Il mercato del LAVORO e i nostri P.I.P.

Il mercato del LAVORO
e i nostri P.I.P.

 Il mercato del LAVORO e i nostri P.I.P.

 Vediamo se riusciamo a spiegarci valutando quello che succede a noi, ed intorno a noi, con i nostri Piani di Insediamenti Produttivi.

Risulta molto facile suggerire di rammendare le nostre  periferie ed il nostro esistente per dare lavoro, vedi Grillo, Renzi, Berlusconi e tutti gli altri che stanno zitti quando l’Arcistar Renzo Piano enuncia strani cicli di rimesse in pristino di quartieri che non hanno  mai avuto un mercato produttivo!!

Renzo Piano

E’ indubbio che ce né bisogno, e si potrebbero impiegare molte persone, sorgono però un paio di problemi:

1) con che danaro effettuare questi interventi e

2) a mano a mano che questi stranamente  proseguano, a chi si pensa destinarli per recuperare il danaro speso.

Infatti premesso che qualsiasi lavoro deve produrre un reddito, non si capisce come mai, nel proporre queste operazioni non si parli mai dello scopo e del finanziamento operativo dell’ intervento.

Continuare a prevedere inoltre, nei P.I.P. enormi cantieri per la costruzione di case abitative, senza avere a priori gli acquirenti, come stanno facendo tutti i nostri Comuni Liguri, con un mercato ormai reso sterile dalla nostra congiuntura, presuppone sicuramente un lavoro, ma si tratta del solo lavoro inerente la costruzione, dopo di che a lavorare rimane l’amministratore ed il lavascale;  il costruttore da parte sua, si impegna nel contesto ad eseguire misere opere urbanizzative di servizio comune, che lasciano il tempo che trovano.

A Montecarlo un’altra Arcistar tale Alexandre Giraldi prima di costruire le stesse enormi costruzioni con lo stesso mare, la stessa spiaggia, lo stesso sole e lo stesso prezzo di costo di 3000 €/mq. come da noi, se le vuoi, ti devi impegnare a prendervi la residenza, e le devi pagare 60 000 €/mq.

Alexandre Giraldi

Da noi si fatica a venderle a 7000 €/mq. ed  è da qui che iniziano i nostri errori, in quanto, secondo me queste case le stiamo regalando INFATTI:

1)   Caro cugino milanese o caro straniero, se vuoi un nuovo alloggio da noi, devi prima di tutto impegnarti  a viverci tutto l’anno, controlleremo bollette di acqua luce e gas, e dovrai inoltre pagarlo 25000 €/mq. in modo da consentirci di ristrutturare un po’ delle nostre case popolari. 

2)   Se vuoi spendere meno, venendo sempre a vivere stabilmente da noi, ti puoi comprare un alloggio nei nostri “mezzi vuoti” centri storici, impegnandoti a ristrutturarlo come si conviene.

3)  Se vuoi spendere meno ancora, puoi comprare un piccolo, nuovo Aparthotel di 24 mq. + terrazzo a 12000 €/mq. ove ti daremo una rendita garantita del 6 %, o potrai prendervi la residenza, in modo stabile e continuo, pagando i servizi compresi nella gestione alberghiera.


Aparthotel in Croazia

Non sarà certamente facile vendere  da noi  residenze a 25000 €/mq.; e qui sta il punto, poiché è solo così che riusciremo ad interrompere un mercato che sta distruggendo per sempre il nostro territorio, mentre la seconda soluzione darebbe sicuramente un immediato impulso all’occupazione ristrutturando finalmente l’esistente, come predicano tutti insieme a Renzo Piano, ma con la certezza di un “LAVORO FINALMENTE PRODUTTIVO”; e la terza impiegherebbe una mano d’opera continuativa di gestione in alta media e bassa stagione come mai siamo riusciti a fare in 60anni !!

Non conosco i tessuti produttivi agricoli, manifatturieri, artigianali, nucleari, o marittimi, della nostra Italia, ma posso assicurare che chi propone la costruzione di nuove case di civile abitazione nella nostra Liguria, sa perfettamente che questo mercato di case vuote miseramente crollato nelle nostre stazioni invernali, sta godendo ancora per poco l’ultimo guizzo di assenso da parte di acquirenti sapientemente allontanati dai nostri centri storici – balneari che stanno diventando preda esclusiva di persone molto discutibili.

Questo è lo schema semplicissimo da attuare nei P.I.P. degli 8000 km. di coste italiane. Questo è quello che vogliono, senza saperlo esprimere, i Sindacati, le masse urlanti dei senza lavoro, i nostri giovani, le mamme dei nostri bambini, e tutte la persone benpensanti che purtroppo non sapendo individuare dove, come e quando si deve intervenire per ridare un’ inizio lavorativo di produzione alla nostra Patria, urlano… ma senza voce …..


 Tutti sanno che gli alloggi occupati stabilmente tutto l’anno producono un indotto lavorativo ai commercianti, agli artigiani, agli agricoltori, tutti possono immaginare che Alberghi concepiti per lavorare in alta media e bassa stagione produrrebbero un altro indotto moltiplicato per dieci, cento….e così via, ma nessuno sino ad ora, dal Senatore Renzo Piano all’ultimo dei nostri Politici e dei nostri Sindacalisti, ha MAI veramente affrontato il problema dal punto di vista ESECUTIVO!! e le semplici “parole” non bastano più, la “GENTE” esige  ormai spiegazioni chiare sugli interventi territoriali.

Ha visto costruire 8 milioni di alloggi vuoti e tutti coloro che dovrebbero interessarsi al loro futuro propongono quale “LAVORO” di costruirne altri, mentre i 150mila architetti per voce del loro Senatore si dichiarano giustamente contrari, propongono però e disgustosamente, in alternativa il solo restauro dei centri storici e delle periferie!! ed è qui che la “GENTE” non connette più, si sente presa in giro ancora una volta, chi dovrebbe restaurare le periferie che la televisione ci propone quotidianamente? Come si può eseguire un programma attuativo di lavoro in un disastro progettuale di altri tempi, a cui si dovrebbe rimediare con gli interventi suggeriti da  questi pazzi?  

Ed è qui che si annida il fallimento di tutti coloro che ogni giorno in televisione ci propongono le loro ricette risolutive, basate sul nulla, o sulla continuazione degli errori passati, senza mai una proposta di vero LAVORO, con quella sufficienza inspiegabile che indurrà ormai la “GENTE”, alla negazione totale dei nostri Governanti e della loro presunta Opposizione.                    

Savona  30/11/2014     Guido Luccini

lucciniguido@libero.it

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