ESSERE UN PO’ FOLLI !!!!!

ESSERE UN PO’ FOLLI!!!!!

Bisogna essere un po’ folli, forse, per ribellarsi
al sistema politico italiano?

ESSERE UN PO’ FOLLI!!!!!

Bisogna essere un po’ folli, forse, per ribellarsi al sistema politico italiano?

Per credere realmente che possano esserci le condizioni per farlo, proprio mentre il sistema ha fagocitato anche coloro che un tempo si presentavano come “il cambiamento”, “ il nuovo”, “ la vera rivoluzione “, e mentre si vuole  credere alla buona fede di quelli che si erano illusi  di poterlo fare  usando le stesse strategie di chi combattevano, oggi non si può più tollerare che anche loro come gli altri si ritrovino a tirare a campare, abbassandosi a fare accordi  ingloriosi, sgambetti e tradimenti clamorosi solo per conservare  il potere , stampella dello stesso sistema.

Bisogna essere un po’ folli per decidere di dire basta alla corruzione che continua, in Italia, inesorabilmente a contagiare politici, banchieri, imprenditori: infamia dei nostri tempi, mentre chi ha i piedi per terra, dimentico dell’etica, decide di includere nel conto di un PIL nazionale i proventi delle attività illegali?

Si deve essere folli per inorridire davanti all’ipotesi che l’Italia possa, solo in questo modo, diventare la locomotiva dell’EUROZONA, visto che droga, prostituzione e contrabbando valgono un terzo della nostra economia? 


Noi folli mentre chi, con i piedi per terra, in Italia e nella Commissione UE, proprio alla vigilia  del giorno in cui si ricorda Giovanni Falcone e la scorta trucidati nella strage di Capaci e un Presidente della Repubblica piange davanti alla nave della legalità piena di ragazzi in partenza da Civitavecchia, decide  che, a partire da settembre, nel calcolo del Pil dell’Unione europea  vengano incluse anche le attività illegali come droga, prostituzione e contrabbando di alcool e sigarette.

In pratica, facendo in modo che la mafia entri a far parte, a tutti gli effetti, dell’economia ‘legale’ dell’Unione europea, delle banche e della finanza.

Bisognerà veramente essere dei folli, in Italia, per continuare a combattere tutte le mafie, mentre le Mafie spa entreranno a pieno titolo nell’economia dell’Unione europea con un nuovo sistema dei conti nazionali, chiamato Sec2010?

Sono folli coloro che parlano alle piazze in modo estemporaneo, ma con passione e  coerenza  o forse coloro che si dichiarano pragmatici, ostentando promesse, talvolta ridicole e sproloqui, spesso suggeriti nell’esercizio della mera e strumentale comunicazione, scienza più importante degli argomenti puerilmente declamati.

Quale differenza tra chi è tacciato per comico in piazza e chi nel denigrarlo, avendo il potere, lusinga il popolo con promesse di elargizioni in denaro, va a caccia di applausi e si compiace pur sapendo che a elezioni finite, il futuro sarà altra cosa?

E la mancanza di pudore di chi, pur condannato, sale sui palchi di sale pubbliche per condurre imperterrito la sua campagna elettorale, di chi si dice di avere i piedi per terra e la sa lunga su cosa significhi essere senza vergogna, parlando del futuro del Paese, che da vent’anni ha governato in modo deleterio?  


Bisogna essere un po’ folli per capire chi sia più istrione e quali siano gli uomini veramente liberi dai poteri forti che continuano a dirigere le scelte di Governo del nostro Paese. Chi non è manovrato dai mercati finanziari e dalle banche europee, chi con una certa sana follia, deciderà che si può continuare a occuparsi di affari pubblici e non di propri interessi. Che si può provvedere al bene comune senza discostarsi dalle leggi, che si riterrà responsabile dell’integrità morale di coloro che fan parte del suo gruppo politico e dei funzionari che sarà tenuto ad amministrare.

Bisogna essere un po’ folli per credere che si possano  cambiare le cose, folli  per credere a un sogno.

                            ANTONIA BRIUGLIA

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