Il pessimismo e la negatività sono vere malattie

Il pessimismo e la negatività

sono vere malattie

 

 Il pessimismo e la negatività sono vere malattie

Da tempo è nota la correlazione tra mente e corpo, tuttavia, sempre più spesso, la si sottovaluta, ed espressioni come il benessere parte dalla testa finiscono per essere considerate frutto di una retorica trita e ritrita. Ma allo scopo di corroborare queste teorie, vale la pena di scomodare Sigmund Freud, padre della psicanalisi, il quale affermava: «Il pessimismo fa ammalare». Ed è proprio così, la negatività abbatte il sistema immunitario. Non è un caso che gli scettici ed i disillusi siano spesso persone cagionevoli.

 


 

Le cellule del nostro corpo sono reattive ai segnali della mente, e questo è il motivo per cui, condizioni quali ansia e stress, assieme ad emozioni come paura e disincanto, andrebbero tenute sotto controllo, consapevoli che l’organismo, in risposta ad esse, aumenta i livelli di cortisolo, un ormone che indebolisce il sistema immunitario. Ed ecco che, nel migliore dei casi, diventiamo facile preda di influenze stagionali, raffreddori e cefalee; nel peggiore, di malattie ben più gravi, quali ictus e tumori. Chi l’avrebbe detto che pessimismo e ansia cronicizzata fossero i nemici principali dell’organismo? E l’ambiente in cui viviamo non ci aiuta a superarli: i ritmi vorticosi della società ed il catastrofismo con il quale i media ci costringono ad impattare, pongono ogni giorno dinanzi alla sfida insormontabile di conciliare gli stati d’animo più rosei. I sociologi la definiscono: «Fenomenologia della società a rischio», ed a risentirne sono soprattutto gli spiriti più inquieti ed apprensivi, i quali, complice un equilibrio emotivo già di per sé precario, finiscono col percepire più minacce di quelle effettive.

 


 

OSSIGENO NECESSARIO

Ed è così che, angosce e preoccupazioni, sedimentano sul nostro vigore fisico ed emotivo, deprivandolo dell’ossigeno necessario a respirare, e senza il quale gli è impossibile lasciare andare le tossine. Anche lo spirito ha bisogno di cambiare aria, ed il modo più funzionale a favorire il ricambio della stessa è quello di assecondare un approccio positivo alla vita. Ciò significa imbrigliare la propria mente e costringerla a imboccare la direzione del buonumore.

Se fino ad ora avete prediletto toni cupi e tenebrosi alla Caravaggio, è tempo di passare a quelli allegri e frizzanti di una tela impressionista. Come? Cominciate focalizzandovi sul “giardino d’infanzia”, ossia su un ricordo rassicurante della vostra verde età nel quale cercare rifugio nei momenti di angoscia e sconforto. In alternativa, in una playlist di immediata fruizione, raccogliete la vostra musica preferita, e quando subentra l’inquietudine, collegatevi le cuffiette alle orecchie con tempestività. Anche il cinema può venirci in soccorso: la comicità di un film esilarante è utile a contaminare di contentezza e giovialità. L’idea di intrattenere relazioni sociali non va anch’essa sottovalutata in quanto, come comprova una ricerca pubblicata su  Proceedings National Academy of Science, il dialogo e le relazioni umane favoriscono l’allegria.

Ma non illudetevi, l’equilibrio di un sistema immunitario in salute passa anche attraverso le abitudini imposte al corpo, ne deriva che, nemici di una vita sana, siano fumo e mancanza di sonno. E per quanto strano possa sembrare, anche una lunga masticazione immunizza l’organismo, perché, come dimostra uno studio pubblicato su Immunity, stimola la produzione di linfociti Th 17 da parte del microbiota gengivale. A conti fatti, per vivere più a lungo: assecondare il buonumore, fare dormite rigeneranti, condurre uno stile alimentare sano, “fottersene” un po’ di più e allenarsi a vedere il bicchiere o pieno, non d’acqua minerale, bensì di champagne.

 

FABRIZIO MARIA BARBUTO    Libero

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