Intervista a Maria Maione

Intervista a Maria Maione,
nuovo segretario della Lega di Savona

  Intervista a Maria Maione,

nuovo segretario della Lega di Savona

 Dopo un periodo di commissariamento all’interno della Lega di Savona ad opera di Guido Bonino, è stato finalmente eletto un nuovo segretario e direttivo tra le fila del Carroccio savonese. Si tratta di Maria Maione, 45 anni, nota commerciante savonese, la quale si dichiara molto soddisfatta dell’incarico ricevuto. 


 Un Suo breve curriculum

 

Ho preso il diploma di geometra nel 1993 e dal 1993 al 2003 circa ho avuto contratti a tempodeterminato poi rinnovati presso il comune di Albisola Superiore presso l’ufficio tecnico come istruttore amministrativo e poi presso l’ufficio gare e contratti mentre in provincia di Savona ero nell’ufficio ambiente settore caccia e pesca. Successivamente sono stata impiegata presso l’istituto Nautico come istruttore amministrativo e dopo il Nautico sono stata impiegata al Provveditorato per le sostituzioni delle cattedre, ho lavorato anche in un negozio di abbigliamento e sono stata assistente alla poltrona da un dentista collaborando con un professore di Genova per l’implantologia. Dal 2004 fino a pochi giorni fa sono stata la titolare del Bar Provinciadato ora in gestione e dallo scorso anno faccio parte della Consulta Provinciale Femminile. Il mio curriculum politico è iniziato molti anni fa anche se non mi sono mai schierata apertamente a causa del mio lavoro al bar ma quando Matteo Salvini è diventato segretario federale mi sono subito riconosciuta nelle sue parole e ed ho deciso di fare la tessera quasi in contemporanea alle elezioni regionali del 2015. Per il mio lavoro ho conosciuto molti esponenti politici come Paolo Ripamonti, oggi Senatore, Rita Scebba, Carla Mattea ed altri che hanno molto aiutata e da quando mi sono tesserata ho partecipato a gazebi informativi e banchetti vari. Massimo Arecco, ora vicesindaco di Savona, mi ha introdotta nella grande famiglia leghista e fin da subito mi sono sentita tra amici perchè le persone della Lega mi hanno anche fatta crescere.

 

Cosa significa per Lei avere questo incarico?

Sono molto felice ed emozionata di aver ricevuto questo incarico anche se sono rimasta esattamente la persona che ero prima che si impegna come sempre. Mi ha fatto piacere che la votazione abbia trovato quasi tutti i votanti d’accordo. Io dedicherò tutta me stessa a questo nuovo incarico perchè credo che da soli non si va da nessuna parte e voglio fare mia una frase di Salvini che recita :”Se voi ci siete io ci sono”.Io penso che la politica sia come la vita di tutti i giorni e sono molto contenta dell’elezione del direttivo composto da Massimo Arecco, vicesindaco di Savona, Ettore Ronco, Paolo Giusto, Alberto Bianco, Fulvio Bruzzone e Yuliya Spiavak.

 

Cosa intende realizzare per la Lega savonese con il Suo incarico?

La zona di mia competenza non è solamente Savona città ma da Varazze arriva fino a Noli e vorrei quindi la possibilità di essere presenti sempre di più in tutti i comuni coinvolti. Sarà mia cura andare nelle città vicine ed ascoltare tutte le idee e critiche, non solo degli iscritti. Le sezioni devono essere aperte a tutti e sto lavorando per trovare persone che permettano di aprire le sezioni a cadenze regolari con la possibilità per tutti di incontrarsi facendo gruppo senza dimenticare una particolare attenzione ai giovani perchè sono il nostro futuro. Dobbiamo seguire i più giovani per trasmettere loro la nostra conoscenza ed esperienze e sto elaborando una fase di studio per creare una Scuola di Formazione Politica all’interno della sezione aperta a tutti e mi piacerebbe ripristinare le bacheche ma occorre che siano curate.

 

La Lega è al Governo nazionale. Cosa vorrebbe dal Governo centrale per la Lega savonese?
 Per la mia sezione vorrei esattamente cosa si sta facendo perchè vi è un ottimo legame tra la Lega del territorio ed il Governo perchè abbiamo la fortuna di avere sul territorio ottimi tramiti come l’Onorevole Sara Foscolo ed i Senatori Paolo Ripamonti e Francesco Bruzzone che portano la nostra voce a Roma e grazie a loro si possono fare grandi cose.

  

Il savonese è storicamente una zona di sinistra. Cosa pensa sia successo affinchè la Lega stia conquistando questa zona tradizionalmente rossa?

Il Partito Democratico ha lavorato male ed ad un certo punto si sono, in un certo senso, autoeliminati e buona parte del nostro successo la dobbiamo a loro. Cosa succede è sotto gli occhi di tutti e per quanto riguarda il lavoro il Jobs Act è stata una presa in giro. Renzi ha promesso cose non realizzabili e quando Salvini è diventato il nostro segretario federale si è dimostrato subito un grande comunicatore. Le zone governate dalla sinistra sono sempre meno anche perchè la gente ha finalmente capito di essere stata presa in giro mentre noi proviamo a cambiare le cose. Salvini mi ha fatto tornare orgogliosa di essere italiana e stiamo facendo sentire la nostra voce in Europa.

 

Una frase che la rappresenta

Un giorno senza sorriso è un giorno perso di Charlie Chaplin.

SELENA BORGNA

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