Immigrati

La paura degli immigrati fa quaranta?
Ma nei cantieri edili ormai trovo solo stranieri

La paura degli immigrati fa quaranta?
Ma nei cantieri edili ormai trovo solo stranieri

A Trucioli Savonesi,

 

Vorrei informarvi che ho scritto pure ad alcune trasmissioni televisive. Le telecamere potrebbero documentare assai più efficacemente le “scenette” che si possono ammirare. Tutti parlano – programmi tivù in particolare – dell’invasione di cittadini stranieri, del loro potenziale pericolo, delle conseguenze tragiche per la nostra futura convivenza. Messa in serio pericolo, a sentire alcune campane allarmate.

Spesso cammino nel nostro retroterra, fronte mare. Non parlo della montagna, ma delle stupende colline, con passeggiate, che si possono raggiungere partendo dalle nostre città. I loro sentieri. Le borgate sparse. Le manciate di case.

Ho visitato l’entroterra di Varazze, delle Albissole, di Spotorno e Noli, di Finale, Loano, Albenga, Alassio, Andora e oltre, potrei citare l’imperiese.

Ebbene, in ogni cantiere edile, con nuove o vecchie case, muri e muraglioni, trovo soltanto cittadini stranieri all’opera. Ad alta voce vorrei sapere: tutta questa gente ha ormai allontanato la forza lavoro italiana? Connazionali non ne trovo più.

Non parlo di casi isolati, mi capita di parlare solo con cittadini di altri paesi, comunitari ed extracomunitari. Europei e sud americani, asiatici.

Quando riesco cerco di conversare con loro, ma incontro grande diffidenza. Paura. Ogni tanto scopro qualcosa di più. Spesso hanno un unico referente (caporali?), quasi sempre sono interi nuclei famigliari, anche con giovanissimi. In maggioranza uno di loro pare sia “artigiano” (iscritto regolarmente?) e chi lo aiuta lavora in nero.

Mi domando e vi domando: le case a chi appartengono? Sono, manco a dirlo, tutti di proprietà di cittadini italiani. Bene, per quale ragione affidano i lavori a persone che  vengono definiti “immigrati”? Fonte di tanta paura e strumentalizzazioni?

A sentire molta gente, la Lega Nord, raccoglie le ansie degli italiani. Anch’io temo nel vedere cosa sta succedendo. Chi affida i lavori saranno in prevalenza antileghisti?  Forza Lega, allora!

Ho la convinzione che la piaga del “lavoro nero”  affidato agli stranieri sia entrato a far parte del costume politico italiano, sempre più corrotto alle sua fondamenta.

Pochi e saltuari controlli nei cantieri, la possibilità di farla franca nella stragrande maggioranza dei casi contribuisce? Basterebbe prendere un paio di pattuglie di carabinieri, polizia, guardia di Finanza, vigili urbani, Forestale e percorrere le stradine dell’entroterra per scoprire che non svelo nulla di nuovo.

C’è un fiorente mercato illegale favorito proprio da noi italiani. Che bravi!

E dire che divampa la crisi. Per chi? Non c’è solo il proprietario dell’immobile ad essere “connivente”. E quanti ignorano la realtà spaventosa e vergognosa nelle sue proporzioni. Oltre ad essere concorrenza micidiale per qualsiasi artigiano o impresa seria.  E’ un invito a delinquere.

Non ho parole per questo lurido “spettacolo” che offriamo a tanti immigrati. Altro che furti nelle ville del nostro entroterra! I conniventi siamo noi o meglio quanti li sfruttano. Non lamentiamoci della malavita che da la caccia alle nostre case! Non stracciamoci le vesti per la piccola criminalità dilagante. Inutile invocare la presenza dello Stato, se tanto malaffare si è esteso  a macchia d’olio e grazie ad un’omertà generalizzata.  Sta intaccando la stessa economia.

Saverio….

    

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