Intervista a Rosy Guarnieri

Intervista a Rosy Guarnieri

Intervista a Rosy Guarnieri 

 Rosalia Guarnieri, classe 1952, è la donna delle “prime volte ad Albenga”: prima donna sindaco della città delle torri, primo sindaco di origine meridionale, primo sindaco leghista. Diploma di scuola media superiore, ha lavorato presso il comune di Albenga nell’ufficio sanitario e successivamente all’ASL per la riforma sanitaria del 1978.


“Il mio primo incarico politico è stato come consigliere di minoranza nel 1997 con Angelo Viveri sindaco”, ha sottolineato la zarina verde, “e dal 2001 al 2004 sono stata assessore all’ambiente, commercio e sicurezza urbana nell’amministrazione Zunino, mentre dal 2005 al 2010, quando il primo cittadino era Antonello Tabbò, ero in consiglio come consigliere di minoranza. Sono diventata sindaco nel 2010 e il mio mandato è durato fino a novembre 2013 e dal 2014 siedo in consiglio comunale come consigliere di minoranza. Dal 2009 al 2011 sono stata anche assessore provinciale alla viabilità. Il mio programma elettorale del 2010 si è principalmente basato sulla sicurezza urbana e lo sviluppo di tutti i settori economici della città, soprattutto l’agricoltura, volano dell’economia del territorio.

Uno dei punti per me più importanti è stato quello riguardante il trasferimento del Centro Culturale Islamico dal centro storico in una zona periferica senza l’utilizzo di varianti urbanistiche e senza una nuova costruzione avente la destinazione che consentisse l’insediamento del centro culturale. Questo mio punto del programma è stato pienamente realizzato, infatti nella vecchia sede del Centro Islamico, in Piazza San Francesco, attualmente vi è un enoteca”.


“Per ciò che riguarda la sicurezza”, prosegue l’ex sindaco, “le ordinanze mirate del sindaco, grazie al coordinamento con tutte le forze di polizia ed alla strettissima collaborazione della giunta con la polizia municipale, hanno fatto ottenere risultati accettabili di sicurezza. Oggi ciò che ho costruito non è più stato continuato dall’attuale amministrazione. Non ho avuto la possibilità di fare alcuni lavori pubblici a causa di una rigida legge di stabilità che a quei tempi, nonostante ci fossero risorse in cassa anche attraverso mutui accesi, non potevano essere spesi.

Riguardo alla mia destituzione, mi sento in dovere di dire che non sono caduta, ma sono stata venduta da tre infami che hanno eseguito ordini di poteri forti considerato che le azioni che stanno attuando di concerto con i comuni del comprensorio avrebbero tolto benefici economici ad un personaggio gestore dei servizi essenziali. Il popolo è sovrano e se così ha deciso così sia, non faccio un’analisi dettagliata di chi mi ha votata e chi non mi ha votata, ritengo che ognuno di loro abbia avuto motivazioni lecite e non lecite ad esprimere il voto”.


“Per quanto riguarda le prossime elezioni amministrative, che si terranno nel 2019”, ha dichiarato Rosy Guarnieri, “non parteciperò neppure come consigliere condividendo a pieno quanto detto all’interno del movimento nel qual orgogliosamente milito: non ricoprire lo stesso incarico per oltre due mandati. Voglio fare largo ai giovani che, con il massimo impegno, aiuterò nella formazione come futuri amministratori del buon governo della propria città.


 Per quanto riguarda le mie origini meridionali voglio dire che non sono mai state un ostacolo alla mia carriera politica ad Albenga e nel partito al quale appartengo. Trovo giusto che un movimento nato per l’indipendenza del nord tuteli il nord e non ho mai percepito all’interno della Lega Nord contrasti al popolo del sud, bensì all’assistenzialismo politico ed economico che, anziché sfamare la cittadinanza, riempie le tasche dei “soliti noti”. La Sicilia, mia terra natia, è stata una delle prime regioni autonome (1946), quindi nel mio dna c’è il senso dell’autonomia territoriale e del federalismo fiscale, ben impresso sia nello statuto della regione Sicilia che negli obiettivi del movimento Lega Nord”.

  SELENA BORGNA

 

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