IL FONDO PER LA NON – AUTOSUFFICIENZA

RIFLESSIONI SUL PRESENTE E SUL FUTURO
Diciasettesima parte

IL FONDO PER LA NON – AUTOSUFFICIENZA

RIFLESSIONI SUL PRESENTE E SUL FUTURO
Diciasettesima parte

IL FONDO PER LA NON – AUTOSUFFICIENZA

Riporto integralmente la parte iniziale di un pregevole articolo giornalistico, a firma di Alessandra Costante, comparso su “IL SECOLOXIX” (pag 10) del 4 febbraio 2011:

Il governo non ha accettato l’emendamento che le Regioni avevano proposto al decreto “mille proroghe”: 400 milioni di euro per alimentare il fondo per la non autosufficienza.

Una doccia gelata per la Liguria e che mette a rischio l’assistenza alle 6.800persone, 5.000 anziani e circa 1.800 disabili , che ogni mese ricevono un supporto economico

(350 e 280 euro, a seconda che il reddito Isee sia inferiore o superioreai10milaeuro

all’anno) per essere assistite tra le mura domestiche.

La cancellazione dell’emendamento, annunciata ieri dall’assessore regionale alle politiche sociali Lorena Rambaudi, in soldoni significa che la Liguria avrà 14milioni in meno da destinare al fondo per la non autosufficienza su un totale di 24.

Dovrà insomma assicurare il servizio con soli 11 milioni.

E, più avanti, l’articolo così continua: 

La scelta non può essere che tra ridurre il numero degli assistiti oppure ridurre l’importo degli assegni.

– Il giorno seguente (5 febbraio 2011) abbiamo appreso dai Quotidiani nazionali le seguenti notizie:

“BALZO DELL’INFLAZIONE.

A GENNAIO, PREZZI AUMENTATI DEL 2,1 PER CENTO RISPETTO AL GENNAIO 2010: IL MASSIMO DA DUE ANNI.”

 

Nel dettaglio, è stato possibile riscontrare, nei diversi CAPITOLI DI SPESA i seguenti aumenti:

– PRODOTTI ALIMENTARI E BEVANDE ANALCOLICHE: + 1,6 PER CENTO

– BEVANDE ALCOLICHE E TABACCHI:  + 2,2 PER CENTO

– ABITAZIONE, ACQUA, ELETTRICITA’ E COMBUSTIBILI: + 3.9 PER CENTO

– MOBILI, ARTICOLI E SERVIZI PER LA CASA : + 1,3 PER CENTO

-TRASPORTI:  + 4,3 PER CENTO

– ISTRUZIONE: + 2,5 PER CENTO

– SERVIZI RICETTIVI E DI RISTORAZIONE:  + 1,7 PER CENTO

– ALTRI BENI E SERVIZI:  + 3,1 PER CENTO      

Sulla base di queste cifre, dovremmo malinconicamente concludere che per gli Anziani non Autosufficienti e per i Disabili Liguri sono già arrivati o stanno per arrivare TEMPI BUI ed, addirittura, TEMPESTOSI; qualcuno potrà anche dire che “il tutto era già scontato in partenza, perché questa situazione è il frutto della crisi economica nazionale e, di conseguenza, non ci resta altro da fare che rassegnarci; prendere atto di questi dati, senza fare commenti”.      

Ma, carissimi amici, andiamo a rileggere, sia pur rapidamente, il mio precedente Articolo, scritto per “TRUCIOLI SAVONESI” in data 24 Novembre 2010 (e pubblicato in data 29 Novembre 2010).

Possiamo trovare queste mie considerazioni, che ripropongo integralmente:

. Nel 2008, la BANCA D’ITALIA ha calcolato che IL 45 PER CENTO DELLA RICCHEZZA NAZIONALE (IMMOBILI E RISORSE FINANZIARIE) E’ POSSEDUTO DAL 10 PER CENTO DELL FAMIGLIE (dieci anni or sono, era il 41 per cento), il che significa che la RICCHEZZA sta concentrandosi in poche e ben definite mani;

. Sempre nel 2008, la BANCA D’ITALIA ha evidenziato che la RICHEZZA PRIVATA IN ITALIA E’ PARI A NOVE VOLTE IL PIL (PRODOTTO INTERNO LORDO), RISPETTO AI VALORI MEDI DI QUATTRO VOLTE IL PIL NEL RESTO DELL’EUROPA;

Dunque I RICCHI ESISTONO, ma guarda caso, non compaiono o compaiono solo sporadicamente negli ELENCHI DEI CONTRIBUENTI AL FISCO; molti hanno scelto non già la III° SEZIONE (CONTRIBUENTI CON REDDITO ANNUO SUPERIORE A 35.000 EURO), bensì la SECONDA (REDDITO ANNUO COMPRESO TRA 7.500 EURO E 35.000 EURO), o, addirittura   LA PRIMA ( CONTRIBUENTI CHE PAGANO ZERO IRPEF) molti, infine, stanno percorrendo la mitica strada dei Paradisi Fiscali in Terre lontane e, spesse volte, misteriose.

In altri termini, ci troviamo di fronte ad UN’EVASIONE FISCALE, CHE HA   RAGGIUNTO LIVELLI IMMAGINABILI.

Per quanto concerne in modo più specifico la NOSTRA LIGURIA invito i nostri affezionati lettori a rintracciare il Quotidiano “IL SECOLOXIX” del 20 Novembre 2007; a pagina 14, potranno riscontrare le seguenti notizie:

– IN LIGURIA AUMENTA IL NUMERO DEI GRANDI RICCHI

– SONO OLTRE 21.000 LE FAMIGLIE CHE HANNO ALMENO 500.000 EURO IN CONTANTI DA INVESTIRE NEL “PRIVATE BANKING”

– 21.000 FAMIGLIE PRIVATE IN LIGURIA DETENGONO CIRCA 23 MILIARDI DI EURO

– Le conclusioni, che derivano dalle considerazioni sopra svolte, sono sostanzialmente due:

. in Italia (e, soprattutto, nella nostra amata Liguria) sta sempre più accentuandosi il divario finanziario tra i Cittadini Poveri e i Cittadini Ricchi;

. a pagare il Prezzo della Crisi Economica Nazionale sono soltanto i Cittadini Poveri (i giovani disoccupati, i precari, i cassintegrati, gli anziani non auto sufficienti, i disabili)

Francesco Rigatelli

Ma, quando parliamo di ANZIANI, sappiamo esattamente di cosa stiamo parlando?

E, soprattutto, quando parliamo di NON AUTOSUFFICIENZA, che cosa intendiamo con questa dizione?

In altri termini: quali drammatici problemi esistono nella condizione esistenziale degli Anziani (soli o in ambito familiare)?

Cerchiamo, ancora una volta, di fotografare la SITUAZIONE LIGURE e, per farlo, non parto dai dati ricavati dalle mie personali indagini (perché non voglio essere accusato di una visione egocentrica dei problemi), ma mi rimetto ai dati riportarti da Francesco Rigatelli (Quotidiano “LA STAMPA” del 7 Luglio 2009 – pag. 62); questa è, in estrema sintesi, la SITUAZIONE :

AUMENTO IN CIFRA ASSOLUTA ED IN VALORE PERCENTUALE DEL NUMERO

DEGLI ANZIANI:

“ E’ noto che, la Liguria, detiene il primato della più vecchia Regione d’Italia e d’Europa: ogni minore di 15 anni ci sono quasi 2,5 anziani. In Provincia di Savona, su 283.218 residenti, 76.897 hanno passato i 65 anni, 21.356 gli 80, 906 i 90.”

 

AUMENTO DEL NUMERO DEGLI ANNI DI VITA DI OGNI SINGOLO ANZIANO. 

AUMENTO DELLA PLURIMORBILITA’ (e, cioè, della co-esistenza di più malattie nello stesso soggetto) e, quindi, AUMENTO DELLA NON-AUTOSUFFICIENZA PSICO –SOMATICA.

 

AUMENTO DELLA NON – AUTOSUFFICIENZA FAMILIARE: pensiamo, al riguardo, che il Liguria, la “famiglia media” è composta da 2,1 individui, rispetto al dato nazionale di 2,6 soggetti; occorre, inoltre, considerare che, in una percentuale consistente di casi, la famiglia è costituita soltanto da due anziani (marito e moglie); infine, va segnalato il fatto che è significativa la percentuale di anziani (soprattutto, donne) che vivono in condizioni di assoluta solitudine.

AUMENTO DELLA NON-AUTOSUFFICIENZA ECONOMICA: senza citare dati, è noto, in proposito, che molti anziani “stentano ad andare avanti”, per l’esiguità della loro consistenza pensionistica.

 

– AUMENTO DELLA NON- AUTOSIFFICIENZA SOCIALE: sempre più frequentemente troviamo anziani soli, privi di collegamento con i vicini di casa, con gli abitanti dello stesso Quartiere o, addirittura, lasciati fuori dalle attività ricreative e culturali che dovrebbero avere, al contrario, una dimensione collettiva ed una funzione coinvolgente.

Consegue, da questa sintetica fotografia, la doverosa necessità di ripristinare il FONDO PER LA NON – AUTOSUFFICIENZA, per venire incontro alle più elementari condizioni esistenziali di un numero sempre più crescente di individui.

Ma, io mi permetto di aggiungere che è indispensabile, da parte dell’intera nostra Società, di ricreare UNA NUOVA ETICA ED UNA CULTURA DELL’ASSISTENZA ALLE PERSONE ANZIANE E DISABILI, DA REALIZZARSI ATTRAVERSO L’INTERDIPENDENZA DELL’INTERVENTO SOCIALE E DELL’INTERVENTO SANITARIO E L’INTEGRAZIONE DEI SERVIZI TERRITORIALI CON QUELLI OSPEDALIERI, IN MODO DA REALIZZARE L’IDEALE TIPOLOGIA DI AZIONE, FONDATA SULLA PREVENZIONE, SULLA CURA E SULLA RIABILITAZIONE.

Questa è la strategia, consigliata, da anni, da illustri Studiosi e Scienziati, a partire da Don Roberto Sardelli, per poi passare a Franco Henriquet (Presidente dell’Associazione Gigi Ghirotti di Genova), per giungere, infine, alla Prof. Barbara Starfield (Docente di Politiche sanitarie alla John HopKins University); faccio mio il magistrale consiglio di questi emeriti esponenti del mondo scientifico e culturale con l’invito di farlo pervenire ai tanti Pseudo-Economisti, dai quali siamo perennemente e sciaguratamente circondati:

“VOLETE SPENDERE MENO?

DOVETE PRIORITARIAMENTE ASSISTERE GLI ANZIANI ED I DISABILI AL PROPRIO DOMICILIO, CON ADEGUATO ED IDONEO PERSONALE.

EVITERETE I CARITATEVOLI CONTRIBUTI FINANAZIARI “AD PERSONAM” E, SOPRATTUTTO, I COSTI, SEMPRE PIU’ ELEVATI, DELLE DEGENZE IN OSPEDALE ED IN STRUTTURE COSIDDETTE PROTETTE (R.P e R.S.A.)

 

10 Febbraio 2011                                  Aldo Pastore

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