Gli ostelli di Savona

L’ex ViceSindaco di Savona, Paolo Caviglia
ci racconta la storia degli ostelli della gioventù di Savona

L’ex ViceSindaco di Savona, Paolo Caviglia
ci racconta la storia degli ostelli della gioventù di Savona

Il 18 aprile “noi per savona” in …cinque punti …ha espresso il proprio orientamento sull’ostello al Priamar. Appare abbastanza evidente che l’opinione è relativa all’ultima scelta del Sindaco e della Giunta Comunale, che, in tutta fretta, hanno modificato quella di destinare 450.000 euro per interventi preliminari alla realizzazione di un albergo e l’immediata proposta avanzata al Comune da “privati”.

Ma la storia degli ostelli della gioventù di Savona non nasce adesso e dimostra come le amministrazioni comunali, che via via si sono succedute, abbiano di fatto trascurato una struttura unica nel norditalia.

Ho esposto la posizione dei  socialisti in una lettera inviata un po’ di tempo fa a un quotidiano e la allego per brevità. Mi auguro che possa essere condivisa o che, comunque, metta in chiaro un percorso che non tutti conoscono o ricordano bene.

Paolo Caviglia Dir.Naz.PSI              

Ostello De Franceschini

Lettera ai giovani Savonesi e non solo…  

Credo che molti giovani di Savona e dei comuni limitrofi non sappiano che in città, nell’area detta della Conca Verde, esiste un Ostello (un altro si trovava sulla fortezza del Priamar). L’immobile nuovo venne donato il 5 maggio 1970 al Comune di Savona (Sindaco Zanelli) dal Gr. Uff. Rag. Mario De Franceschini da intestare al fratello del donante Capt. Cesare De Franceschini con vincolo perpetuo a “scuola per bambini subnormali”.

A fronte della verificata impossibilità di mantenere tale destinazione il Comune (Sindaco Tortarolo) riuscì a conservarne la proprietà -oggi del valore di alcuni milioni di euro- concordandone con gli eredi De Franceschini la destinazione a Ostello per la Gioventù con un’ala attrezzata, anche con idonea palestra, per accogliere giovani e bambini diversamente abili.

Questa particolarità lo rende unico in tutto il Nord Italia e, quindi, prezioso.

Negli anni, come tutte le case non curate, l’immobile ha subìto un progressivo degrado e le norme sulla sicurezza via via intervenute avrebbero dovuto far realizzare lavori per mantenerne la piena agibilità e cioè per 216 posti letto. Ma così non è stato. Soltanto nel 2° mandato Ruggeri (con il sottoscritto ass. ai LL.PP.) si fecero alcuni interventi riguardanti soprattutto lo smaltimento dei liquami. Poi più nulla.

Credo anche che per Voi sia intuibile l’importanza d’avere una struttura in grado di ospitare non solo giovani abili e diversamente abili ma anche famiglie con bambini (come ormai accade in tutti gli Ostelli dell’AIG) a 14 euro al giorno con la prima colazione e pasti completi a prezzi tipo ticket-restaurant. Vedete, un tempo le mamme (famiglie non benestanti)  portavano i bambini con problemi respiratori al mare (in stanze o alloggetti in affitto) nei mesi di maggio/giugno-settembre/ottobre o anche d’inverno per la cura dello iodio. Milano, Torino e altre città del nord hanno aria irrespirabile.

Savona potrebbe offrire un’opportunità anche per loro oltre che per i normali utenti, spesso stranieri, utilizzatori di Ostelli, che non sono “concorrenti” di alberghi, residence, ecc. ma concorrono al commercio e ai pubblici esercizi sia pure in misura marginale. Un’opportunità anche per “europeizzare” Savona.

Ecco perchè ho sempre cercato di valorizzare questo bene che, se destinato alla chiusura, rientrerebbe nella proprietà degli eredi dell’esimio Benefattore. Ecco perchè quando i Gruppi Socialisti con una delibera consiliare passata con un blitz obbligarono a  ridiscutere l’intesa con i privati per l’operazione Metalmetron e il Comune incassò un ulteriore milione e 400mila euro si concordò che metà di tale somma sarebbe stata destinata a una parziale ristrutturazione dell’Ostello. I 700.000 divennero 600.000 e poi 450.000 con progetto preliminare approvato. Ma al momento di dar corso ai lavori il Sindaco ha bloccato tutto e ha fatto deliberare dalla Giunta lo storno dei fondi per imprecisati lavori sul vecchio ostello del Priamar  finalizzati alla realizzazione di un hotel di lusso (operazione fattibile con un trasparente bando pubblico senza togliere un centesimo ai savonesi!).

Certo nessuna sorpresa per  Colui che non senza fatica riuscimmo a dissuadere dall’idea di realizzare un night-discoteca con ristorante nel bastione di S.ta Caterina del Priamar e, si diceva, già con nome e cognome del gestore ma certamente molta per quanti in Giunta e in Consiglio predicano a sinistra e…lascio a Voi di completare la frase!

Paolo Caviglia ex ViceSindaco di Savona

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