Umberto Eco, erudito, medievalista e scrittore sulla cresta dell’onda, non avrebbe disdegnato la storia del vero protagonista del flash-beck.

Si tratta del più grande latinista ligure degli anni Cinquanta: il professore Ezio Regis, che insegnava all’Istituto dei Padri Scolopi di Savona.

Lo si vede attorniato dai suoi alunni. Si ricordano dei nomi: Badino, Anfosso, Mauri, il dottor Franco Rossi, un ragazzino molto studioso e brillante.

Ma veniamo al professor Regis. Insegnava, da grande maitre-à-penser. Latino ,storia, geografia.

Ma per il latino era una vera e propria autorità.

Era povero come un francescano e miope come una talpa (dal gran leggere che aveva fatto).

Sarebbe piaciuto anche a San Francesco perché era un vero e proprio campione della povertà.

Ma come si può vedere, poveri lo erano tutti.

Altri tempi, altri uomini.

Altri galantuomini.

A proposito, speriamo che qualcuno si decida a restituire l’onore alla Dea Roma, alla Lupa, a Romolo e Remo ed a Marco Aurelio, imperatore amico di Publio Elvio Pertinace. Imperatore ligure, naturalmente.

Indro Ivaldo. Bruxelles Natale 2014.