Integralismo

INTEGRALISMO

INTEGRALISMO

Tel Aviv- Il mondo ortodosso in Israele è sceso oggi sul sentiero di guerra contro gli iPhone, in quanto «strumenti di corruzione spirituale». «È vietato possederli – ha stabilito il rabbino Yosef Haim Kanievsky, 84 anni – e chi ce li ha deve bruciarli». Poi, per evitare malintesi, ha aggiunto: «È vietato anche vendere quegli apparecchi a Gentili (non ebrei), così come non venderemmo loro strumenti di guerra».

Questo il “cappello” di un interessante articolo apparso su “Il Secolo XIX on line fino al 25 settembre. Il Rabbino sostiene che chi entrasse in casa sua con un IPhone sarebbe considerato come un terrorista con una bomba. Mi chiedo allora se la reazione del Rabbino sarebbe conseguente, se in possesso di un’arma.

Sicuramente in una città aperta come Tel Aviv il messaggio del Rabbino cadrà nel vuoto se non coperto di ridicolo. Ma a Gerusalemme?

Mi piacerebbe chiedere al Rabbino “integralista” se la sua interpretazione della Tanakh preveda ancora la lapidazione (a colpi di Iphone, appunto) per una donna sorpresa ad inviare un SMS. Senza ironia alcuna, ma non dimentichiamo che la pena di morte nello Stato Vaticano fu abolita solo nel 1969. E per i Rabbini Israeliani? Per quelli integralisti come costui? Ci possono chiarire, ad esempio, se la Tanakh va presa ancora oggi alla lettera?

Al lettore l’ovvia considerazione: il fanatismo (o l’integralismo) religioso è un invariante rispetto alla particolare confessione religiosa?


Salvatore Ganci

 

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