Il neo ministro Profumo

Trucioli e l’intervista all’ing. Melone del novembre 2008
Il neo ministro Profumo? Oggi gara di congratulazioni
Ma fu ignorata la proposta di candidarlo sindaco di Savona

Trucioli e l’intervista all’ing. Melone del novembre 2008
Il neo ministro Profumo? Oggi gara di congratulazioni
Ma fu ignorata la proposta di candidarlo sindaco di Savona

Savona – “Un savonese nel governo, 40 anni dopo Carlo Russo”. “ Francesco Profumo, le congratulazioni degli ex compagni di classe al liceo Grassi”. “Messaggi e felicitazioni da Savona”. “Soddisfazione da Livio di Tullio, segretario provinciale del Pd e da Giovanni Lunardon vice segretario  del partito in Liguria”.  “Plauso di Alessandro Schiesaro, presidente della Spes che gestisce il Campus universitario di Legino”.

Sono alcuni titoli della copiosa rassegna stampa savonese dopo la designazione a ministro, nel neo governo di Mario Monti, di un cittadino illustre e meritevole (non da oggi) di Savona: Francesco Profumo, 58 anni, ingegnere e docente universitario, dallo scorso 13 agosto  presidente del Consiglio nazionale delle Ricerche, da pochi giorni responsabile del dicastero che nel governo Berlusconi era affidato alla berlusconiana Maria Stella Gelmini.

Nel curriculum del neo ministro la carriera inizia all’Ansaldo di Genova, nel 1978 come ingegnere progettista. Dal primo ottobre 2005 è rettore del Politecnico di Torino. Nel 2011 ha dato la sua disponibilità alla candidatura di sindaco di Torino per il Pd, poi l’ha ritirata. Nello stesso anno è diventato membro del consiglio di amministrazione di Telecom Italia.

E’ sposato con un’insegnante liceale di Alba. E’ padre di tre figli: la primogenita Costanza è architetto a New York; Giulio, secondogenito, economista, è stato in Cina per lavoro, è tornato in Italia dove opera per un’azienda cinese; infine Federica, al secondo anno di Economia e Commercio.

Il prof. Profumo, persona sobria, ma non austero, dicono di lui. Dal 2010 è pure membro della “Confraternita del Bollito e della Pera madernassa”. Le cronache più recenti hanno scritto di una sua presenza, a Savona, ospite di una serata al Rotary.

A Savona, in via Montenotte, nella casa di famiglia, vive la mamma Maria Luisa Di Cicco. Il padre Giulio era presidente della coopeerativa pescatori Colombo.  I fratelli minori di Francesco, Alberto e Monica si sono trasferiti da tempo a Torino.

La mamma ai cronisti ha ricordato: “Francesco mi ha sempre dato molte soddisfazioni, sia lui sia i fratelli, naturalmente. Speriamo contribuisca a risolvere almeno un po’ di problemi dell’Italia, sicuramente ce la metterà tutta”.

Ottima scelta, quella del presidente del consiglio Monti. Finalmente al governo torna un savonese.  Un interlocutore serio, capace, concreto. L’ultimo rappresentante- ministro fu Carlo Russo, al dicastero delle Poste e della Marina Mercantile

Attilio Melone

I riconoscimenti nella città natale? Meglio tardi che mai, si direbbe. Savona , infatti, scopre questo “figlio” dopo essere diventato ministro della Repubblica. A reggere le sorti in uno dei momenti più difficili e drammatici. Dopo anni di desolante sfascio economico, morale, civile, culturale.

Trucioli Savonesiil 30 novembre 2008 aveva intervistato l’ingegnere Attilio Melone, anche lui ha condiviso il lavoro all’Ansaldo di Genova; è stato consigliere comunale ed esponente Dc, nella città della Torretta.

Alla domanda di chi indicherebbe a candidato sindaco di Savona, a succedere a Berruti, rispose: “…forse Fazio, Freccero…ma personalmente farei un altro nome meno televisivo, quello del concittadino Profumo, rettore al Politecnico di Torino…” (vedi Trucioli n. 178…Le interviste).

La proposta di Attilio Melone  che da pensionato scrive romanzi, con successo, non ebbe seguito. Non fu raccolta. Cadde nel vuoto pressoché generale. Non suscitò interesse nell’opinione pubblica. E non risulta che Francesco Profumo sia stato neppure contattato.

Oggi  si assiste alla gara di applausi, a tessere lodi ed ammirazione, ad iniziare da alcuni esponenti politici di area Pd. Forse ignoravano le doti e le qualità di Profumo. O forse si tratta di gregari perfetti di una casta in gran parte mediocre, a caccia di prebende e privilegi pubblici, con tanti ‘professionisti della politica’, che ha messo in ginocchio il Paese. Lo specchio di Savona e provincia, con stuoli di politicanti ed affini (cacciatori di poltrone), probabilmente non prevedeva il personaggio Profumo. Cittadino di Savona e della società civile, quella meritocratica vera.

La cerimonia e la corsa agli onori postumi è iniziata. Ripetiamo, meglio tardi che mai, con un piccolo esame di coscienza, autocritica compresa. E’ un’illusione.

R.T.     

20 novembre 2011

ECCO LE PRIME RIGHE DELL’INTERVISTA DI TRUCIOLI ALL’INGEGNER ATTILIO MELONE NEL NOVEMBRE 2008 CON LA PROPOSTA DI CANDIDARE SINDACO FRANCESCO PROFUMO 

“Quella fabbrica, la Ferrania, è una miniera da recuperare, un contenitore ricco di intelligenze e capacità tecnico-scientifiche. Senza piattaforma a Vado, il porto di Savona non ha futuro e ai vadesi vorrei chiedere dove vogliono trovare posti di lavoro per i figli. Certamente i camion dovranno essere sostituiti dai treni. L’espansione edilizia sul litorale non tiene conto della congestione viaria e dell’Aurelia che attraversa le città. Ho votato per il sindaco Berruti. Carlo Russo il politico più acuto che abbia avuto Savona.  Poco valorizzati, in loco, Fabio Fazio, Freccero e Grasso. L’amico di spiaggia dei Bagni Umberto? Lo scrittore-opinionista Massimo Fini. I compagni di classe? Biggi, Quaini, Bondavalli. Il mio punto di riferimento era Nanni Russo.  Ammirazione per Marengo e Pastore. Non dimentichiamo Profumo, rettore al politecnico di Torino, potrebbe essere un ottimo futuro sindaco di Savona. I miei giorni più tristi in Comune? Quando vedevo prevalere gli interessi di pochi. Eravamo innamorati di Loano, l’hanno distrutta”

(Leggi tutta l’intervista)

 

 

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