Ex Mercato Corso Sardegna, intitolato alle Vittime dell’alluvione 2011 il nuovo parco da 6.500 metri quadri nel cuore del quartiere di San Fruttuoso

Un parco con alberi, aiuole, percorsi pedonali, un’area giochi e un campetto polifunzionale per gli sport nel quartiere, dal calcetto alla pallavolo e al basket; la nuova area verde, da circa 6.500 metri quadri all’interno dell’ex struttura mercatale di corso Sardegna, è stata intitolata alle Vittime dell’Alluvione 2011, una cerimonia annunciata dal sindaco Marco Bucci in occasione della commemorazione, lo scorso 4 novembre, nel decennale dell’alluvione in cui persero la vita 6 persone tra cui due bambine. Con l’intitolazione del nuovo parco urbano è stata inaugurata ufficialmente anche la nuova struttura che apre i battenti al pubblico questo pomeriggio; la riqualificazione dell’ex mercato è un project financing pubblico-privato, tra il Comune di Genova e la società Mercato corso Sardegna, del valore complessivo di 25,4 milioni di euro, partito con l’Accordo di programma sottoscritto tra Comune e Regione nel 2019 e i cui lavori sono iniziati nel 2020 per concludersi, come da cronoprogramma, in queste ultime settimane.

Realizzata nel 1926 e quindi vincolata dalla Soprintendenza, la struttura occupa una superficie di circa 23.000 metri quadrati e fino al 2009 ha ospitato il mercato ortofrutticolo all’ingrosso cittadino; dopo 11 anni di chiusura, oggi riapre completamente trasformata, attraverso un restauro conservativo che ha consentito di salvaguardare gli elementi architettonici di pregio. La nuova struttura si presenta come una corte con il parco nella parte centrale, la cui realizzazione ha trovato spazio nella demolizione di quattro edifici, e perimetrata dagli edifici storici, tutti completamente ristrutturati, che ospiteranno negozi, bar, ristoranti, uffici, servizi al quartiere, spazi polifunzionali e una media struttura di vendita.

A connettere quattro dei corpi storici è una copertura vetrata con struttura a capriate metalliche realizzata per aumentare il comfort dello spazio pubblico destinato alla fruizione pedonale; il parco è stato progettato alternando aree alberate ad aree attrezzate per varie attività: giochi per bambini, un’area relax con pavimentazione in deck e sedute integrate, un campetto polivalente, uno spazio per lo studio all’aperto con tavoli e sedute, uno spazio per il ballo en plein air, per il cineforum e per gli eventi del quartiere. Gli edifici sono stati progettati tenendo conto dei più elevati livelli di performance ambientale e risparmio energetico con la possibilità per le strutture di ricevere luce e areazione naturali; il parco è stato studiato per ottimizzare gli aspetti ambientali, dal riuso delle acque piovane, all’illuminazione a led, concepita per ottenere spazi sicuri ma senza provocare inquinamento luminoso. Il progetto, oltre alla struttura dell’ex mercato, ha coinvolto in un’operazione di rigenerazione urbana anche il tessuto infrastrutturale di collegamento, alberature sugli esterni perimetrali, un nuovo parcheggio multipiano a servizio del quartiere e una sistemazione della viabilità di cintura. Per Pasqua è prevista l’apertura di 15 negozi di vicinato, 10 ristoranti, una palestra, un centro diagnostico e 4 uffici.
“Questo è un bel giorno perchè dopo anni si conclude un importante percorso di recupero ed il complesso è riconsegnato alla città”, dichiara Enrico Ivaldi, Procuratore Generale Mercato Corso Sardegna, “ed il risultato mi piace molto. Ringrazio il comune che ha creduto nella nostra proposta, il municipio coinvolto, il CIV che ci ha appoggiati e le aziende che hanno lavorato qui; tante attività stanno per aprire e vi saranno molti nuovi posti di lavoro e vedere marchi noti che investono a Genova mi piace molto”.

Stessa soddisfazione da parte di Massimo Ferrante, Presidente Municipio III Bassa Valbisagno :”Sono stati dieci anni difficili e l’area è stata bloccata dall’alluvione del 2011 e del 2014 però il lavoro è bello ed i quartieri di Marassi e San Fruttuoso vengono simbolicamente uniti; ringrazio le famiglie delle vittime, l’amministrazione comunale che ha approvato l’intitolazione della piazza dicendo che il 4 novembre 2011 è una data importante poichè i vincoli di queste zone sono nati dopo quella data. Rivolgo un sincero grazie a tutti coloro che hanno lavorato ricordando che il municipio ha chiesto un campo polivalente di pallavolo, calcio e basket; l’unità di vicinato è importante e le botteghe tengono viva l’area. Questo luogo è una piazza pubblica e spero che ci possa essere un dialogo tra le attività di quest’area e quelle delle zone limitrofe; la targa è importante e ci ricorda da dove tutto questo progetto è partito”.

“Il progetto è stato realizzato con il municipio e questo sarà un importante spazio per l’aggregazione delle persone del quartiere e non solo”, afferma l’architetto Egizia Gasparini, “ma voglio ricordare che questo lavoro, realizzato al momento giusto, è frutto di lavoro di squadra. Questi edifici sono del 1926 ed abbiamo eliminato i quattro centrali non vincolati dalla Sovrintendenza; ne abbiamo altri quattro con un vincolo monumentale ed altri due liberi da vincoli ma tutti e sei sono stati sottoposti ad un restauro attento, ad interventi di efficientamento energetico e ad adeguamento sismico. Il parco è stato realizzato con la maglia ortogonale degli edifici demoliti ed il disegno ripercorre l’impianto urbanistico precedente; abbiamo deciso di tenere alcuni edifici che potevano essere demoliti creando, allo stesso tempo, un parco con un elevato confort ambientale poichè qui vi è un’oasi di tranquillità lontana dalle auto.

Il progetto verde è complesso e nei tanti settori vi è alternanza tra alberi e arbusti con mix equilibrati con coreografie botaniche ed alberi appena piantati; la sostenibilità è importante ed il pavimento è di tipo drenante con due cisterne che raccolgono l’acqua. L’area attuale è di 23000 metri quadri di cui 6900 dedicati alle funzioni private nelle quali ci saranno un centro medico, una palestra ed una media struttura di vendita e altri 9000 per una struttura pubblica presso la torretta che verrà data al comune per i centri associativi; sarà presente anche un parcheggio con 180 posti auto senza dimenticare 50 alberi, 3000 arbusti e le vecchie fioriere restaurate. Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato ai lavori ma soprattutto la Sovrintendenza che ha dato risposte veloci”.

“Aprire un punto vendita è motivo di soddisfazione perchè concretizza un lavoro e questa è l’apertura del centro numero 53 in Liguria”, sottolinea Roberto Pittalis, Presidente Coop Liguria, “e la zona è riqualificata e consegnata alla città. Nel passato qui si comprava la frutta a cassetta e ci piace che qui torni la vendita del cibo; forniamo ai clienti e ai soci prodotti di qualità a prezzo equo. Il supermercato occupa 46 persone e puntiamo sui prodotti freschi e locali tra cui sushi, piatti della tradizione e gastronomia; la progettazione degli spazi tiene conto dell’architettura dell’ex mercato e prendiamo la sala sovrastante in gestione per le nostre attività e per quelle del territorio. Collaborare con il territorio è una delle nostre mission e sosteniamo le attività locali”.

“Abbiamo ascoltato le esigenze del quartiere poichè questa zona ha molte criticità”, evidenzia l’assessore ai lavori pubblici del comune di Genova Pietro Piciocchi, “ma i tempi sono stati performanti e questo lavoro di project financing fa sì che il privato si occupa di gestire gli spazi. I tempi sono stati veloci e nel primo semestre del 2022 inizieranno i lavori di riqualificazione di Corso Sardegna che si integra con quest’area; stiamo lavorando per i parcheggi affinchè i risultati possano soddisfare tutti. Per noi l’omaggio alle vittime è importante ed abbiamo voluto questa targa per non dimenticare e avere più consapevolezza sul tema; il 9 settembre 2019 abbiamo fatto il bando di gara per l’affidamento dell’opera, la gestione e la costruzione in project financing, l’8 gennaio 2020 abbiamo avuto la consegna dei lavori ed il 6 dicembre 2021 c’è stato il certificato di ultimazione dei lavori.

Ringrazio chi collabora e voglio dire che sono contento che il comune sappia come si lavora con i privati ed attirare i loro finanziamenti; per avere ciò dobbiamo essere credibili e rispettare i tempi dei lavori senza dimenticare le grandi opere come l’Hennebique ed il Waterfront”.
“Saluto tutti dicendo che bisogna guardare la targa dell’intitolazione che è una componente fondamentale dell’area e Genova non deve dimenticare cosa è stato il 4 novembre 2011”, ricorda Marco Bucci, sindaco della città, “ed entrando qui ho ricordato quando, da bambino, venivo con mio padre a comprare le cassette di frutta.

Questo è un posto vivo che permette di stare tranquilli e ringrazio gli uffici, i lavoratori e tutti i residenti che hanno sopportato i rumori del cantiere; la rigenerazione urbana è fondamentale ed abbiamo tanti progetti tra cui l’ex Mira Lanza, il Cerchio Rosso, il centro storico e molti altri. Bisogna associare i posti di lavoro all’ecologia, alla sostenibilità ambientale ed alla digitalizzazione ricordandosi di spendere bene le risorse che si hanno a disposizione; in città abbiamo fatto molti lavori e la rigenerazione è il futuro delle città. Con il Ponte San Giorgio abbiamo dimostrato che si può lavorare bene ed in fretta e gli standard devono essere di qualità”.

“Ricordo il cantiere e torno qui soddisfatto; la targa ricorda il dolore ma anche un importante percorso virtuoso delle istituzioni; lo scolmatore del Ferreggiano e la Foce del Bisagno con l’apertura si devono a queste tragedie. Il posto è bello e molti bambini giocheranno qui; l’opera è bella e la rigenerazione è fondamentale per la crescita e lo sviluppo”, conclude il presidente della regione Liguria Giovanni Toti.

SELENA BORGNA

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