IL PERSONAGGIO LIGURE DEL MESE

 IL PERSONAGGIO LIGURE DEL MESE
PER GABRIELLA AIRALDI
 IL MEDIO EVO GENOVESE NON HA PIU’ SEGRETI

IL PERSONAGGIO LIGURE DEL MESE
PER GABRIELLA AIRALDI
 IL MEDIO EVO GENOVESE NON HA PIU’ SEGRETI  

Gabriella Airaldi

Genova e la Liguria nel Medio Evo è uno dei testi più noti di Gabriella Airaldi, la medievalista ligure conosciuta in Italia e all’estero per i suoi libri di successo per i cultori di storia e gli studiosi di quel periodo. Come premette lei stessa parlando della storia della sua gente “la storia dei genovesi, della loro città, della loro terra, delle loro fughe sul mare, delle loro manovre finanziarie sfugge oggi a noi come sfuggiva allora alla conoscenza curiosa dei contemporanei.

 E’ una storia moderna per il medio evo, nella quale battaglie vinte o perdute, trattati, merci e mercanti possono suggerire solo qualche riflessione. Come ha detto Braudel: trovando i genovesi dappertutto li riconosci sempre per la loro diversità”.

 Ed ecco allora Gabriella Airaldi ricostruire queste storie così diverse e tentare la “reductio ad unum” verso una storiografia ligure sulla scia della “Nouvelle Histoire”, ridefinita da Fernand Braudel tra gli anni Cinquanta e Sessanta, maturava sulla coscienza dei diversi ritmi che la storia ha nel suo farsi e che, quindi,in valenza diversa, debbono ogni volta considerarsi.

Ma, avverte la Airaldi, più che la vittoria della lunga durata (o dell’indagine sulle strutture, sull’ histoire évenémentielle o sulla storia economica, ciclica e congiunturale -anche se questa fu la parte rivoluzionaria – l’idea insisteva su quel che già Lucien Febvre e Marc Bloch avevano indicato come la tela di fondo, lo scenario di civiltà, dove un anno, un giorno, un uomo, un fatto dovevano comunque sempre essere riassorbiti, senza cadere nell’astrazione e con una grande attenzione all’ambiente.

La tela di fondo, in cui si muovono convincenti e documentati i personaggi che ci presenta (e presenta ai suoi studenti all’Università di Genova) la professoressa Airaldi.

A cominciare, beninteso, dal figlio prediletto di Genova: Cristoforo Colombo, la cui storia ed il destino si compie su questa tela di fondo, in cui sono attivi fiamminghi, tedeschi, francesi, baschi e fiorentini. Ma il vero perno dell’economia nelle vie di mare e di terra di  Genua Ligurum domina restano i rami di quei clan genovesi.

Titolari di monopoli, appaltatori di rendite fiscali, trafficanti in monete, detentori di cariche pubbliche. Adorno, De Mari, Di Negro, Italiano, Grimaldi, Lomellini, Pinelli, Spinola, Vivaldi, Centurione, Doria ricompaiono in tutto o in parte nella storia delle Americhe.

Per Gabriella Airaldi, il Medio Evo non ha più segreti.

Ma prima ancora, l’epoca delle crociate. Ed ecco con Goffredo di Buglione, in Terra Santa, il crociato “caput mallei “ testa di Maglio, che riporta nella sua Genova, forse, il Sacro Catino ancor oggi preziosa reliquia nella cattedrale di San Lorenzo.

In questo mondo: dai crociati ai navigatori in Portogallo e nella Castiglia colombiana, Gabriella Airaldi procede con assoluta sicurezza ed ha una risposta a tutto, una spiegazione ad enigmi e misteri. Una lettura della storia che tiene conto delle realtà socio-culturali dell’epoca trattata.

Per questo è un’autorità in materia e le sue opere sono lì a dimostrarlo.

 Sempre veri e propri successi editoriali. Apprezzati dal pubblico degli studiosi e anche dai non specialisti che vogliono conoscere la storia della Liguria.

    CHRISTINE DELPORT

per “Trucioli Savonesi”    

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