I poveri non hanno diritti veri, dove…

 La politica liberale ha imboccato una strada minata peggiore di quella comunista finita su una sterrata.

In Italia, giuridicamente, tutti i cittadini sono liberi; ma a quel 70% di soggetti che non hanno, non sanno o non possono integrarsi autonomamente, chi garantisce il diritto alla vita, se persino le istituzioni negano il diritto al lavoro, cibo, casa, famiglia e salute? O ti tassano fino a farti fallire? 

Nei paesi “presunti” liberali, dove tutti hanno diritti, ma nessuno ha il dovere economico di garantirli a nessuno, è libero soltanto chi ha il potere di autogarantirsi: cioè politici, burocrati, professionisti, industriali e banchieri disonesti, perché anche gli onesti di queste categorie, in teoria privilegiate, se non si rendono organici al sistema socio politico economico rassegnandosi a vivere (o meglio ingrassare) di abuso di potere, soccombono, (vedi Falcone Borsellino Moro).

E il grosso della popolazione finisce puntualmente nel tritacarne dell’ingordizia di questi “benefattori” che non si fanno scrupolo ad allevare, sfruttare e uccidere poveri e onesti a sazietà.

Ma peggio, possono farlo nel pieno rispetto dell’Atto Costitutivo dello Stato, che dal 1948, “a parole” garantisce una sfilza chilometrica di diritti dell’uomo e del cittadino; ma, a tutt’oggi, 2021, nessun legislatore ha ancora specificato (con nome e cognome) chi ha il dovere sostanziale di garantire questi diritti o risarcirli a proprie spese, se lesi o calpestati.

Come dire che l’Italia è uno Stato liberale finto; popolato, salvo rare eccezioni, al 30%, da schiavisti che occupano le istituzioni da impuniti ed impunibili tiranni; e al 70% da schiavi, che sopravvivono solo accettando con rassegnazione gli abusi di potere culturale, giuridico, economico.

In uno Stato di diritto degno di questo nome, (ancora tutto da inventare) il diritto alla vita di ogni singolo individuo in condizione di pericolo o di bisogno dovrebbe essere moneta contante garantita H24,  al peggio, incassabile a vista come un assegno circolare.

Ma ahinoi, viviamo nello stato dei dritti, mafiosi e strozzini, con politica e giustizia gattopardiana, che le ingiustizie le sopprime giuridicamente ma le conserva economicamente.

   FRANCO LUCERI

 http://ilrebusdellaculturaumana.blogspot.com

 

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