I conti del Comune di Loano

I conti del Comune di Loano e lo spirito burlone del nostro sindaco
Tutte le cifre che mancano nel comunicato stampa mai reso noto

I conti del Comune di Loano e lo spirito burlone del nostro sindaco

Tutte le cifre che mancano nel comunicato stampa mai reso noto

L’Assestamento al Bilancio di Previsione 2010, con le ultime variazioni in Entrate ed in Uscite pari a 607.487 euro, rispetta il pareggio finanziario e gli equilibri stabiliti in bilancio per la copertura delle spese correnti e per il finanziamento degli investimenti.

Più esattamente, il pareggio finanziario si attesta, non considerando i servizi per conto terzi, sui 25.659.604 euro.

La copertura dei titoli I° e III° della spesa, ossia della spesa corrente, cioè quella che permette il funzionamento della macchina comunale e quella per il rimborso prestiti per investimenti, è garantita dalla somma dei primi tre titoli delle Entrate per un totale di 16.320.336 euro (63,60%) con un avanzo economico pari a 750.000 euro, che vengono utilizzati per finanziare investimenti che sommano in totale in 9.339.267 euro, pari al 36,40% del bilancio.

Da un confronto con l’annualità 2009 abbiamo una diminuzione delle Entrate ai primi tre titoli di 612.907 euro. Questo è dovuto in parte anche alla diminuzione dei trasferimenti da parte dello stato come sanzione al non rispetto del Patto di Stabilità 2009.

Lo stesso, abbiamo una contrazione della Spese correnti pari a 1.637.051 euro dovuto anche questo alle sanzioni conseguenti al non rispetto del patto 2009 ed in parte agli sforzi degli uffici volti a contenere la spesa, al fine di cercare di rientrare nel Patto di Stabilità, in quanto le sanzioni previste dalla nuova legge finanziaria, riguardanti i comuni che non lo rispetteranno nel 2010 saranno molto più gravose di quelle del 2009. …

Le conosce sicuramente il sindaco il quale era presente alla riunione di giunta del 16 agosto scorso dove prendeva atto della grave situazione in cui potrebbe versare il comune se verrà meno al rispetto del patto per il 2010.

In quella seduta si deliberava di attivare tutte le forze comunali per rientrare nel patto, che diventerà, se raggiunto, l’unico obiettivo programmato per forza maggiore, assolto nel 2010. Ce l’ auguriamo sinceramente.

A questo proposito, non possiamo non ricordare e non richiamare quanto affermato dal sindaco nell’ultima seduta di consiglio del 28 settembre scorso a proposito delle nostre osservazioni sul non rispetto del patto 2009, le conseguenti sanzioni per il 2010 e le preoccupazioni per il rispetto del patto 2010.

In quell’occasione affermava con stupore di scoprire che il comune non aveva rispettato il patto nel 2009 e chiedeva lumi chiarificatori per il quando e per il come la sua amministrazione era venuta meno a questo impegno. Chiedeva anche informazioni su quali fossero le sanzioni in atto che pesavano sul comune dichiarando, sono le sue parole,di essersi veramente perso un pezzo dell’amministrazione della città di Loano.

Palazzo comunale

Dobbiamo dire che le sue parole al momento ci hanno frastornato. Abbiamo creduto di aver preso lucciole per lanterne per due anni interi. Poi certi della fondatezza delle nostre osservazioni non abbiamo potuto non fare alcune considerazioni (che vi chiediamo pazientemente di ascoltare).

Tutti conosciamo lo spirito (burlone) del nostro sindaco e la sua voglia di scherzare, ma di fronte ai problemi causati dalla scelta di non rispettare il patto 2009 e quelli che potrebbero scaturire dal non rispetto per il 2010 c’è poco da celiare. O forse sentendosi a fine mandato si sente autorizzato a prendere in giro la minoranza e con lei il 41% della popolazione , ma crediamo che in questo modo lei prenda in giro tutti i suoi cittadini e soprattutto i dirigenti e dipendenti comunali che stanno lavorando per rispettare l’obiettivo di stabilità interna.

Oppure le sanzione non le conosce perché non la toccano personalmente, ma tutti le possiamo assicurare che ci sono e toccano e gravano il comune e di conseguenza tutti i loanesi.

Se invece era la sua, un’onesta convinzione l’ignorare di non aver rispettato il patto nel 2009 e non ne conosceva veramente le sanzioni, non possiamo che criticarla tutti insieme, cittadini ed amministratori, per la sua ingiustificabile disattenzione.

 

Ritornando all’assestamento andiamo a vedere il quadro dimostrativo delle opere di investimento.

Queste, da una lettura meramente numerica, sono di grande rilevanza e danno a prima vista un’immagine di una amministrazione operosa e produttiva.

Esse ammontano a 9.339.267 euro. In aumento rispetto al 2009 di ben 3.416.048 euro, grazie al finanziamento regionale, ancora da incassare, per gli interventi di riqualificazione territoriale, cosidetti FAS ed incrementati oggi con altri 607.487 euro.

Verrebbe quindi da credere alle parole del sindaco quando, nel bilancio di previsione 2009, dichiarava la volontà della sua amministrazione a non voler rispettare il patto del 2009 per realizzare le OO.PP che la città abbisognava. Dichiarazione e volontà confermata per quanto riguarda lo sforamento del patto , diversamente per quanto riguarda la realizzazione delle OO.PP programmate nel 2009, tutte disattese in quanto legate all’alienazione di Villa Italia che è andata più volte diisertata , risolvendosi quest’anno, dopo un ribasso d’asta di 295.000 euro.

Le risorse derivanti da questa importante alienazione, di cui un terzo spetta alla Fondazione Leone-Grossi, è stata utilizzata per finanziare nuove opere nel 2010, per cui quelle del 2009 dovranno attendere nuovi finanziamenti e quindi sono rinviate a nuove programmazioni. Dimostrazione di come questa dirigenza cambi priorità, obiettivi e tempistiche da un’annualità all’altra e di come grossolanamente sbagli le proprie scelte e previsioni politico-amministrative.

Questo per quanto riguarda le OO.PP più importanti programmate nel piano triennale. Per quanto riguarda la realizzazione delle opere minori, in termini di investimento effettuato, non va certamente meglio. Un esempio per tutti è l’automazione del cancello scorrevole del campo sportivo Ellena, opera finanziata per 3.245 euro già nel 2005, rifinanziata nel 2009 con l’Avanzo 2008 ed ancora da realizzarsi. Ci saranno senz’altro delle motivazioni e delle scusanti tantè, pur essendo finanziata, è ancora da realizzare.

Tutte queste opere finanziate ma non realizzate vanno a gonfiare sempre di più il fondo delle risorse residue, ossia delle opere finanziate ma ancora da realizzare.

Ad oggi questo ammonta a 7.500.000,00 euro ed è un chiaro indicatore sulla reale capacità di iniziare e portare a termine gli investimenti programmati.

La motivazione ricorrente di questa amministrazione per giustificare la lentezza nella realizzazione delle OO.PP era che si riteneva virtuoso e prioritario il rispetto del patto.

Questo fino al 2009 quando l’Amministrazione decise ed annunciò, anche a mezzo stampa, il cambio di rotta, la scelta di non rispettare il patto per realizzare le opere promesse ai loanesi, minimizzando le conseguenze delle sanzioni e confidando in un’illusoria non applicazione delle stesse.

Dopo la disastrosa esperienza del 2009 in cui non si è rispettato il patto, no l’alienazione di Villa Italia, no opere, quest’anno si ricambia registro e ridiventa prioritario il rispetto del patto in quanto, imprevedibilmente e contro le previsioni dell’amministrazione, la finanziaria del 31 maggio 2010 ha inasprito le sanzioni per i comuni che non rientreranno nel patto.

Da questa data l’amministrazione, per non correre il rischio concreto di vedere bloccata ogni tipo di iniziativa amministrativa che comporterebbe non poche e gravi conseguenze all’equilibrio corrente di competenza del comune compreso quello di assottigliare ulteriormente il già ridotto livello di investimenti, è ritornata in sordina sui propri passi. Naturalmente nessun annuncio, nessuna esternazione. Nessun comunicato stampa.

Tutto questo viene concretizzato con la D.G. del 16 agosto scorso a cui era presente il sindaco e tutta la giunta. Una delibera da cui trasuda preoccupazione e urge l’impellente necessità di interventi immediati per rispettare il patto 2010. Che richiede un piano straordinario per contenere la spesa corrente fissa e continuativa. Una delibera che indica di disporre ogni intervento e mezzo utile per il rispetto del patto di stabilità interno, di limitare ogni assunzione o impegno di spesa che non sia inevitabile (o differibile), che incarica ed attiva i dirigenti nell’individuazione delle spese indifferibili e sulle attività di recupero di risorse di entrata, dà disposizioni di dilazionare i tempi per i pagamenti e di rivisitare il piano delle dismissioni immobiliari, il tutto per fare cassa e ridurre al minimo le spese. Dalla data di questa delibera in poi il rispetto del patto diventa l’unico obiettivo del 2010: urgente, di priorità assoluta e fondamentale per non incappare nelle sanzioni per il 2011.

Alla luce di quanto detto riteniamo e crediamo inopportuna e fuori luogo la pantomina che ha recitato il sindaco lo scorso consiglio comunale sulle nostre osservazioni in merito al patto 2009 e 2010.

Invece di celare l’evidenza sarebbe stato più onesto e corretto ammettere apertamente come stavano le cose, le difficoltà e le urgenze in cui versava e versa ad oggi il comune e si fosse assunto la responsabilità delle proprie scelte. La minoranza non le avrebbe lesinato le stesse critiche, ma senz’altro le avremmo riconosciuto la buona volontà e l’onestà degli intenti, e forse appoggiata moralmente in questo sforzo il cui esito è molto importante per tutta la città.

Questo perché il raggiungimento dell’ obiettivo del patto, non è un merito personale da appiccicarsi al petto come una medaglia ma è un dovere che una buona amministrazione deve perseguire e condividere per il bene di tutta la collettività, che le ricordo, lei rappresenta.

Non possiamo quindi certo esimerci dal sottolineare e far notare come lei abbia sbagliato le sue scelte, come abbia affrontato l’impegno del rispetto del patto, minimizzandolo e sottovalutandolo, ridicolizzando ogni segnalazione e preoccupazione che sono state sollevate in questi due anni dalla minoranza.

 

Anche se l’Assestamento al Bilancio di Previsione 2010 è ineccepibile sotto il profilo tecnico-contabile ed abbia il parere favorevole del revisore unico dei conti, non è certo lo specchio della realtà operativa e amministrativa di questa amministrazione protesa a raggiungere l’unico obiettivo del rispetto del patto che non deve assolutamente mancare.

Ma non è solo questo il motivo per cui noi esprimiamo criticità e contrarietà. Queste nascono soprattutto dall’atteggiamento tenuto da chi rappresenta il Comune, dalla leggerezza con cui si gestisce la cosa pubblica, dal modo di operare, di affrontare, di trattare e di confrontarsi in questo consiglio comunale al punto di mostrare stupore, incredulità e non conoscenza delle cose.

 

Dino Sandre

(Consigliere comunale)

 

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