I NEMICI DEI VERI LAVORATORI

I nemici dei veri lavoratori
Intanto paga l’INPS (A lei che le importa?) Mi importa si, perché io non riuscirò a prendere la pensione per colpa di questi trucchetti!

I nemici dei veri lavoratori 

 Intanto paga l’INPS (A lei che le importa?)

Mi importa si,  perché io non riuscirò a prendere la pensione per colpa di questi trucchetti!
Io mi sono solo avvalso di una legge , la faccia cambiare lei, replica alla  brillante jena Toffa il prof. Nigi segretario generale dello SNALS

Questo è il sunto dell’incursione delle Jene negli uffici del Sindacato dei lavoratori della scuola, che consiglio a tutti, specialmente agli esodati di andare a vedere suhttp://www.youtube.com/watch?v=ZUHZPc1incc

Le truffe legalizzate a scapito dell’INPS non hanno fine e quasi sempre sono state promosse dai sindacalisti.


 

 Si inizia nel 1974 con la Legge Mosca (ex sindacalista), nome del 1° firmatario della legge che distribuisce a circa 50.000 pseudo sindacalisti pensioni senza alcuna contribuzione: ne approfittarono parecchi, quasi tutta la nomenclatura di sinistra (tutti erano stati sindacalisti!).

Seguono i prepensionamenti delle Ferrovie dello Stato che hanno creato un buco che ogni anno l’INPS copre con 4 miliardi a salire nei prossimi anni, i dipendenti delle poste e telegrafonici, gli insegnati, insomma tutto il pubblico impiego ha avuto scivolamenti, abbuoni, contributi figurativi e chi più ne ha ne metta, assieme naturalmente a tutti gli amministratori delle varie branche della pubblica amministrazione, banche e politici e trombati dalla politica per la maggior parte della sinistra. (sempre aggiornati sulle leggine ad hoc)

Recentemente l’INPDAP (1 lavoratore ogni  2 pensionati) con un deficit di 10 miliardi è stato accorpato all’INPS perché non era più in grado di pagare le pensioni agli statali in pensione, tuttavia continua a erogare ai dipendenti statali mutui per la casa a tassi stracciati…..intanto paga l’INPS:

Intanto paga l’INPS è il concetto di base su cui si sono fondate le più grosse truffe della nostra storia.

Al prof. Nigi in verità  scappa dalla bocca che “l’INPS è dei lavoratori che hanno versato”

Purtroppo dovrebbe essere così ma in verità è proprio l’opposto e cioè l’INPS attraverso i sindacalisti come il prof. Nigi e le leggi dei Fanfani degli Andreotti e dei Prodi è un colabrodo perché ha elargito a tutti  laute pensioni, penalizzando profondamente quelli che hanno versato veramente, quei lavoratori delle imprese private che stupidamente continuano a dare fiducia a organizzazioni sindacali che in verità li hanno sempre truffati nel più subdolo e ipocrita dei modi.

Naturalmente tutto legale; la Legge 564 del 1996 che regala laute pensioni senza contributi ai sindacalisti  e pseudo sindacalisti  è stata emanata su proposta del allora Presidente del Consiglio prof. Prodi su disegno di legge del ministro del Welfare Tiziano Treu (altro ex sindacalista) il quale, approcciato dalla Toffa  “stranamente” non ricorda.

 

 

Chi si ricorda invece di lui è il nostro attuale rivoluzionario Presidente del Consiglio, che lo ha nominato Commissario dell’INPS…..Come dire mettiamo la volpe a guardia del pollaio!

Il colpo finale all’ Istituto glielo ha dato l’ultimo governo Prodi (sempre lui!) con ministro del Welfare un altro ex sindacalista, Cesare Damiano;

Il precedente governo Berlusconi con Maroni ministro del Welfare aveva stabilizzato il sistema che presentava la famosa gobba pensionistica, con un alzamento di tre anni dell’età pensionabile da 57 a 60 anni (il famoso scalone) mettendo a posto il bilanci per i futuri 20 anni.

Prontamente nel successivo governo Prodi, Cesare Damiano (altro ex sindacalista) per  fare contenti 2/300 mila pensionandi, dai quali sicuramente avrà ottenuto il voto, con un enorme costo aggiuntivo di 10 miliardi, ha creato i presupposti per la Legge Fornero, che ha messo sul lastrico ben oltre 1 milione di altri pensionandi.

Sarebbe interessante sapere il Damiano o il Treu, per non citare l’emerito prof. Prodi, con quale pensione e  con quanti vitalizi prima o poi toglieranno il disturbo, magari si farebbe più chiarezza su quali sono i veri interessi che difendono costoro .

Se si avvererà la promessa di Renzi e cioè di mettere tutto on line forse lo sapremo prima o poi, ma siccome il nostro attuale eroe di promesse ne fa tante, salvo poi dimenticarsi di ciò che ha promesso, vedrete che anche questa rimarrà tale e lascerà insoddisfatta la nostra “morbosa” curiosità.

Secondo i sindacalisti l’Italia affonda non per colpa degli innumerevoli sprechi di cui loro sono sempre stati complici attivi (vedi i casi di Roma), incluso i vari concorsoni, di cui ho già ampiamente parlato in un mio articolo precedente, ma per l’evasione fiscale, che peraltro si ritorce solo su chi paga le tasse, considerando che lo Stato incassa in ogni caso più tasse della grande Germania: L’evasione fiscale degli autonomi è la solita loro litania per depistare  tali innumerevoli sprechi di cui naturalmente non ne parlano mai.

Almeno gli evasori fiscali rubano alla collettività ma corrono dei rischi, perché se li pizzicano pagano salato e pure rischiano la galera, i sindacati  invece rubano alla collettività legalmente, con le leggi appropriate che nessun giudice potrà mai contestare, tipo i vantaggi pensionistici o non avere l’obbligo di presentare bilanci o di non avere la scocciatura di fare contratti ai propri dipendenti seguendo le regole degli altri poveri mortali con lo stesso risultato dei primi, anzi peggiore perché  rubano alle prossime generazioni, che  al momento non possono difendersi.


  

Tempo fa mentre guidavo sentivo una trasmissione su radio 1 che, in occasione dell’inizio dell’anno scolastico, intervistava psicologi e genitori sui problemi esistenziali dei marmocchi che andranno per la prima volta a scuola o che torneranno a scuola dopo le vacanze.

Questi genitori tanto premurosi per i loro figli ci pensano a quale sarà la vita di tali figli quando saranno più grandi, ci pensano  quale futuro attenderà questa disgraziata generazione?

Il nostro Paese, dopo un ventennio di regime fascista corrotto e megalomane che ci ha portato in una guerra assurda, distrutto dai bombardamenti e con una economia prevalentemente agricola nel giro di vent’anni è diventato la settima potenza industriale del mondo vincendo pure nel  1967 l’oscar della lira.

Grazie alle intuizioni e al lavoro di parecchi imprenditori del Nord (mi viene i mente in primis Olivetti, ma ne potrei citare tanti altri) e grazie anche alle ottime maestranze, che poi si sono trasformate in imprenditori a loro volta, creando distretti di ogni tipo merceologico e grazie a governi che non mettevano becco nell’economia ma soprattutto non elargivano troppi favori, si è creato un sistema di economia invidiatoci da tutto il mondo.

Tutto è andato liscio sino agli anni ottanta, dopodiché è iniziato l’assalto alla diligenza:

I sindacalisti hanno iniziato un’opera di demolizione sistematica di quell’ equilibrio ed entusiasmo generale che  avevano portato un benessere della classe operaia mai ottenuto nella storia del paese, che non ha aumentato gli standard agli operai ma ha regalato licenze e favori a settori del sistema protetto a scapito di chi produce ricchezza.

Sino agli  anni 70 un operaio della Fiat o della Olivetti poteva acquistare una 500 con dieci mesi di lavoro, un operaio poteva mantenere moglie e figli e pure mandarli a scuola sino alla laurea, comperarsi una casa (infatti la maggior parte degli italiani hanno una casa propria) e pensare di poter vivere una vita da pensionato serena nel paesello natale o nella città di residenza.

 


 

Se oggi in Italia gli operai hanno i salari più bassi di quelli dei paesi occidentali, la disoccupazione è la più alta e la conflittualità è la maggiore,  ci sarà pure una ragione! 

La risposta è che la causa di tutto sono stati proprio i sindacati che dagli anni 70 più che pensare alla classe operaia hanno pensato alle tessere, ai loro orticelli  e soprattutto a se stessi usando il sindacato come ponte all’entrata in politica, e tuttora perseverano con l’arrivo degli extracomunitari per compensare la perdita delle tessere di quei operai intelligenti che hanno capito l’antifona e non si fanno più abbindolare. 

Avendo come controparte una classe politica  corrotta e incosciente è stato facile per i sindacati ottenere benefici di tutti i tipi per il pubblico impiego, come le pensioni baby, con la scusa di dare ulteriore occupazione per ottenere le tessere sia dei pensionati baby , sia dei nuovi assunti; in questo modo sindacati hanno distrutto l’immenso  patrimonio dell’INPS, creato dai lavoratori negli anni 60 e 70, che ora, in tempo di crisi economica, potrebbe fare addirittura da volano allo sviluppo; è stato gioco facile ottenere lauti stipendi e normative assurde per i lavoratori di Stato e Parastato, creando quel debito pubblico che da vent’anni destabilizza la nostra economia.

Ora si lamentano del cuneo fiscale: ma chi l’ha creato se non loro attraverso il loro sistema clientelare  e demenziale, che con la scusa di nuove assunzioni mandava in pensione lavoratori giovani che avrebbero poi gioco forza lavorato in nero esentasse per altri trent’anni, avendo sia la pensione che assistenza gratis a carico di chi lavorava regolarmente?

Gli economisti assennati dicevano che occorreva creare infrastrutture nel Sud per valorizzarne l’agricoltura e il turismo,  ma siccome i contadini non si sindacalizzano facilmente, i sindacati e le sinistre hanno voluto portare le industrie al Sud con lo sperpero del danaro pubblico e le devastazioni del territorio che tutti conosciamo e che sono fallite prima ancora di produrre un solo centesimo di ricchezza reale: ora paghiamo i costi su tali investimenti fasulli pagando interessi sul debito creato allora per realizzarli e ora ci si stupisce che Salvini, segretario di un partito nordista  cominci a mietere consensi anche al Sud.

 

Lo sciopero  generale recente per i diritti a tutti (senza doveri)  è l’ultimo canto del cigno di un sindacato che sa portare in piazza i suoi fedelissimi pensionati baby,  dipendenti pubblici, extracomunitari (la nuova linfa) e tutte quelle categorie super protette che cominciano a vedere il loro futuro stavolta non tanto roseo per un PIL che continua a scendere e mette a rischio i propri privilegi.

Pensano che andare in piazza possa cambiare le sorti dell’economia italiana  con gli slogan e attraverso patrimoniali e minacce di nazionalizzazioni come vorrebbe Landini per la FIAT, mentre a Napoli, tanto per fare qualche esempio, ogni tre vigili ve n’è uno che fa il sindacalista a tempo pieno dietro la scrivania, mentre al Parlamento vi sono più sigle sindacali che personale e che ancora 20 giorni fa tremila turisti non potevano accedere al sito di Pompei alle 10 del mattino per una assemblea sindacale dei guardiani.

L’Italia è finita, ormai vi è il fuggi fuggi di chi realmente lavora e tira il carretto e non vuole più o non ce la fa più a trainare la massa che si è accomodata sul carretto, grazie alla politica sindacale miope e assistenzialista.

Sono reduce da un viaggio di lavoro negli Stati Uniti e al Salone Nautico di Fort Lauderdale (il più grande Salone Nautico del Mondo) non si sentiva altro che parlare di fuga dall’Italia.

Le migliori imprese della Nautica se ne vanno dal nostro paese, come peraltro le imprese degli altri settori e la platea di chi crea economia e ricchezza continuerà  a diminuire perché ormai nel nostro paese fare impresa è diventato una ardua impresa e questo grazie principalmente alla

 “concertazione” passata che ha compromesso il futuro del Paese.

Il lavoro non lo si crea con le minacce di patrimoniali, anzi le minacce di tali provvedimenti fanno scappare gli investitori cara Susanna e se non ci sono investitori che rischiano i propri danari e hanno delle idee e dei progetti voglio vedere chi creerà lavoro e pagherà i costi del welfare che hanno impiantato a colpi di leggine sconsiderate.

Qualche anno fa in Svizzera i sindacalisti svizzeri promossero un referendum per aumentare il numero dei giorni di ferie dei lavoratori (i sindacalisti sono uguali dappertutto!), il popolo svizzero respinse tale proposta a stragrande maggioranza:

Quello svizzero è un popolo intelligente, che non costringerà mai i propri giovani a emigrare e a fare i lavori più umili altrove, quando le nostre future generazioni invece  ne saranno costrette, mentre i Damiano, gli Epifani i Cofferati  le Camusso e compagnia cantando avranno sempre la leggina che garantirà loro una fior di pensione, che per tanto che verrà ridotta dalla crisi economica sarà sempre per loro più che sufficiente e ai loro  figli avranno garantito un futuro roseo fuori dal paese che loro hanno distrutto, magari con master acquisito nella super criticata America classista.

 


 Ormai chi lavora e produce ricchezza è una minoranza, per cui non può cambiare l’andazzo, gli resta solo che emigrare: gli imprenditori non vanno in piazza , semplicemente se ne vanno.

E’ come essere in un isola comunista molto democratica dove vi sono tre persone, una che produce gli alimenti e le  bevande altre due che mangiano e bevono:

Si fanno le elezioni e indovinate chi vincerà?

In  Liguria dopo 10 anni di  gestione disastrosa di Burlando persino il PD  ha capito che sarebbe improponibile presentare come candidata  a Governatore della Regione l’amica del responsabile degli anni più bui della storia della nostra amata Terra e da Roma hanno dato l’input a una specie di commissariamento interno al partito:

Il prossimo candidato forte del PD a governare la nostra regione non poteva essere che un altro ex sindacalista  e naturalmente, siccome la Liguria a differenza delle altre regioni della Padania , grazie anche alla politica clientelare stile meridione  di Burlando  di questi ultimi 10 anni (bocciofile , comitati di mamme…, amici del pesto etc…)  è ben simile all’isola appena menzionata, c’è il grosso rischio che Cofferati possa essere prontamente votato dalla stessa maggioranza “ dell’isola comunista democratica “ appena accennata, con le conseguenze che è facile pronosticare.

Unici vantaggi temporanei per gli abitanti della Liguria sarebbero:

a- Governare peggio di Burlando è praticamente impossibile

b- Cofferati non porta jella.

Una magra consolazione! 

 Silvio Rossi Lega Nord

 

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