Italiana Coke 2

Un’interpellanza, tante inchieste, ma l’incubo inquinamento resta intatto
E l’onorevole scrisse “A Cairo leucemia e tumori maligni”
Oggi Sonia Viale, imperiese, è neo sottosegretario del governo
Nel 1994 per i fumi tossici finirono a giudizio anche due dirigenti dell’Italcoke
Il giornalista Giampieri raccontò il cimitero dei velini, il mancato risanamento

Un’interpellanza, tante inchieste, ma l’incubo inquinamento resta intatto
E l’onorevole scrisse “A Cairo leucemia e tumori maligni”
Oggi Sonia Viale, imperiese, è neo sottosegretario del governo
Nel 1994 per i fumi tossici finirono a giudizio anche due dirigenti dell’Italcoke
Il giornalista Giampieri raccontò il cimitero dei velini, il mancato risanamento
 
Cairo Montenotte – Cresce l’attesa (senza troppe illusioni) sul caso della cokeria di San Giuseppe. C’è un ricorso al Tar e al Presidente della Repubblica. L’11 giugno un incontro-dibattito, alle 20,45, per un confronto civile e propositivo. Come uscire dalla nube di inquinamento che da anni colpisce la popolazione? Con quali garanzie l’Amministrazione provinciale, tra fine dicembre e gennaio, ha dato il “nulla osta”? Ovvero l’Autorizzazione ambientale integrata.

Chi deve provvedere ai controlli?

La popolazione cairese potrebbe avere finalmente un “alleato” affidabile. La neo sottosegretario all’Economia, Sonia Viale, 44 anni, avvocato imperiese, già deputata dal 1994 al 1996. Prima dei non eletti della Lega Nord alle Europee del 2009 (vedi articolo del Decimonono). Un nomina di peso che sposta gli equilibri del centro destra in Liguria verso il Carroccio, già schierato col sottosegretario-tesoriere nazionale, Francesco Belsito.

Trucioli Savonesi ha trovato in archivio l’interrogazione, a risposta scritta (vedi….testo integrale) che Sonia Viale, da deputato, presentò al presidente del Consiglio, al ministri dell’Ambiente e della Sanità.

Parliamo subito della situazione che il deputato, denunciava a Cairo. “Si sono verificati 8 casi di leucemia acuta in quattro mesi, senza parlare dei tumori maligni diffusi fra la popolazione con un’incidenza ben maggiore rispetto alla media nazionale. Questo significa che la zona galleggia su una vera e propria bomba ecologica fonte di inquinamento a lunghissima durata…”.

Un passo indietro. In questo caso alla ribalta, oggi come allora, una tra le tante aziende nel mirino (sicuramente non la peggiore), l’Italiana Coke. Da un articolo del compianto giornalista de La Stampa, Michele Polcino, emerge che “la fabbrica avrebbe disperso nell’aria grandi quantità di benzene e di altre sostanze cancerogene. Secondo la difesa, la colpa è di un ritardo nella consegna dei filtri necessari a ripulire gli scarichi…”. Nel testo (vedi…..) il resoconto dell’inchiesta del procuratore della Repubblica, Maurizio Picozzi che ha rinviato a giudizio (allora ndr) il dirigente dello stabilimento Adriano Malasoma ed il predecessore Luigi Pastorino…”.

Come finì quel processo? Tutti assolti, reati prescritti?

Altro allegato che Trucioli Savonesi ha trovato – peraltro tra le centinaia esistenti – . Un articolo scritto dal corrispondente dell’epoca del Secolo XIX, Paolo Giampieri. Sulla situazione dei “veleni” e nel solo territorio del Comune di Cairo (vedi….).

Infine uno dei misteri, dei tanti “buchi neri” della storia di Cairo. La Mazzucca fa ancora “bella mostra” col suo carico di veleni e di impunità. Bombe innescate. L’articolo del primo gennaio 2007 (vedi…Il Secolo XIX) ricorda “L’imprenditore Franco Pensiero chiede i danni al Comune”. Storie di rifiuti tossico-nocivi, come fu dimostrato da una perizia del procuratore dell’epoca Picozzi. Come finì?

Al di là delle cause, delle impunità, potrebbe essere giunto il momento che la Valbormida possa ridare speranza al futuro dei suoi figli. Esca dalla cappa di piombo dei misteri e soprattutto dell’inquinamento ambientale.

Senza strumentalizzazioni politiche, il sottosegretario Sonia Viale, raccolga, come aveva fatto all’epoca, il “grido di dolore”, di preoccupazione. In ballo un bene primario: la salute. La sua tutela soprattutto preventiva. Senza bavagli e senza allarmismi. Nessuno ha il diritto di eccedere, ma nessuno ha la facoltà di inquinare impunemente.

R.T.

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