Il caso di Rio Mazzeno a Noli

Il caso di Rio Mazzeno a Noli
Ed il mio pubblico ‘confessionale’

Il caso di Rio Mazzeno a Noli
Ed il mio pubblico ‘confessionale’

Noli – Qualche anno fa Comune e Provincia hanno portato a termine un proficuo lavoro di risanamento del Rio Mazzeno, zona pubblica dove abito.  Si è trattato di ingabbiare pietrame  a monte e lungo il letto del rio. 

Lo scopo è stato quello di formare una modesta ma efficace diga alla base della montagna franosa, tale da impedire il precedente rotolamento di  pericolosi pezzi di quarzite a valle, oltre che frenare il pericoloso flusso di materiale lungo il tragitto verso la strada cementata.  Infatti, alla fine delle ultime precipitazioni non si sono più notati residui di materiale sulla strada  come una volta. 

L’anno scorso sono stati eseguiti lavori di ampliamento del tratto di strada di Rio Mazzeno adiacente all’abitazione di Via Belvedere No 60 coprendo il precedente alveo a cielo aperto, anche allargandolo, con un grigliato. Altro intervento utile per un migliore utilizzo della viabilità, con l’acquisizione di qualche posto macchina.  La precedente vecchia ringhiera di protezione tra la strada ed il muretto (lato sud) dell’alveo veniva sostituita con una nuova, alta circa un metro e posizionata sul muretto opposto, quello adiacente alla casa, muretto/argine che non ha subito modifiche.

Ciò detto, cosa succede?  Il proprietario dell’appartamento al primo piano ritiene che, con tale modifica, sia più facile poter entrare in casa a causa della ringhiera installata a circa un metro dalle finestre rispetto a prima quando c’era solo il muretto.    Amici d’infanzia,  si rivolge a me per chiedermi se condivido la sua preoccupazione onde  apportare eventuali modifiche da sottoporre al Sindaco. Rimane deluso dalla mia risposta negativa, quando gli  dimostro  che la sua richiesta non ha ragione di essere.  Non esistono alternative. Non convinto, cerca conforto dal Sindaco. E lo trova.  Tanto che, parecchio tempo dopo l’ultimazione dei lavori, la ringhiera di protezione lunga circa venti metri ed adiacente all’abitazione, per circa dieci metri, sotto le finestre, viene modificata saldando una griglia, quella che dovrebbe disturbare, impedire,  rispetto a prima, l’accesso in casa da parte di male intenzionati. Tutto ciò ha un costo extra a carico della comunità.

 A mio avviso questo si chiama “clientelismo”.

 Ecco la curiosa protezione sul Rio Mazzeno, a Noli

In questo specifico caso si tratta, ad esempio, di micro/clientelismo. Quello che sottrae pochi spiccioli onde poter intervenire, ad esempio, per tappare una buca in Via Defferrari, causa di una rovinosa caduta ad una signora (volontaria della Croce Bianca in rientro a casa dopo un servizio) trasportata al P.S. martedi 7. Perchè di medio e macro clientelismo di questa Giunta,Trucioli qualcosa ha descritto nel passato. Il grave è che la nostra educazione civica, ormai allo sbando e spesso corrotta, non lo biasima in quanto tale, anzi, lo giustifica, lo promuove, lo paga con il voto.   Il tutto in barba alla Corte dei Conti. Non è la prima volta che  Regione Mazzeno mi è testimone di simili bonarie attenzioni…una volta con tanto di minaccia scritta dal Sindaco invitante a correggere un “clientelismo”  descritto su Trucioli…chissà perchè poi non portato a termine, con tanto di querela, alla Procura. Ancora, una multa per divieto di sosta, sosta penso giustificata per motivi di lavoro, ma prontamente annullata in ufficio.  Moralista?  No,no.  Anzi. Chiedo scusa per aver indotto molti amici a scegliere ed  aiutare quella lista che a suo tempo avevo qualificato come “il meno peggio“.  Sbagliare è umano; il diavolo, quando mi accorgo della sua presenza con atti ed omissioni, lo evito, lo denuncio.

Il mio confessionale è www. truciolisavonesi. It

Carlo Gambetta

12 febbraio 2012

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