Eraldo Ciangherotti

Ecco un vero oltraggio, pluriaggravato, dell’assessore di Albenga
THE CIANGHEROTTI’S TRASH
Cosa ne pensano sindaco, vescovo, confessore, consiglieri comunali?

Ecco un vero oltraggio, pluriaggravato, dell’assessore di Albenga
THE CIANGHEROTTI’S TRASH
Cosa ne pensano sindaco, vescovo, confessore, consiglieri comunali?
Su “Il Secolo XIX” di venerdì 1° luglio scorso, a pagina 25, è riportata la notizia dell’invio al Sindaco di Napoli di dieci chili di rifiuti di Albenga. La “bella pensata” è stata dell’assessore Dottor Eraldo Ciangherotti che ha  invitato, contestualmente, il Dottor Luigi De Magistris a provvedersi per lo smaltimento rifiuti senza nulla chiedere alle altre regioni.

 
 Abbiamo atteso e sperato una eventuale smentita, una qualche precisazione, magari una dichiarazione di scuse, ma, fino ad oggi, nulla.

 

    D’altra  parte la notizia è illustrata  dalla fotografia del sacco di spazzatura con l’indirizzo  (Comune di Napoli) soprascritto ad uso del “corriere” che avrebbe assunto l’incarico di consegna, malgrado l’evidente oltraggio ad un corpo amministrativo.

    L’ignobile gesto, oltre a dimostrare la voluta ignoranza, da parte del suddetto assessore albingauno, delle cause profonde del problema partenopeo, alla cui fonte stanno le migliaia di quintali di rifiuti “speciali e non” inviati dal cosiddetto Nord in Campania, contravviene a norme elementari e  fondamentali di civile convivenza sotto vari aspetti: morale, istituzionale, amministrativo, penale.

    Sotto il profilo morale. Non crediamo che la morale laica e tanto meno quella cattolica  che,  per le sue notorie frequentazioni, l’assessore Ciangherotti certamente privilegia, consentano il dileggio nei confronti di chi si trova in stato di bisogno o di grave difficoltà attinente anche alla salute di tutta una comunità; non crediamo che i principi minimi di  solidarietà e di aiuto al  prossimo possano esser vilipesi e in modo tanto più grave in quanto  chi vilipende ricopre pubbliche responsabilità.   

 

Ciangherotti col Vescovo Oliveri

Sotto il profilo istituzionale. Il principio di solidarietà è proprio della Costituzione della Repubblica Italiana e sulla base dello stesso si reggono le autonomie locali, non previste come isole a sé stanti, ma viventi nel contesto nazionale del reciproco impegno per raggiungere gli scopi di effettiva libertà e uguaglianza che reggono l’impalcatura istituzionale del nostro Stato.

Sotto il profilo amministrativo. Noi ci auguriamo che la spesa ( lieve che sia) per l’invio, tramite corriere del sacco di spazzatura al Comune di Napoli sa stata assunta, personalmente, dallo stesso assessore Ciangherotti, perché ci parrebbe amministrativamente assai difficile trovare un capitolo contabile al quale sussumere l’importo e l’attività connessa, con le relative responsabilità.

Sotto il profilo penale.  A nostro avviso il Dottor Ciangherotti ha commesso il delitto previsto e punito dall’art. 342 / II del Codice Penale (Oltraggio a un Corpo politico, amministrativo o giudiziario), avendo offeso l’onore e il prestigio del Comune di Napoli mediante l’invio scritto dell’offesa, a causa delle funzioni dello stesso Comune, con le aggravanti del “fatto determinato”-articolo 342 3°comma- (incapacità a smaltire rifiuti) e con l’aggravante di cui all’articolo 61 n. 9 del Codice Penale, essendo egli assessore del Comune di Albenga  (l’aver commesso il fatto con abuso dei poteri inerenti ad una pubblica funzione).

   Come cittadini italiani, Stato cui appartiene, malgrado la Giunta berleghista, anche la città di Albenga, abbiamo diritto di sapere se all’iniziativa del sullodato assessore hanno partecipato anche la Sindachessa Rosalia Guarnieri ed eventualmente altri assessori, assumendosi  le correlative responsabilità.

    In caso negativo, abbiamo diritto di sapere quali provvedimenti la Sindachessa di Albenga abbia assunto nei confronti dell’assessore da lei stessa  nominato nella compagine di governo comunale della Città di Albenga.

   Desidereremmo anche sapere quali iniziative abbiano assunto i Consiglieri comunali di Albenga, sia di maggioranza sia di minoranza, nei confronti dell’ignobile gesto del Dottor Ciangherotti  pubblicizzato da “Il Secolo XIX” dello scorso I° luglio (con risonanza sui media e web a livello nazionale).

   Poiché siamo certi che né il confessore del signor assessore, né il Vescovo di Albenga  possono aver consigliato o approvato la spedizione della spazzatura da parte del loro confedele, saremmo molto lieti di conoscere, dalla loro stessa voce,  la  posizione assunta  in merito al fatto qui rilevato,  se non  è troppo chiedere .

 

     Stefano Carrara Sutour

  (Per copia conforme   BELLAMIGO) 

10 luglio 2011 

 

Dall’archivio di Trucioli Savonesi del 28-9-2009

Quando Ciangherotti sfidava anche il giudice Giorgi 

 

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