GREEN-ECONOMY

L’Italia sarà una nazione per vecchi, con un milione di giovani in meno ed un abitante su quattro ormai anziano
DIALOGO COL MIO “ALTER EGO”
(chiamato semplicemente “ALTER”)
SESSANTACINQUESIMA PARTE

L’Italia sara’ una nazione per vecchi, con un milione di giovani in meno ed un abitante su quattro ormai anziano
DIALOGO COL MIO “ALTER EGO”
(chiamato semplicemente “ALTER”)
SESSANTACINQUESIMA PARTE
 

ALTER: Oggi, se ben ricordo, dovremmo incominciare a discutere sulla GREEN-ECONOMY o, se preferisci, sulla RIVOLUZIONE INDUSTRIALE che la nostra Società, nel suo complesso, dovrebbe compiere, in tempi ragionevolmente brevi, nell’ambito del SETTORE DEI TRASPORTI.

Tuttavia, Aldo, se me lo concedi, io vorrei fare ancora un passo all’indietro e ritornare a parlare, sia pure sinteticamente, sul DRAMMA DELLA DISOCCUPAZIONE GIOVANILE, perché, confrontandomi, per strada con alcuni amici e venendo a ribadire i concetti che io avevo espresso durante il nostro ultimo incontro, mi sono sentito ripetere che io sono un Disfattista e che tendo, con una certa irrazionalità, a deformare gli aspetti del problema che, di volta in volta, ho di fronte.

Debbo dirti, Aldo, che, alcune volte, io, spinto forse da un eccessivo spirito critico, sono portato a finire in “fuori gioco” (come si dice in gergo calcistico) e, quindi, a valicare i limiti del comune modo di vedere e di sentire, ma, se permetti, io non mi considero affatto un Disfattista; ti dico questo, Aldo, perché anche tu, durante il nostro incontro della scorsa settimana, hai utilizzato questa espressione nei miei confronti; ma tu sai, anche benissimo, che io sono portato (ed, addirittura, spesse volte in accordo con te) ad avanzare delle concrete proposte innovative ed alternative.

Proprio in questo spirito e seguendo le linee di questa logica, io vorrei ritornare a parlare del FUTURO CHE ATTENDE LE NUOVE GENERAZIONI ed, allora, mi sento di dirti che, durante la discussione della scorsa settimana, io non ho affatto esagerato nel prospettare un avvenire oscuro per i nostri giovani!

Infatti, proprio in questi giorni (3 Giugno, per la precisione) sono comparse le previsioni di ricerca CENSIS, riferite alla situazione nella quale si troverà l’Italia nell’anno 2030, persistendo la condizione economica attuale.

In estrema sintesi:

– SARA’ UNA NAZIONE PER VECCHI, CON UN MILIONE DI GIOVANI IN MENO ED UN ABITANTE SU QUATTRO ORMAI ANZIANO;

-SARA’ UNA NAZIONE IMPOVERITA ED INDEBITATA FINO AL COLLO, SE NON SI TROVERA’ LA STRADA PER CREARE, OGNI ANNO, 480.000 NUOVI POSTI DI LAVORO E 12 MILIARDI DI EURO DI RISORSE;

-SARA’ UNA NAZIONE DIVISA IN DUE, CON UN MEZZOGIORNO SEMPRE MENO ATTRATTIVO ED ABBANDONATO DA QUASI UN MILIONE DI ABITANTI.

Non voglio e non posso entrare nei dettagli di questo RAPPORTO, Aldo, ed, allora, mi limito a dirti che quello dipinto dal CENSIS è davvero uno scenario da brividi, a meno che non si voglia definire “Disfattista” non soltanto il Sottoscritto, ma anche questo Prestigioso Istituto di Ricerca!  

Mi permetto, allora, di consigliare ai nostri amici di andarsi a leggere senza pregiudizi e preconcetti, questo Rapporto, di rifletterci, un attimo, sopra ed, infine, di esprimere giudizi equilibrati nei confronti degli interlocutori, che stanno loro di fronte!

ALDO: Non te la prendere così tanto, Alter!

Tu sai benissimo che, quando affronti temi politici ed economici di così alto profilo, fatalmente vai incontro a diversità di opinioni e, quindi, a contrasti!

Certamente io concordo con te sul fatto che occorrerebbe, durante la svolgimento di confronti e di dibattiti pubblici, una maggiore correttezza ed un più profondo rispetto etico nei confronti dei potenziali avversari.

Ma…così va il mondo, caro Alter, ed, in tal senso, ci dobbiamo, in qualche modo adeguare!

Torniamo, dunque, a noi ed all’argomento che avevamo posto all’Ordine del Giorno:

“LA GREEN ECONOMY ED I TRASPORTI”

ALTER: Ma …non capisco, Aldo! Perché partiamo proprio da questo settore e non da altri?

ALDO: Le motivazioni sono molteplici, Alter, ma io vedo di riassumerle in due semplici concetti:

. Esiste uno spropositato numero di Autoveicoli, circolanti in ogni parte del Mondo, al quale va aggiunta una recente richiesta di Auto all’interno delle Nazioni Extra –europee, neo –emergenti sotto l’aspetto economico.

In questo contesto, va, in particolare, segnalato il CASO-ITALIA.

Ricordo che Roberto Rizzo, nella sua pubblicazione “SALVARE IL MONDO SENZA ESSERE SUPERMAN, datata Settembre 2005, così scriveva:

“L’Italia vanta il poco invidiabile primato mondiale di paese con il numero più elevato di auto pro-capite, quasi 60 ogni 100 abitanti, contro una media europea di 50.

Inoltre, gli italiani sono coloro che, in Europa, percorrono più chilometri sui mezzi di trasporto:15.200 Km per abitante, superiore del 22 per cento alla media europea.”

.  Nasce, come logica conseguenza a questo primo concetto, la richiesta di una sempre più elevata quantità di impiego di Auto-Combustibili (ed, in particolare, di Petrolio e di Benzina).

Ancora, con un particolare riferimento all’ITALIA, desidero evidenziarti che:

“nel nostro Paese, auto e moto coprono l’83 per cento della domanda di mobilità; ma nello specifico, auto e moto sono i mezzi di trasporto che consumano più energia, in proporzione al numero dei passeggeri: per percorrere 45 Km un’ auto a benzina consuma, in media, una quantità di energia sufficiente ad illuminare un appartamento unifamiliare per due settimane o, se vuoi un altro confronto tre volte quanto ne consumerebbe un treno.”

ALTER: Ho capito tutto, Aldo e so dove vuoi arrivare; ed allora, lascia da parte Roberto Rizzo (con tutta la stima ed il rispetto a lui dovuti) e concedi la parola a me; attraverso le letture e gli studi, effettuati assieme a te, in questi ultimi mesi, posso aggiungere ai due Precedenti Concetti, queste mie CONSIDERAZIONI:

. I Combustibili da trazione, sino ad ora impiegati (ed, in particolare i Carburanti Fossili) sono tra i maggiori responsabili dell’EFFETTO-SERRA, che sta angustiando l’intero Pianeta, compromettendone l’assetto futuro;  

. La disponibilità di PETROLIO A LUNGO TERMINE risulta scientificamente limitata, anche se esistono differenze di opinioni sulla potenzialità delle riserve attualmente disponibili;

. Diventa sempre più problematica l’estrazione di petrolio dalle grandi profondità marine: sono recenti le notizie riferite alle difficoltà che Russia e Norvegia hanno incontrato nell’estrazione dell’ Oro-nero nel Mar Artico; in particolare, però, appare decisivo l’esempio, tuttora attuale, della “Marea Nera” , che sta devastando l’intero Golfo del Messico; ma, su questo evento, abbiamo recentemente discusso e, quindi, non voglio aggiungere altro;

. Sta notevolmente crescendo la volontà di molte Nazioni di ridurre la propria dipendenza energetica dalle fonti fossili (e, dal petrolio, in particolare);

. Esiste e va sempre più accentuandosi un’INCREDIBILE VOLATILITA’ DEL PREZZO DEI CARBURANTI FOSSILI, con negative e profonde ripercussioni sugli interi equilibri economici mondiali;

. Tocchiamo, ogni giorno, con mano, un’irreversibile crisi dell’industria automobilistica e del relativo indotto (particolarmente accentuato nella nostra Italia), con conseguenti chiusure di stabilimenti, accentuato ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni e drammatico aumento della disoccupazione (specie giovanile).

E’ un altro scenario da brividi, caro Aldo!

Ma come possiamo uscirne ed, in particolarmente quali sono le prospettive che la GREEN- ECONOMY può positivamente aprire alla nostra Società?

ALDO: Sino ad ora, in varie parti del mondo, sono state sperimentate POLITICHE DI SOSTEGNO alla cosiddetta MOBILITA’ SOSTENIBILE; rientrano, in questo ambito, la promozione del CAR-SHARING e del BIKE-SHARING, la chiusura dei Centri cittadini alle autovetture private, il pedaggio urbano per i veicoli inquinanti (come LA CONGESTION CHARGE applicata a Londra o l’ECOPASS a Milano) ed, inoltre, gli incentivi alla rottamazione ed alla conversione a gas dei vecchi autoveicoli ed all’acquisto di veicoli a basse emissioni (Metano e GPL)

Ma, oggi, noi dobbiamo andare oltre, caro Alter!

SE VOGLIAMO CREARE UN’ECONOMIA AVANZATA, IN CONDIZIONE DI SODDISFARE LE ESIGENZE OCCUPAZIONALI ED ESISTENZIALI DELLE GIOVANI GENERAZIONI E, CONTEMPORANEAMENTE, DI SALVAGUARDARE LA NATURA E L’INTERO NOSTRO ECO-SISTEMA, NOI DOBBIAMO INCENTIVARE LA PRODUZIONE DI AUTO VETTURE AD IMPATTO ZERO (ELETTRICHE O AD IDROGENO)

Aggiungo che, secondo una recente ricerca condotta dall’”INSTITUTE FOR BUSINESS VALUE DI IBM”, fra tutte le opzioni tecnologiche in grado di assicurare una riduzione degli impatti ambientali del trasporto su gomma, LA TRAZIONE ELETTRICA SEMBRA ESSERE QUELLA CON LE MAGGIORI POTENZIALITA’ DI SUCCESSO NELL’IMMEDIATO FUTURO.

ALTER: Prendo atto, con grande soddisfazione, di queste tue Assicurazioni, Aldo, anche perché ho compreso, fino in fondo, i BENEFICI, che potranno derivare all’umanità del futuro, attraverso l’avvento di queste innovative tecnologie.

Ma io ho, nella mia mente, alcuni dubbi e perplessità, che ti vorrei sintetizzare attraverso queste TRE DOMANDE:

1) LA TECNOLOGIA DEL SETTORE E’ ORMAI MATURA E, SOPRATTUTTO E’ IN GRADO DI GARANTIRE L’AUTONOMIA GESTIONALE DELL’INTERO SISTEMA DEI TRASPORTI E DI ASSICURARE PRESTAZIONI ARMONICHE CON LE ESIGENZE DELLA MOBILITA’ URBANA?

2) QUALE SARA’ IL COSTO DEI FUTURI VEICOLI A CONDUZIONE ELETTRICA?

3) QUALI SONO I FATTORI CHE IMPEDISCONO TUTTORA LA DIFFUSIONE SU LARGA SCALA DELL’AUTO ELETTRICA ?

Ed in ultimo, caro Aldo, ti chiedo di immaginare il TONO DELL’UMORE DEI PETROLIERI di fronte, non tanto a questa tua provocatoria proposta, quanto, invece, al concreto avvento di queste nuove tecnologie nell’ambito della trazione degli autoveicoli!

Ma…un momento, Aldo! Fermati! So benissimo che sei pronto a rispondermi! Ti chiedo cortesemente di rinviare il tutto alla prossima settimana!

Oggi, sono iniziati i Mondiali di Calcio ed io, per giungere puntuale al nostro appuntamento, ho già perso la visione televisiva di SUD AFRICA –MESSICO; non mi voglio perdere anche FRANCIA-URUGUAY!

13 Giugno 2010         ALTER e ALDO PASTORE

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.