FOTONOTIZIE INEDITE/

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Storie raccontate solo da Trucioli Savonesi
Nel bene e nel male 6 sorprese da non perdere

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Storie raccontate solo da Trucioli Savonesi
Nel bene e nel male 6 sorprese da non perdere

I CARABINIERI DEL NAS AL “SIMONE STELLA” (1)

Loano –   A volte ci sono notizie, informazioni, che “non fanno notizia” e non si pubblicano. Sarebbe invece utile più attenzione, soprattutto quando sono di interesse pubblico. Non invadono la sfera della vita privata, della privacy, peraltro tutelata dalla legge e non sempre rispettata.

 Vi raccontiamo cosa è accaduto la settimana scorsa a Loano. Si sono presentati di mattina i carabinieri del Nas di Genova per un controllo di routine (era la prima volta) nei locali dell’asilo nido-scuola materna Fondazione SimoneStella-Leone Grossi, un’istituzione cara ai loanesi, a benemeriti concittadini benefattori (in particolare famiglia Rocca, origini di Loano, oggi gli eredi sono tra i maggiori imprenditori italiani, con interessi in molti Paesi, soprattutto del Sud America) ed ai presidenti che si sono avvicendati. Un ricordo indelebile va alla figura e alla statura morale del dr. Felice Bosisio.

Torniamo all’attualità. Gli uomini del Nas, due sottufficiali, hanno voluto controllare la situazione igienica complessiva: dalla cucina, ai frigoriferi, ai servizi, alle pertinenze. Persino la cappa della grande stufa dove si preparano i pasti e che, per chi ha ristoranti ed alberghi, sa quanto sia difficile tenerla pulita, con costanza.

Ebbene alla fine dell’ispezione, i graduati hanno chiesto di incontrare il presidente, non sapendo che si trattava di un loro ex collega, oggi in pensione e con un passato nell’Arma, anche con ruoli ed incarichi delicati, rischiosi.

Al cavalier Stefano Ferrari sono stati espressi i complimenti per l’igiene, la pulizia, lo scrupolo nella conservazione degli alimenti nelle celle frigorifere. La perfetta etichettatura. Ed un commento sulla ammirevole qualità dei prodotti, la freschezza. Bravo presidente, fa il suo dovere senza suonare la tromba; grazie anche a tutti i bravi e diligenti collaboratori.

ALASSIO QUEL PARCHEGGIO PRIVILEGIATO E ABUSIVO (2)

Alassio-  Trucioli già due anni fa aveva documentato, con fotografia, una sosta selvaggia, abusiva, allora da una misteriosa, ma non troppo, ‘auto blu’ privata, proprio su un tratto di passeggiata, in uscita a ponente, della centralissima e frequentata Piazza Partigiani. Di fronte alla prima sede dell’Azienda di soggiorno. L’immobile ospita un’esposizione permanente di pittura e la restante parte, nel periodo di fine anno, era stata trasformata ed adibita a ristorante, gestito dalla famiglia-fratelli Parodi dell’Hotel Suisse che dispongono pure di attigui locali e di un bar-spiaggia. Il ristorante (Silvio Fasano aveva ripreso la festosa  cena di San Silvestro) è stato chiuso, i tavoli accatastati. Peccato, forse riaprirà in estate, ma un locale in quella posizione meriterebbe, per Alassio, un’apertura annuale.

Ebbene come documenta la foto di una domenica mattina (10,40) della settimana scorsa il marciapiede è tornato ad essere occupato da automezzi in sosta vietata. Su area pedonale. 

Ed è il caso di aggiungere, senza che la polizia municipale intervenga. Esiste un particolare lasciapassare di cui sconosciamo i beneficiari? E’ un esempio?

ALASSIO, E’ INVERNO TAVOLI SULLA SPIAGGIA (3)

Alassio – Una lieta e positiva sorpresa per chi, domenica 26 febbraio, ha avuto la possibilità di passeggiare sul lungomare di ponente. Sull’arenile, libero da cabine e solo qualche rara sdraio, sono stati sistemati una fila di tavolini e sedie. In onore di un gruppo di turisti, alcuni partecipanti ad una manifestazione di ciclocross.

Il fascino di un arenile che fortunatamente sprigiona più forza delle tante brutture edilizie, dimostra ancora una volta, ce ne fosse bisogno, il ruolo di Alassio “regina del turismo” della nostra Riviera. E congratulazioni a tutti coloro, esercenti compresi, che non si tirano indietro quando ci sono iniziative promozionali.

 

 A POGLI DI ORTOVERO LA ‘FAIDA’ E FRATE AVE MARIA (4)

 

 Ortovero – Nella frazione Pogli da un paio d’anni, alla grande attrazione devozione e richiamo per il beato “Frate Ave Maria”, meta di pellegrinaggi, si è aggiunta la buona cucina dei nuovi gestori del ristorante “Vignola”. Locale quasi storico, ora inserito nella lista dei “Ristorante del cuore” (iniziativa promossa dalla Camera di Commercio, con la supervisione, collaborazione del reparto di cardiologia dell’ospedale San Paolo). 

Avevano aderito percependo 200 euro a testa, nell’attività di formazione del progetto culinario della salute, il dr. Enzo Guglielmetto, il dr. Gualtiero Fazio, la dr. Laura Ebbli, la dr. Laura Starnini, il sig. Giancarlo Pizzo ed il sig. Angelo Gatta. Vedi direttiva dirigenziale n. 495 del 25 novembre 2011.

 I menù domenicali  di “Vignola” sono  l’autentica riproposizione di alcune ricette della tradizione (ovviamente le lumache arrivano dagli allevamenti del Piemonte, i conigli non sono dell’aia), ma gli ingredienti e la preparazione della cuoca-contitolare (il marito che serve a tavola è di Cosio d’Arroscia) sono sfiziosi, ad iniziare dagli antipasti assortiti. Non a caso, non è facile trovare posto senza prenotazione. Si spende, tutto compreso, tra 25 e 30 euro. Per piatti squisiti e genuini.

Ebbene, prima o dopo il pasto, chi ha voglia di fare quattro passi verso la collina, troverà una vera sorpresa. Si imbatterà, cammin facendo, in un cartello, di fronte alla sede stradale, e l’inizio di un percorso sterrato – si arriva sulla provinciale per Onzo, con mezzora di marcia a piedi.

Che sta succedendo, si direbbe leggendo il testo del cartello. Siamo alla faide singolarmente pubblicizzate? Ecco la scritta (cancelliamo le prime righe)….”Se hai qualche diritto sul mio terreno – transennato alla buona ndr – . Abito al civico 41, la casa gialla qua davanti.  Questo è l’unico avvertimento. Ricorda: uomo avvisato”.

Non vogliamo metterci becco, è difficile non restare sorpresi soprattutto perché la presunta “faida” a suon di avvertimenti e catene, fa da dirimpettaio al Pilone Commemorativo dei luoghi di Frate Ave Maria. Il santo del perdono e delle buone opere, nonostante la cecità che l’aveva colpito.

 

LOANO CHIUSO A TEMPO INDETERMINATO IL BAR FORTUNA(5)

 


 Loano –  Trucioli Savonesi aveva dato una notizia ignorata persino dal periodico più amato dai loanesi (La Gazzetta di Loano, finanziata anche con il denaro dei contribuenti): quello che era stato un fiore all’occhiello denominato Pasticceria Gelateria Delizia, con specialità baci al Rum, gestita per alcuni anni da Silvio Bessone, un esperto, un’’autorità’ nel settore del cioccolato in Piemonte, conosciuto in tutta Italia e all’estero. Quando Bessone ha deciso di lasciare Loano e tornare nel cuneese, è subentrata un’altra gestione, infine sono arrivati i cinesi. Una giovane coppia dalle buone maniere.

Con una nuova insegna, Bar Fortuna.  Una clientela soprattutto di romeni ed albanesi, volentieri seduti nel dehor esterno.

L’esperienza e l’intraprendenza cinese è durata poco più di due anni, nonostante gli orari lunghi, la rinuncia al giorno di chiusura; non ha portato fortuna al Bar Fortuna. 

  Da quasi due mesi il locale è chiuso, l’avvolgibile in plastica della porta di ingresso denota abbandono. Nessun cartello per indicare il periodo di chiusura e il motivo, in ossequio alle norme che disciplinano le licenze di Ps e comunali.

Che succede, si chiedono i passanti. Riaprirà o sarà la fine dell’ennesimo esercizio in ‘default’. Più o meno sulla falsariga, seppure con contorni assai più spettacolari, di quello che era stato il vicino “bar Roma” sempre sulla via Aurelia. Trasformato in pizzeria Ali Babà, dai coniugi  egiziani Aida Rapab Mouza, 43 anni e il marito  Abdelaziz Ezat Mouza, 48 anni, coadiuvante, vittime di un attentato incendiario la notte del 16 settembre 2011.  E prima ancora, nell’aprile 2011 un connazionale egiziano  aveva sfondato con l’auto la vetrina del locale, vantando un asserito credito. Il locale resta chiuso e si è provveduto, da parte dei titolari dei muri, a nuove serrande metalliche. In ballo, tra l’altro, anche un contenzioso con l’assicurazione che rifiuta di pagare.

 LOANO, COMMERCIANTE ‘MARATONETA’ DEL LAVORO (6)

 Loano –  Peccato che in una cittadina alle prese con un impetuoso e perdurante sviluppo edilizio, di cui pare non beneficino in modo adeguato molte categorie commerciali, ci si dimentichi di un vero e proprio prodigio. E non sia indicato a buon esempio, motivo di onore e di orgoglio proprio per il commercio loanese.

 Anche in questo caso neppure la prestigiosa Gazzetta di Loano si è mai occupata, tra le tante benemerenze descritte, del nostro Paolo Fiori. Da solo porta avanti il negozio di fiori, sementi, materiale da giardino e orto, ma anche per piccoli animali da casa e cortile; negozio che avevano aperto i nonni paterni nei primi anni ’60. Nonno Pietro, tra l’altro, era assai conosciuto  in quel di Albenga per essere stato candidato, nell’allora MSI di  Giorgio Almirante, alle comunali.

L’insegna onora ancora la memoria del nonno “Pietro Fiori”, con due figli: Daniele, negozio a Savona e  banco vendita sui principali mercati settimanali e  Gianni , negozio nella centrale Via Dalmazia ad Albenga.

A Loano le redini sono passate a Paolo,  figlio di Daniele, che dimostra intraprendenza, attaccamento al lavoro ed un eccezionale spirito di sacrificio, abnegazione. Non bada ad orari, né alle chiusure festive. Senza dubbio è l’unico commerciante loanese che sfida nei fatti le abitudini degli ultimi arrivati negozianti extracomunitari. Imbattibile, il prodigo Paolo in quanto ad orari e dedizione totale all’attività. Si è ingrandito, ha una vasta esposizione esterna, un’affezionata clientela. E fa tutto da solo. E’ il primo ad alzare la saracinesca nel mondo dei commercianti nostrani, l’ultimo ad abbassarla.

Tra i clienti più affezionati ed ammiratori può vantare il prof. Pietro Oliva, già vice sindaco, ex consigliere regionale, presidente del consiglio comunale e dopo la pensione  si è ritirato a Verzi, con la passione dell’agriturismo e del contadino.

Il giovane Paolo Fiori meriterebbe più considerazione ed attenzione sia del Comune, sia della Camera di Commercio, come esempio unico di dedizione e successo nell’iniziativa commerciale.  

R.T.

 4 marzo 2012

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