Due stimati tecnici savonesi che da anni studiano le maggiori problematiche della provincia di Savona, hanno deciso di riproporre un piano strategico di concreto, sano rilancio della piana albenganese e non solo. Non sono professionisti che devono mettersi in mostra. Al carro di questo o quel gruppo di interessi. La loro esperienza sul campo, la conoscenza del territorio, ha spinto Giorgio Berriolo e Guido Luccini a farsi promotori di uno studio approfondito, rinnovato rispetto a proposte avanzate, senza fortuna, in passato. Non si tratta di teoremi “politici”da funamboli, ma di un modello di sviluppo di un’area che da troppi anni ascolta soprattutto annunci. Con un’agricoltura ed un turismo sempre più in crisi, perdenti. In un crescente clima di sfiducia e rassegnazione, dissoluzione del tessuto socio-economico. Si può essere o non essere d’accordo, importante è il confronto su aspetti concreti, analisi reali. Ovvero dati e conti alla mano. Volare alto. La capacità della politica e del mondo associativo (nessuno escluso) di saper raccogliere la sfida del futuro. Sarà finalmente la volta buona?Non sono maturi i tempi, persistendo una miopia contagiosa che sta provocando disastri a ripetizione? Sicuramente non è un “progetto dei sogni”.
LA PRESENTAZIONE UFFICIALE DELLO STUDIO
Lo sviluppo turistico ed economico della Liguria Occidentale, ha necessità di incrementare i traffici aerei e di disporre di efficienti strutture per il diporto nautico.
L’attuale Aeroporto Panero di Villanova di Albenga non pare in grado di assicurare un accettabile sviluppo dei collegamenti aerei, specie per quanto riguarda le necessità connesse con il turismo, mentre la zona attende da anni la realizzazione di porti turistici.
La lunghezza ridotta della pista (1300ml) e la pratica impossibilità di prolungarla ( per la aderenza all’alveo dell’ Arroscia) limitano decisamente la sua funzionalità.
A tale handicap si aggiunge il fatto che un possibile aumento dei voli, accentuerebbe enormemente gli inconvenienti di natura ambientale già oggi presenti.
Si consideri infatti che le rotte di decollo attualmente interessano zone intensamente abitate della piana di Albenga, con crescente impatto acustico, ma anche con gravissimi problemi di sicurezza per la popolazione presente.
1) Fattori condizionanti la localizzazione.
La localizzazione di una struttura aeroportuale nella Liguria Occidentale deve tenere conto dei seguenti fattori:
- Rispetto ambientale
- Rispetto Acustico delle zone urbanizzate sulle rotte di decollo e atterraggio
- Prevenzione da danni alle zone urbanizzate.
- Collocazione rispetto agli aeroporti esistenti e grande viabilità, nonché rispetto alla topografia costiera ( rilievi ) ed al regime anemometrico.
- Possibilità di affiancare la costruzione dei porti turistici di Albenga e Ceriale
- Reperimento delle aree e costo di realizzazione.
- Collegamenti viabili con la grande viabilità.
Considerato inoltre che appare impensabile il reperimento di un’area, delle dimensioni necessarie in zona interna, come di un oneroso spianamento di rilievi , con i relativi aspetti ambientali, non rimane che la possibilità del collocamento a mare.
2) Localizzazione.
Tutto ciò premesso, considerate le varie possibilità che attualmente si offrono, siamo giunti alla conclusione che si possa ipotizzare la costruzione di un nuovo aeroporto dinanzi al litorale , compreso tra Ceriale e la foce del fiume Centa, su un fronte di 2.300ml. (sviluppo probabilmente riducibile in sede di progettazione )
Il litorale tra Albenga e Ceriale offre la possibilità dello inserimento di una infrastruttura articolata in un Aeroporto, dotato di pista di 2200ml (contro i 1300 attuali ) e di due porti turistici da circa 800 posti-barca ciascuno, collocato rispettivamente a 93 km dall’aeroporto di Genova, 112 da quello di Nizza e 90 da Cuneo .
E’ del tutto evidente che, in tutta la Liguria occidentale non esistono diverse alternative per la realizzazione di un aeroporto funzionale che consenta atterraggi e decolli sicuri, per la salvaguardia degli abitati e in assenza di inquinamento acustico.
La prevista costruzione di porti turistici per i comuni di Albenga e Ceriale, non inquadrati nella previsione di una tale, ormai indispensabile infrastruttura, ne renderebbe quindi definitivamente priva la Liguria occidentale, con un enorme danno per il suo futuro sviluppo.
Si consideri al riguardo che la vicina costa Azzurra ha provveduto ad attuare i suoi aeroporti proprio in corrispondenza di una situazione topografica molto simile (foce del fiume Vaar)

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