero in Antartide, si scoprirebbero tutte le magagne di chi ci propina l’idea che la Terra sia sferica» commenta dall’Italia Albino Galuppini, autore di Quaderni dalla Terra Piatta, libro edito con il self-publishing.

 

Galuppini è stato fra gli organizzatori, lo scorso agosto ad Agerola, del terzo convegno nazionale dei terrapiattisti italiani. «Perché ai privati è proibito superare il 60esimo parallelo sud?» si chiede insinuando una teoria del complotto di dimensioni astronomiche. «Solo spedizioni governative possono spingersi in Antartide. Ma noi siamo sicuri che abbiano qualcosa da nascondere. Il capitano Cook riferì di un muro di ghiaccio assai più lungo del periplo dell’Antartide e l’esploratore Richard Bird raccontò di aver visto, sorvolando quelle terre, zone libere dai ghiacci e con un clima temperato».

In quelle aree inesplorate, arrivano a dire i terrapiattisti, potrebbero ancora vivere i dinosauri. Idee alle quali, informa un sondaggio di aprile condotto da YouGov su 8mila persone, crede il 2% degli americani. Percentuale che cresce in modo inquietante al diminuire dell’età: arriva nella fascia 18-24 anni. 

 

A rinfocolare un’idea che era stata messa abbondantemente alle spalle già nel medioevo, contribuiscono oggi vagonate di video su YouTube, alcune associazioni, spesso in polemica fra loro, e una manciata di sportivi e star dei reality Usa. E poi c’è Mike Hughes, californiano, che a 61 anni, raccogliendo fondi fra chi la pensa come lui, ha costruito un razzo e si è lanciato nel cielo nel tentativo di smentire un paio di millenni di pensiero filosofico e scientifico, dimostrando che la curvatura dell’orizzonte esiste solo nelle immagini manipolate della Nasa.

A marzo Hughes ha raggiunto i 600 metri di altezza e rimediato una botta alla schiena in atterraggio, con la promessa di ritentare. In crociera almeno i tuffi si faranno solo in piscina.

 

ELENA DUSI  La Repubblica

 

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