Il porto Spotorno-Noli

Il porto Spotorno-Noli, cosa bolle in pentola
Dal pugno nell’occhio, al sosia, ma la Regione farà ‘giustizia’

Il porto Spotorno-Noli, cosa bolle in pentola

Dal pugno nell’occhio, al sosia, ma la Regione farà ‘giustizia’

Noli – I tamburi di guerra contro la Regione Liguria sulla questione porticciolo sono tornati a farsi sentire, nel golfo di Noli-Spotorno, attraverso i rispettivi Sindaci, in particolare quello di Spotorno, con il loro lugubre tam tam, tra sabato 28 Maggio con articolo sul “SecoloXIX” e domenica 5 Giugno su  “Secolo XIX” e “La Stampa“. Dal 1990 ad oggi l’illusione delle promesse ha prevalso sulla confusa, impossibile proposta portuale. Escluso, per verità d’informazione, il periodo di Bruno Marengo (sindaco) a Spotorno

Tutto da me è stato già scritto, descritto, denunciato, mai querelato, nè tanto meno contraddetto sul  porto e ciò che ci ha girato intorno. Mi duole constatare che, tranne la pausa Marengo, si ritorna a gestire una speculazione non certo a protezione ambientale naturale sul mare e sulle spiaggie, come previsto dalle normative consolidate a livello comunitario.

Tutto, a cominciare dall’inizio dell’iter della proposta e dopo la definitiva approvazione del Consiglio Regionale del Piano della Costa (responsabili della proposta gli assessori dell’epoca: Urbanistica, Morchio ed Alonzo, Ambiente, in palese contrasto propositivo e con l’assenso dei Sindaci di Noli e Spotorno) a cui è seguito il “violento” diniego della Valutazione di Impatto  Ambientale   il 24//11/2004.

A seguire, a tamburo battente, la lettera del Ministero dell’ambiente a firma Cosentino che ha aggiunto, tra l’altro, nel dettare l’interpretazione sulla normativa europea  da seguire, una  specifica peculiarità ai parametri e norme da tenere in considerazione per corrispondere   alla possibilità edificatoria: la “perturbazione”.

Oggi tutti, tranne l’assessore Briano  che parla di criticità,  non hanno voluto capire sopratutto il valore essenziale di questo impedimento.

Ben venga quindi che da subito la Regione cambi, di conseguenza, l’attuale  cotradditoria normativa che regolamenta la (non) possibilità di intervento portuale, lasciando via libera a proposte che interessano interventi in campo turistico sportivo balneare. Errori di sottovalutazione, o peggio, non valutare (anche in questo caso possibili “perturbazioni”) le norme di sicurezza  a livello progettuale sono ancora evidenti e bruciano, almeno qui a Noli, sulla pelle dell’economia locale, Mi riferisco ai due crateri che    stanno causando un danno che nessuno ha il coraggio politico di quantificare, oltre  il danno economico all’economia immobiliare nolese creato dalla speculazioine edilizia di  “Liguria 17“. In questi ultimi dieci anni, Noli, il suo pugno   nell’occhio  l’ha subito secco;la guarigione non prevede tempi brevi,certi e sopratutto risolutivi.  Tante firme, tanti enti, tanti errori= nessun colpevole. Ritornerà la vista ed il sorriso dell’accoglienza?  

La  mia provenienza di “lungo corso” amministrativa su questo specifico argomento, la dice “lunga” nel mio “pensare…male”.  Gli articoli di giornale a cui facevo cenno all’inizio, hanno acceso un’ulteriore lampadina che mi porta a pensare: “Chissà perchè…”  Cosa bolle in pentola?

 

Si, chissà perchè a metà 2005 i Sindaci Marengo (trainante) e Repetto, in cambio della Delibera di Giunta Regionale che convalida la bocciatura da parte della V.I.A. del porto proposto da Fincosit, si impegnano a formulare le condizioni di fattibilità con tanto di Delibera .

 Per quanto ne sono a conoscenza, è per accondiscendere alla volontà di Carlo Ruggeri a non cambiare la normativa sul golfo e dare la possibilità ad una nuova proposta. Delibere di intenti condivise dai due Comuni e fatte proprie dalla Regione. Sinteticamente si dice: nessuna volumetria a terra, rispetto dell’ambiente marino  (poseidonie), salvaguardia delle spiaggie. Siamo al Dicembre 2006.

E allora? Passa il 2007 e nessun progetto viene presentato..!! Urgenza e spirito imprenditoriale sono forse in letargo? La natura di certi predatori viene certificata dalla disponibiltà a saper attendere… Ancora una volta, l’analisi delle date, mi ha fatto riflettere e pensare come Giulio Andreotti.

Il 10/09/2008 Fincosit (ovvero Società Marina di Chiariventi Spa, sempre la stessa) ed il 27/12/2008  la Società La Marina presentano, seguendo le norme di legge, due progetti distinti. Nel 2009 possono cominciare  gli iter burocratici e le conferenze dei servizi. E qui subentra la malvagità Andreottiana quando mi domando perchè si sono lasciati trascorrere ulteriori due anni per presentare un progetto che non necessitava di studi preliminari già acquisiti. Forse perchè l’ostacolo iniziale da bypassare,  l’indiscutibile serietà professionale amministrativa di Marengo,viene rimosso dalle dichiarazioni  dello stesso, quando annuncia  per tempo il suo ritiro.

Bruno Marengo
Il sindaco Marengo, rigoroso interprete delle norme, è fuori scena.   Quindi, chiunque sarà eletto a Noli e Spotorno, esprimerà la propria disponibilità a perorare la formula di assenso alla fattibilità di uno dei due progetti, non ascoltando le voci dei pescatori di Noli e dei bagni marini di Spotorno.

 

Provi il sindaco Repetto & Co ad indire un referendum a Noli. Si dimostri coraggio per ottenere  con soldi pubblici una “consulenza” popolare. Rispolveri il “libretto rosso” del convegno di Rifondazione Comunista  a Spotorno  sull’improponibilità di un intervento portuale nel golfo,  allora  ben diretto dall’attuale Assesore all’ Ambiente di Noli, Piero Penner.

Ma no , forse mi sbaglio, si trattava di un sosia; comunque, ripeto, faccia leggere gli atti del Convegno alla sua maggioranza per una corretta valutazione da parte della stessa sulle decisioni future da prendere,qui a Noli.

Provi il Sindaco di Noli a mantenere la promessa fatta in campagna elettorale del Maggio 2009,   quella in cui affermava che : “Se entro il 31 Dicembre di quest’anno non si sblocca la situazione porto, io non ne parlo più”.  A questo punto rincresce constatare che il mio Sindaco è sempre a   rimorchio, quest’ultima volta nell’accettare le affermazioni in libertà dell’Assessore  al Turismo, Franco Riccobene di Spotorno,quando afferma che il porto di 380 posti barca (Fincosit) “tutela” la Poseidonia, non   utilizza arenili  (ma fa saltare quelli di Spotorno). Personalmente non ho mai sentito c ertificato che il progetto di Marina (355 posti barca) sia stato bocciato dalla Conferenza dei servizi.  Quindi sembrerebbe una notizia non ancora resa pubblica.E  se  la discarica risultasse inquinata, chi dice che Fincosit si accontenti di bonificare  l’area senza costi aggiuntivi? (Un altro  Via IV Novembre?)

E’ doveroso usare  il condizionale, perchè nessuna delle autorità competenti alla vigilanza della salvaguardia   della salute pubblica e del territorio ha mai denunciato scarichi velenosi anche quando si sono  verificate morie di pesci per asfissia  nel tratto di mare antistante la discarica.   

 Non mi sento di cancellare le odierne considerazioni, perchè devono rimanere a futura memoria, anche se sono venuto a conoscenza che la Regione Liguria pare                                                                                                                                                               abbia epresso parere di inammisibilità all’ulteriore  corso per quanto concerne i progetti preliminari  dei due soggetti richiedenti (Fincosit-La Marina) la realizzazioine di un porticciolo.

Ancora una scelta sbagliata da parte di Repetto & Co  nel non saper leggere ed interpretare la legge, usando sempre e comunque l’arroganza della presunzione, quella che non accetta contrarietà. La comunità di Noli oggi ha finito,finalmente,di pagare sprechi di denaro per tempo perso, viaggi, documentazioni ecc.e….consulenze. Con anni di ritardo si andrà a programmare il futuro del nostro litorale di levante.  Dio ce la mandi buona. Con gli esempi sinora vissuti, chi si sente tranquillo alzi la mano.  Nel contempo sono vicino ai pescatori di Noli, il nostro valore aggiunto e che da sempre di quell’area prevista a porto hanno manifestato la loro contrarietà.

Carlo Gambetta

12 giugno2011

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