I loanesi si lamentano, ma poi chinano la testa e votano i soliti

I loanesi si lamentano, ma poi chinano la testa e votano i soliti
Cinquemila e mille
Tutte le domande che vorrei fare in un civile confronto pubblico

I loanesi si lamentano, ma poi chinano la testa e votano i soliti
Cinquemila e mille
Tutte le domande che vorrei fare in un civile confronto pubblico

Loano – Come telespettatore, ma anche come cittadino italiano, mi piacerebbe una di queste sere accendere il televisore e assistere – invece che al centosettantaquattresimo talk show sul delitto di Avetrana – a qualche interessante faccia a faccia all’americana (uno contro uno, parità di tempi e divieto di interruzione).

Sarebbe affascinante, per esempio, ascoltare un onorevole che difende il suo diritto divino a ricevere ogni mese cinquemila euro in più di un deputato tedesco mentre spiega a un pensionato sardo che per salvare il Paese è assolutamente necessario e urgente congelare il suo assegno da mille euro, sganciandolo dall’aumento del costo della vita e caricandolo di Ici, Imu e ticket vari. Ma forse sarebbe ancora più intrigante sentire la risposta di quel pensionato: l’opinionista che non c’è.

Articolo di Sebastiano Messina pubblicato su la Repubblica, il 15/12/11

 

Riprendo questo breve articolo di Sebastiano Messina, capitato sul mio tavolo per caso, perchè io non leggo La Repubblica.

Mi sono trovato a pensare che anche a me, come spettatore del degrado loanese che paga le tasse, piacerebbe uno di questi giorni assistere e partecipare ad un incontro all’americana: da una parte cittadini loanesi pensionati e commercianti, dall’altra l’amministrazione comunale, e sarebbe bello ci fossero, a spalleggiarli, anche qualche “membro con annessi” della giunta provinciale.

Premettendo che Loano sta cambiando faccia con le sue grandi opere di abbellimento, quando parlo di degrado, intendo quello morale.

Per i carruggi si sentono solo lamentele da parte dei commercianti e dai loanesi che passeggiano nei tiepidi pomeriggi di questo inverno che stenta ad arrivare.

Sembra che a nessuno piaccia questa moda delle palme, la carenza di servizi igienici pubblici, i parcheggi a pagamento, l’edilizia selvaggia e il commercio asiatico, la mancanza di iniziative per i giovani e il degrado dei caruggetti orbi; non piacciono gli alberghi che chiudono e le spiagge assegnate sempre ai soliti.

Insomma, sembra che la stragrande maggioranza dei loanesi non sia contenta della loro cittadina e di come viene amministrata. Mentre invece, chi apprezza, è solitamente il “foresto” che sfrutta la casa dei nonni al mare, e ha deciso di aprirsi una piccola caffetteria in riviera.

Il Sindaco Pignocca

Mi piacerebbe sentire il primo cittadino che spiega alla commerciante di abbigliamento che da anni paga 2500 € al mese di affitto, paga Inps, spazzatura ecc.ecc. E combatte la crisi, che la scelta di rilasciare una licenza commerciale ai suoi vicini cinesi che le oscurano la vetrina è una scelta dettata dallo Stato e lui non c’entra nulla.

Mi piacerebbe che lo ripetesse al barista, al venditore di elettrodomestici e al parrucchiere.

E che spiegasse all’ex proprietario di un fondo agricolo che si è svenduto la sua proprietà perchè, ormai avanti con l’età non poteva più coltivarlo e il Comune non rilasciava permessi edilizi, ma chi l’ha comprato ci ha costruito su un “castello” dopo tre mesi.

Mi piacerebbe sentire un loanese esprimere il suo malcontento per le palme e i tecnici del Comune che gli spiegano che i pini marittimi non si possono piantare perchè hanno le radici o la malattia (le palme no???).

Mi piacerebbe ascoltare cosa hanno da dire tutti questi loanesi che si lamentano 365 giorni all’anno ma poi, come le pecore, chinano la testa e si recano alle urne e…vincono le elezioni sempre i soliti.

Sarebbe interessante sentire come potrebbero spiegare i “soliti” che lavorano sei ore e quaranta al giorno, sono benestanti e non hanno mai dovuto pagare un affitto, ecco, mi piacerebbe sentire come possono spiegare che “loro” sono schiavi delle leggi del Governo….

Mi piacerebbe, come cittadino loanese e padre di famiglia, sapere quali benefici ha portato la costruzione del mega porto, perchè fino ad oggi l’unica cosa che personalmente mi ha portato VIA sono i pesci! O a Loano la categoria dei commercianti è così bassa che non se la fila nessuno, o il rappresetante di categoria è “uno di loro”, cioè degli altri, oppure va tutto bene e come si dice in Liguria “chi nu cianse nu tètta” . 

Giambello 

18 dicembre 2011 

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