Il velato messaggio

 
LA CRISI ECONOMICA ITALIANA VISTA
DA UN SAVONESE  EMIGRATO IN GERMANIA  prima parte
Gli italiani si interessano troppo di calcio, di dispute politiche e di ciò ne fanno temi di infinita discussione e controversie, dimenticando di “guardare fuori dei propri orizzonti nazionali”. Per questo siamo stati e siamo sempre perdenti nell’ambito europeo e mondiale!

LA CRISI ECONOMICA ITALIANA VISTA
DA UN SAVONESE  EMIGRATO IN GERMANIA
Prima parte

Gli italiani si interessano troppo di calcio, di dispute politiche e di ciò ne fanno temi di infinita discussione e controversie, dimenticando di “guardare fuori dei propri orizzonti nazionali”. Per questo siamo stati e siamo sempre perdenti nell’ambito europeo e mondiale!

CHI E’ PIERANGELO MARCHETTI

 

Perché Vi scrivo….

Quando ero bambino credevo alle favole, ai principi che salvavano le principesse, ai maghi ed alle streghe, alla vittoria del bene sul male, al trionfo della verità sulla menzogna, alla premia-zione dei buoni ed alla punizione dei cattivi.

Oggi a 68 anni, pensionato, dopo 42 anni di permanenza di lavoro in Germania ed amare esperienze di vita, continuo imperterrito a crederci, anche se ciò me lo tengo ben nascosto come un mio prezioso segreto personale, perché ho imparato che la gente ridicolizza e distrugge tutto quello che non può capire, toccare, avere o comprare.

In più credo alla magica spada dello scrivere, e così come credo al battito delle ali di una farfalla che capovolga gli equilibri sull’altro emisfero della terra….

Per questo Vi scrivo sperando di cambiare l’ordine, anzi il disordine d’idee che caratterizza l’Italia nel momento attuale.

Due anni fa era il Centocinquantenario dell’Unità d’Italia. Innumerevoli volte abbiamo sentito ed anche cantato l’Inno di Mameli. Abbiamo inneggiato insieme con la prima Strofa:

Fratelli d’Italia, l’Italia s’è desta….

ma nessuno ne ha approfondito o anche solo recepito il profondo significato…. tutti gli Italiani, politici compresi, continuano ancora oggi a “dormire” nel loro sonno profondo!

Ogni tanto però ci risvegliamo! Per esempio quando gioca la nazionale di calcio, o quando la Ferrari corre nei Gran Premi di Formula 1, all’improvviso siamo tutti “svegli ed attenti”….

Se si vince, siamo tutti uniti ed orgogliosi, inneggiamo in coro all’Italia, facciamo pazzie per festeggiare….

Se si perde, siamo tutti sono costernati e distrutti. E facendo i saputelli, cerchiamo di trovare la propria versione dei fatti con le relative, originali e personali spiegazioni per la sconfitta.

All’improvviso siamo di nuovo tutti singoli, discutiamo e ci confrontiamo, perché gli “altri” non capiscono proprio niente….

Poi ci addormentiamo di nuovo. E dormendo sogniamo di comprare la Golf a nostro figlio, che presto troverà lavoro alla Fiat e si sposerà con la sua bella e cara fidanzata….

Ma dei “qualcuno” però sono sempre svegli e non dormono per niente, anzi attualmente sof-frono di “insonnia” e lavorano giorno e notte!

Però “loro” purtroppo non vengono seguiti, ascoltati o capiti… perché non giocano al calcio e guidano solo un paese… invece di una Ferrari di Formula Uno!

E ciò che scrivo, lo scrivo perché amo veramente l’Italia, gli Italiani e la città dove sono nato, Savona….

Anzi, vivendo in Germania tutti questi sentimenti si sono ancora più approfonditi radicati e rafforzati….

Il velato messaggio e l’esempio di un certo Mario Monti

Solo sette giorni prima della fine dell’anno 2011, un certo Mario Monti, chiamato ad ovviare e risolvere un quarantennio di malefatte politiche, forte delle sue profonde esperienze come membro della Commissione Europea a Bruxelles, ma ligio alla sua integerrima coscienza di vero europeista osò, alla fine del suo discorso di Natale, inviare agli italiani un messaggio, velato come un battito delle ali di una farfalla:

…Vi auguro un Buon Natale e comprate italiano….

ma nessuno se ne accorse e ne recepì il profondo significato…

E dopo, questo certo Mario Monti, continuò con l’esempio. Quando si spostava come Capo del Governo Italiano salì sempre su una Lancia Thesis e lasciò nelle rimesse le Audi, le BMW e le Mercedes….

Ma questo agli italiani non passò completamente inosservato, i quali però, imboccati dai grandi “pensatori di sinistra”, capirono solo “gatta ci cova” ed accusarono Mario Monti di avere “intrallazzi” con Marchionne…

Ed sia il messaggio, sia il suo esempio rimasero incompresi, inascoltati e disattesi!!!

E continuarono, e se non sono ancora morti continuano anche oggi ad “ammirare” le Audi di Berlusconi, Bersani, Bossi e di Alfano, le Subaru dei Carabinieri, le Skoda del Comune di Bologna e di Vado Ligure, le VW e le Smart del Comune di Savona, le moto Honda della Polizia Municipale di Finale Ligure, ecc.

Sfido chiunque a girare in lungo ed in largo la Germania, la Francia e l’Inghilterra ed a trovare una macchina di stato o di servizio pubblico che non sia stata prodotta sul proprio territorio nazionale!

In Italia basta girare l’angolo… ed a Savona andare in Piazza Mameli!

CONTINUA LA PROSSIMA SETTIMANA

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