Guerra e propaganda in Ucraina

Esistono le guerre, quelle vere, con migliaia di persone morte ogni giorno, poi esistono quelle di conto, di comodo, di favore di propaganda…
Attenzione non travisate la mia prefazione, non sto assolutamente negando la guerra che sta avvenendo in terra Ucraina, ma sto dicendo che siamo stati messi dentro al cesto senza però averci chiesto se ci volevamo stare.
Dico questo perché ritengo veramente tutti poco credibili gli opinionisti e i giornalisti che ci propinano ogni giorno la propaganda, su ogni media, sia di una parte che dell’altra.
Propaganda fatta di immagini e video decontestualizzati, presi dai social network e dai media di messaggistica, nonostante il bando in Russia di molti di essi.

E si vedono immagini di altre guerre, di altre catastrofi, o le solite immagini e video dagli stessi palazzi e luoghi già visti, riproposte fino allo sfinimento ed al ridicolo.
Si parla di una Kiev distrutta, e delle altre città nella stessa situazione, ma poi se si analizza bene, ci sono solo alcuni distretti, zone ed obiettivi centrati dalle artiglierie e dai droni Russi, alcuni strategici ed alcuni diventati militari perché gli Ucraini vi hanno montato postazioni (anche su ospedali e scuole), non è criminale rendere un sito protetto in obiettivo militare?
Lo si è visto per anni in Siria, Palestina, Iraq, Libia, Afghanistan, dove l’Isis metteva guerriglieri armati vicino ai rifugi.
Ma torniamo al discorso delle immagini e video, presi da Twitter ed Instagram, e diffuse dai media, permettendo ai TikTokers che prima cazzeggiavano sui video fake, ed ora sono diventati gli inviati della guerra (con video montati ad arte), questi personaggi di cui spesso non si sa nemmeno il nome vero, la fanno da padroni e propongono video a grappolo, esacerbando le polemiche.

Non sono le bombe a grappolo viste in Siria, non si vedono i bambini veramente morti sempre in quei posti, ma abbiamo visto i profughi, altrettanti in fuga, code di auto e che auto (da noi costano 30/40mila euro), di persone che scappano dalla guerra e dalla loro terra.
In mezzo poi ci sono anche i poveretti che soffrono ed hanno perso tutto, casa, lavoro, magari parenti morti.
Poi abbiamo visto in Italia, intervistate dalle tante, troppe trasmissioni di cazzari strappalacrime create ad hoc per aizzare la gente (per sollecitarli all’accoglienza), anche belle signore con smalto ed unghie curatissime, ben vestite e perfette, che parlavano italiano fluente, nel mentre in Ucraina c’erano donne vere che soffrivano veramente e non avevano sicuramente voglia di rilasciare interviste.
Questo non è giornalismo utile, e di spazzatura del genere, si parli di guerra, di pandemia o del Grande Fratello, ce n’è troppa, gente che ruba stipendi e viene pagata apposta per fare TV spazzatura.
Oggi tanto per gradire, oltre alla minaccia nucleare, la mancanza di risorse che ci porta a fare incetta di provviste nei supermercati (fatevi un giro se non ci credete), carburante (le taniche non si trovano nemmeno vuote), si parla della possibilità che gli hackers slavi e asiatici possano intaccare i nostri beni e le nostre risorse, economiche e sociali per trascinarci in una guerra senza confini, anche per contrastare le sanzioni.
Così la gente cosa farà?
Mettiamo i soldi nel materasso, che se scoppia la bomba almeno non ce li prende la banca, accaparriamoci pasta e riso, che se scoppia la bomba almeno moriamo con la pancia piena.
Ci vogliono asserviti, conigli impauriti, così siamo più malleabili, teneri e creduloni.

il giornalista Parenzo e il professor Orsini

E in Tv si dà la parola a gente priva di personalità e dialettica, professori come Orsini fanno le comparsate (vi ricordate tutti gli epidemiologi, virologi, immunologi presenti fino a ieri?) in trasmissioni televisive, facendo figure da psicopatici, davanti ai giornalisti e presentatori prezzolati.
Trasmissioni TV che nel nome della democrazia e della pluralità dell’informazione danno parola a parolai, a professionisti dell’esacerbazione verbale, della retorica, del dialogo estremo fino all’esasperazione, con giochi di parole degni del più laido Macchiavellismo.
lo abbiamo visto fare per due anni per il Covid, gente che non lascia parlare il proprio interlocutore, e si va avanti in un enorme gallinaio starnazzante in nome dell’analisi politica o sociale.
Ma a voi non vi hanno ancora stufato?
Sono un pacifista e non credo che inviando armi in Ucraina si possa far terminare e non allargare il conflitto.
È così che noi italiani per una questione morale, la solita, quella che citava tanto Enrico Berlinguer, stiamo soffrendo perché vorremmo aiutare la gente Ucraina e non potendo fare nulla in materia di conflitto armato (perché si rischierebbe di allargarlo), ci siamo buttati a capo e piedi in una grande opera di aiuto ed accoglienza, che però rischia nella stessa maniera di ritorcerci contro.

PUBBLICITA’

Propaganda, si legge e vede da giorni solo propaganda, tanta da fare arrossire quelle del passato, comuniste e naziste, dove personaggi come Stalin e Goebbels farebbero brutte figure davanti a questi due impiastri (Putin e Zelensky) al potere in terra Slava.
Propaganda da ambo le parti, si perché in 8 anni di guerra in Donbass ci sono state 14mila vittime (sia Russe che Ucraine), che non sono state considerate dal giornalismo e dall’opinione pubblica, tanto quanto sono considerate invece oggi quelle finora risultate da questa invasione Russa dell’Ucraina.
Io ho visto pubblicità sui social, di ricerca di armi e di soldati, i tanto citati “foreign fighters” pro-Ucraina e vengono proposte in maniera massiva, rivolta a noi, ai nostri giovani.
Ditemi perché sui social esistono diversi banner e réclame di propaganda del genere?
Chi glielo permette?
Sia Russi che Ucraini non si vergognano di ciò, ed in qualsiasi media che osserviamo dobbiamo subire questo.
Ci sono anche quelli sulla Cina, proposti come agenzie di stampa, ma con bellissimi aerei caccia in prima vista sulle immagini di propaganda.
Non li avete visti voi?
Poi nei TG tutto il penoso passare di veline e servizi dai soliti palazzi bruciati nelle città, giornalismo barricato (non freelance ed eroico), perché si è visto che si rischia la vita e si muore (come il giornalista americano ucciso giorni fa), quindi dal caldo dello studio a Roma o Milano, si usano video e immagini estemporanee o ripetute, se non addirittura false, questa è la strategia per enfatizzare l’empatia nelle persone sulla questione Ucraina.

Putin e il patriarca russo Kirill

Per un pacifista ed un neutralista come me è chiaro che la guerra faccia schifo sempre, e lo farebbe anche da qualsiasi parte ci si trovi costretti a combatterla, la guerra significa orrore, distruzione, crimini, disperazione, fame, freddo.
Per questo non mi faccio intimorire da nessuno e non sventolo bandiere di comodo, di nazioni che non mi appartengono, e non cado sulla solita frase “Pray for”… usata a sproposito soprattutto sui social.
Ma la propaganda che stiamo subendo, perché subire è il termine adeguato, io non l’ho MAI vista così al tappeto sulle altre guerre che hanno preceduto questa in Ucraina.
Ditemi perché?
Abbiamo bisogno di creare un business, ecco il perché e lo stiamo facendo, da specializzati in aiuti ed accoglienza.
Poi il business dell’accoglienza, fatti decreti legge ad hoc (già visto per la pandemia), prefetture che chiamano privati e propongono già i prezzi, società off-shore che se li contendono, telegiornali che parlano enfaticamente solo di quello, puntando su bombardamenti a scuole ed ospedali (atto vile) ma che forse erano vuoti, e seppur ci sono stati dei morti non erano pieni di bambini, quindi la notizia data in quella maniera è propaganda, per provocare empatia, strategia vile e bugiarda e non giusta informazione.
Insomma la solita lanlena italiana, e solo italiana perché se guardate le altre nazioni, girano altre notizie, viene tutto misurato e proposto con meno enfasi, si raccontano meno balle, c’è meno spettacolarizzazione, i giornalisti sono sul campo, ma soprattutto ci sono meno interessi economici sottobanco.
Direi quindi con armi o senza armi, ci sono meno mani sporche, visto che poi le armi gliele mandiamo e ci guadagniamo…

Zelensky

A proposito, si dice che finora nessuna delle armi inviate recentemente sia ancora stata recapitata e ci vorrà ancora molto tempo per farlo, lo dite voi a Zelensky?
Molti carichi di armi arrivano su TIR Ucraini, come molti aiuti umanitari, e i Russi per evitare di trovare sorprese tra questi aiuti, li sequestrano tutti, cosa pensavate di mandare le uova di Pasqua e che non si rompessero?
La superbia è una caratteristica di persone che hanno poco da dare al prossimo, pensare che i Russi fossero degli stolti non ci rende migliori di loro, ci siamo impelagati in una cosa piuttosto grande e ingombrante, che non sarà facile da risolvere

Paolo Bongiovanni

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