‘FAMILISMO AMORALE’ NEL COMUNE DI SAVONA

RIFLESSIONE SUL ‘FAMILISMO AMORALE’
SVILUPPATOSI NEL COMUNE DI SAVONA

RIFLESSIONE SUL ‘FAMILISMO AMORALE’
SVILUPPATOSI NEL COMUNE DI SAVONA
 

Una buona dose di ingenuità, che ancora permane nonostante il passare degli anni, ci aveva convinti che il caso di “familismo amorale” sviluppatosi al Comune di Savona, tra giunta e azienda partecipata, fosse definitivamente rientrato.

Ci eravamo sbagliati, il caso è più che mai in piedi e per soddisfare i “desiderata” degli interessati si sta pensando ad una delicata operazione di sdoppiamento societario, in modo da soddisfare le esigenze di compensazione che derivano dall’esito delle elezioni e, appunto, le richieste di carattere “familistico”.

 Non sarebbe il primo caso, in Liguria, perché già una situazione del genere si colloca, in una dimensione davvero inopinata, tra l’Autorità Portuale di Genova e la Giunta Regionale.

Cogliamo l’occasione per rivolgere un appello alla cultura e all’intelligenza dell’interessata e dell’interessato: operazioni di questo genere fanno male, prima di tutto, alla credibilità di chi ne usufruisce (e di chi le mette in pista, nel nostro caso il Sindaco), poi fanno male alla credibilità delle istituzioni ed anche al partito di riferimento, quel PD, che dovrebbe essere considerato l’architrave dell’alternativa al regime di stampo personalistico – populistico che drammaticamente si trova a dover subire il popolo italiano dal 2008.

Naturalmente non c’è nessuna lesione alla legge vigente e al diritto costituzionale: ma quella al rapporto tra etica e politica esiste ed è assolutamente vistosa.

Savona, 18 Giugno 2011                                                        Franco Astengo 

Livio Giraudo
Isabella Sorgini
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