IL MIGLIOR GIORNALISTA DEL MESE

IL MIGLIOR GIORNALISTA DEL MESE
Il premio di Trucioli diventa mensile, ma non per questo perde importanza.
Il premio di aprile va alla giornalista televisiva
Costanza Calabrese del Tg5.

IL MIGLIOR GIORNALISTA DEL MESE
Il premio di Trucioli diventa mensile, ma non per questo perde importanza.
Il premio di aprile va alla giornalista televisiva
Costanza Calabrese del Tg5.
 
 
Nelle foto, Costanza Calabrese, giornalista del TG5 e la sigla del TG5 di MEDIASET.
 
LA MOTIVAZIONE:  Costanza Calabrese è una brava giornalista “figlia d’arte” poiché è la figlia dello scomparso, Pietro Calabrese, ex direttore de “Il Messaggero”, della “Gazzetta dello Sport” e collaboratore televisivo e del supplemento culturale de “Il Corriere della Sera”. Un grande giornalista che ci ha lasciati quattro anni fa ed è rimpianto da tutti i colleghi della carta stampata e dei telegiornali.
Costanza ha imparato il giornalismo da Pietro e il gusto artistico dalla madre, Francesca Rutigliano, architetto restauratrice di successo. Perché merita il PREMIO?
E’ stata l’unica – e la prima – che è riuscita ad intervistare per il TG5
Matteo Renzi, riuscendo a fare stare fermo questo benedetto fiorentino presidente del Consiglio. Insomma, per questa intervista  alla Calabrese, Renzi è stato finalmente fermo!
Così nessuno, per la prima volta, ha dovuto corrergli dietro con microfoni, telecamere e tutto il resto. I telespettatori non hanno dovuto torcersi il collo per seguire le evoluzioni dell’eterno fuggitivo che va di corsa, il pifferaio magico per dirla con la felice espressione di Antonio Padellaro, direttore de “Il Fatto quotidiano“. 
Certo, vi sono state altre interviste “da seduto”: quella di Fabio Fazio a “Che tempo che fa”, di Lucia Annunziata alla Mezz’ora del Tg3.
Ma Costanza Calabrese è arrivata prima.
Le altre interviste – e sono state molte su tutte le reti televisive italiane – al presidente del Consiglio “che va di corsa” , per dirla tutta, sono state fastidiose per i telespettatori.
Quello che non stava mai fermo, obiettivi in controluce, parole incomprensibili in un dialetto fiorentino scorrevole come il “corridore”. Ce  ne sono state di interviste eccome!
Ma il “bersaglio mobile” era insopportabile a guardarsi sul piccolo schermo.
Certo, per anni aveva fatto le prove davanti alle telecamere sullo “stile” da adottare.
Non sò dove vado,ma ci vado di corsa. Benissimo! Coppi o Bartali, Vuelta o Giro d’Italia, Tour de France o Freccia Vallone, Giro delle Fiandre. Gambe in spalla e via, col codazzo gi cineoperatori, teleoperatori, fotografi, sempre dietro. Diavolo di un Matteo Renzi con l’argento vivo addosso e telespettatori col mal di mare…
C’è voluta Costanza Calabrese per rimetterlo a posto.
“Ma siediti. Stai fermo e parliamo! L’intervista è mia e la comando io…”
Questo deve avere detto più o meno questa siciliana verace, palermitana doc, che si è anche distinta per numerose inchieste nella sua Sicilia e per lo stile col quale presenta il Tg 5. E ancora inchieste su Lampedusa e sugli sbarchi di emigrati.
Inchieste brillanti come questa  giornalista palermitana veracissima.
Sì, ma è nata a Bruxelles e precisamente in uno dei diciannove comuni che compongono la grande capitale belga, sede della Nato e della Commissione Ue, l’elegante quartiere d’Ixelles. Costanza potrebbe essere un’ottima corrispondente da Bruxelles.
Secondo le “direttive” da Bruxelles, ricordate?
Ecco, perché l’europeista Costanza Calabrese ti ha sistemato Matteo Renzi.
Bruxelles è abituata a farsi obbedire!
I complimenti della categoria giornalistica a Costanza per il suo premio.
Certo, non è la “fionda di legno” con la quale un altro personaggio della sua rete televisiva ha premiato Don Mazzi. L’ingauno Antonio Ricci dei “figgieu de caruggi”, di “Striscia la notizia”. Ma almeno “Il Premio di Trucioli” , pur non tirando fiondate a nessuno, riconosce le capacità giornalistiche e non è neppure  il premio ideato da Beppe Grillo per i “figgieu dei caruggi di via Pia” a Savona : “Bianca o gialla, ti faccio una farinata così…”
Insomma il Premio di Trucioli Savonesi per Il migliore giornalista del mese, è un titolo ambito. Rallegramenti a Costanza Calabrese del TG 5.
 
Christine Delport du Terroir    
 
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