Il Bfly

Loano, “cittadella dell’elite” Ligresti.
Ma a chi regaliamo la feccia?
I ghettizzati del commercio all’interno delle antiche mura
Sorpresa: parcheggio al Santa Corona con destinazione “B-fly”

Loano, “cittadella dell’elite” Ligresti. Ma a chi regaliamo la feccia?
I ghettizzati del commercio all’interno delle antiche mura
Sorpresa: parcheggio al Santa Corona con destinazione “B-fly”
 

La nuova “location” di tendenza è situata all’interno del “porticciolo turistico” di Loano: zona vergine per la movida, a Loano ci lamentiamo sempre, da quando è finita l’era dei “Pozzi”, che non c’è un’attrazione per i giovani.

Al Bfly si arriva direttamente in auto, ci sono i parcheggi su prenotazione oppure un signore gentile ti manda a parcheggiare al Santa Corona dove una navetta ti preleva e ti porta davanti all’entrata del locale.

Probabilmente questa concessione parcheggifera del nosocomio pietrese sarà provvisoria in quanto possiamo immaginare il via-via e casini vari che ci saranno dopo le 4 del mattino sotto le finestre dei degenti….di  positivo, in caso di “pieno” etilico o “altro” uno è già lì……
 
Il Bfly, (Butterfly per esteso suona male e non è fashion), è un posto bellissimo, sciccoso e relativamente a buon mercato, un “aper”, come lo chiamano le cameriere, (aperitivo!!!) costa 6/7 euro. Gli arredi sono chiari, il pavimento in legno ipé  compresa la pista (impossibile ballare), tutto è molto moderno e piacevole alla vista.
La spiaggia è lunga, ben equipaggiata e finalmente ho rivisto le vecchie boe, che sembrano vietate alle spiagge della città di Loano. La sabbia sottile, ma non troppo, l’acqua del mare non l’ho provata, anche perché è all’interno del porto!
Non ci sono sdraio, ma lettoni a 2 piazze, alcuni sospesi che dondolano, altri col baldacchino e le tendine che un giorno potrebbero diventare vere e proprie camere da letto balneari.
Tutto è davvero molto attraente, richiama il lusso e lasciando la “nice location” ed entrando nella città vecchia si ha una forte sensazione di vetusto.
L’accoglienza è strettamente selettiva. Gli eleganti giovanotti e le strafiche all’entrata decidono chi può entrare e chi no. Giusto se la serata  per una strategia di marketing è a invito e gli inviti sono stati equamente e rigorosamente distribuiti all’alta società loanese.

 
Gli altri, quelli arrivati lì per caso o per aver letto la pubblicità sui giornali, fuori! Incazzati, delusi e riversati in città, quella che fa comune, Loano…..Orde di ragazzini in giro per il centro storico a cercare “alcool” per finire la serata dignitosamente!
In pratica sembra: nella cittadella l’elite, nella città la feccia!
 
E’ il tipo di turismo che si prospetta dal porto di Loano , perché i vip armati di yacht resteranno all’interno, dove ci saranno negozi trendy di ogni genere e magari anche una farmacia?
Mi sono chiesto più volte in questi ultimi anni come mai l’ufficio al commercio incentivasse il commercio asiatico, ora capisco che non ha più nessuna importanza la regolamentazione di un piano commerciale nella città vecchia, perché quello che “conta” sarà nella “cittadella nuova” capitanata dal suo sindaco Ligresti.
 
(((Mio caro “capelluto”, stai diventando vetusto anche tu.)))
 
E noi poveri cretini commercianti, ai quali non è pervenuto un solo invito per l’inaugurazione (ma la locandina da appendere sulla nostra porta si!!!), che abbiamo investito denaro per tamponare le vecchie mura che fanno sabbia da ogni parte , in magazzini che magari nemmeno ci appartengono, noi che abbiamo sperato in una ripresa del turismo ecc. ecc. resteremo ghettizzati all’interno delle antiche mura, mugugnando come al solito per la carenza di divertimenti sperando che ogni tanto qualcuno venga ad ammirare l’antica torre pentagonale, ex carcere fino ai primi dell’800 e che non sarebbe un’idea malvagia poter riaprire …. vista l’occasione…(da buon intenditor poche parole), o quel che rimane delle antiche mura, la porta di Passorino che divideva Loano di dentro da Loano di fuori (abbiamo la caratteristica di ghettizzare fin dall’antichità?). Con l’orologio che capeggia in alto mentre scandisce inesorabile il trascorrere del tempo quasi a volerci dire che siamo davvero vetusti e forse è ora di cambiare qualcosa.
 
Gregorio II

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