Elpidio Valentino

Il ‘pianto’ del notaio
Cercasi contraerea con urgenza

 Il ‘pianto’ del notaio
Cercasi contraerea con urgenza
 
Alassio –  Sono addolorato, avvilito, scoraggiato, stremato. Vorrei seguire l’esempio dei cristiani, inginocchiarmi e pregare. Ma, io gran demonio dell’inferno, perderei il dominio, la mia guerra eterna contro il paradiso terrestre e il regno dei cieli.
 

Così dalla mia sempre splendida ed un po’ ammaccata Alassio sono costretto a questo nuovo tour de force.

Pensate quanta invidia abbiamo suscitato, noi alassini, con quello spot televisivo, su reti nazionali, che per giorni ha mandato in onda: “Bell’Italia….Alassio la Riviera degli inglesi…editoriale Giorgio Mondadori”. 

Un po’ mi vergognavo, devo ammettere che gli inglesi ‘conquistatori’ li abbiamo ‘liquidati’ poco alla volta.

 

 Al posto delle loro splendide ville con giardino e dei loro soggiorni annuali, grazie anche al mio eterno “protetto Marco Melgratone”, sono stati ricavati tanti bellissimi mono e bilocali – profumati da oneri di urbanizzazione per le casse pubbliche della casta –  riservati ai neo miliardari che, più dei lord inglesi (non è una bugia), possono riversare a piene mani, nella nostra Baia del Sole, fiumi di denaro. Facendo impazzire di gioia commercianti, esercenti, artigiani, persino giovani in cerca di occupazione. A cominciare dagli studenti dell’Alberghiero. E vissero felici e contenti!

Questa volta sono costretto ad approfittare dell’ospitalità di Trucioli Savonesi , blog di volontari, per difendere non un “boss” che non indicherò mai come mafioso (vedi Antonio Fameli, tornato nelle patrie galere), contrariamente alla nostra Rai 3 Liguria e ad altri ‘opinionisti d’attacco’, fino a quando ci sarà una sentenza passata in giudicato. O quantomeno leggerò un capo di imputazione inequivocabile ed allora farò esercizi usando il condizionale. E si perché ho imparato, dal mio regno infuocato, a leggere le motivazioni della Suprema corte di Cassazione in materia di diffamazione a mezzo stampa o blog (privo della registrazione in tribunale).

Il mio grido di dolore è rivolto alla sorte toccata al primo e brillante notaio di questa provincia. E quasi quasi vi sareste pure trovati con una notizia inedita. Il diavolaccio Belfagor, unico padrone dell’inferno, colpito da infarto dopo aver letto sui media, tutti, nessuno escluso, del grande blitz della squadra mobile di Savona del sette marzo 2012. In carcere tre persone, una quarta  ora latitante all’estero. In totale 16 indagati, 14 a piede libero.

Il gran spavento, anch’io ho momenti di fragilità psichica, l’ho subito leggendo il coinvolgimento del “re dei notai savonesi”, dr. Elpidio Valentino, cinquantaduenne.

Lui  casertano di Maria Capua Vetere, io alassino Doc. Abitiamo entrambi in splendide dimore. Forse c’è un solo cittadino illustre che batte il suo reddito, l’amico di vecchia data (ma non indiavolato) Antonio Ricci, il “patron” di Striscia la Notizia che finalmente vedo comparire più spesso, di persona, sul piccolo teleschermo. Ha accettato il mio consiglio: non stare sempre dietro le quinte, altrimenti come facciamo a proclamarti un giorno, spero presto, senatore a vita della Repubblica?

La dimora di Elpidio è nella mia zona prediletta: Madonna delle Grazie. E’ diventata una stupenda, favolosa villa, dopo un’ottima cura a base di ristrutturazione integrale. C’era stata persino qualche stupida contestazione per la via della cinta. Almeno chi ha la sua caratura professionale avrà o no diritto alla privacy assoluta?

Antonio Fameli in una foto di qualche anno fa

Io Belfagor ho dovuto rinunciare, contrariamente all’amico notaio, al matrimonio bis. Ammetto, lui ha azzeccato, perché ad una gentile compaesana campana ha preferito una mia concittadina: bellissima, intelligente, che ha sposato; è diventata madre, è la nipote di un personaggio assai conosciuto in città.

Non posso credere che Elpidio Valentino possa essere “scivolato” sulla ‘buccia di banana’.  Una leggerezza? Certo che conosceva  Fameli, c’erano mica dei divieti!

Il commendatore nel 1976, il 19 ottobre, lo ricordo come fosse ieri, ha costituito dal buonanima di ottimo notaio Marcello Navone di Albenga, quella che diventerà il suo primo transatlantico nel mondo degli affari immobiliari: l’agenzia Santa Rita con sede in via Aurelia 119 a Borghetto S. Spirito

 E  ancora, altri notai di specchiata tradizione, come Matteo Lavagna di Loano. Ora in pensione e dedito ad opere di bene. Solo per citare due mitici professionisti.

A proposito di opere di bene. Come è stato possibile fissare la grande retata, denominata ‘Carioca’, nel giorno in cui il Martirologio Romano commemora le sante martiri Perpetua e Felicita, arrestate a Cartagine sotto l’imperatore Settimio Severo insieme ad altre giovani catecumene. Perpetua, matrona di circa 22 anni, era madre di un bambino ancora lattante, mentre Felicita, sua schiava,  risparmiata dalle leggi  in quanto incinta affinché potesse partorire, si mostrava serena davanti alle fiere, nonostante i travagli dell’imminente parto. Entrambe avanzarono dal carcere nell’anfiteatro liete in volto, come se andassero in cielo.

Non vorrei che dalla “Carioca” uscisse qualche ‘martire’. Io non ho dubbi. Elpidio l’ho messo già in lista d’attesa per la ‘beatificazione’. Lo sapete che questo aitante professionista con la sua venuta in Riviera si è conquistato negli anni una carriera strepitosa. Siete mai stati a visitare il suo nuovo studio (inaugurato qualche anno fa) di via Milite Ignoto, nei pressi della chiesa parrocchiale? E’ semplicemente favoloso. Arredatissimo, elegantissimo, ricco di affreschi e di aria pulita.

Non ho dubbi, chi meglio di Belfagor può sapere quante ‘invidie’ ha suscitato tra i colleghi  del collegio notarile della provincia di Savona!  Erano 28, ufficiali, nell’annuario del 1978, stesso numero nel 2002, ed ora si dice hanno superato la trentina. Ad Alassio ricordo Fernando Cauli, ora pensionato; a Savona ricordo Enzo Lepri, pure pensionato; sempre a Savona ricordo il popolare Enzo Motta (in pensione); ricordo Giovanni Allegri, a Pietra Ligure, che ci ha lasciati per l’aldilà; stessa sorte più recente per il popolarissimo Giacomin, Giacomo Burastero di Loano (ha donato ai due nipoti un patrimonio immenso); altro pensionamento, a Savona, Gianluigi Romairone. Della Valbormida ricordo Giancarlo Lasagna che è in pensione.  Alcuni di loro hanno fatto parte del consiglio notarile distrettuale. Oggi con questa nuova composizione (vedi….)

Già, lo sapete, cari diavoletti, che il ‘mio protetto’ Elpidio, formidabile stacanovista del lavoro, era finito sotto procedimento disciplinare per ‘concorrenza sleale’ verso i colleghi, cioè accusato di aver sottratto clienti ad altri. Incredibile, tanto è vero che, con l’ausilio dei suoi legali, è stato prosciolto alla grande.

Che colpa aveva se nello studio si faceva la coda, aveva battuto tutti nel numero di ‘atti notarili” nel corso dell’anno, oltre mille. Se dava lavoro a tanti bravi impiegati (per un periodo c’era anche il fratello di un magistrato in servizio a Savona) ed impiegate, arrivando a superare le 15 unità. Cosa doveva fare di più, di meno, il sempre sorridente, affabile, aggraziato notaio? Se faceva uno sconticino e il tam-tam aveva raggiunto buona parte delle agenzie immobiliari savonesi, è colpa grave? Un danno sociale? Suvvia!

Caro Elpidio resisti, passerà pure questa tremenda e forse annunciata bufera. Il popolo dimentica in fretta, non fosse così alcuni ‘bei nomi alassini’ non sarebbero tanto celebrati ed onorati neppure da morti. La ramazza dell’antimemoria non lascerà traccia, è più che un augurio.

La giustizia umana serve solo su questa terra. Io che vivo nel regno dell’inferno lo posso certificare.

Penso che lo stretto collaboratore di studio, tale Andrea Grollero, coindagato, potrà spiegare e sottoscrivere “tutta colpa mia, ho sbagliato e messo nei guai il notaio, tratto in inganno dalle mie leggerezze”.

Un ultimo pensiero lo riservo, lontano dal forno ardente, al notaio Domenico Manuti  indagato e comunque non  interdetto dall’attività che, secondo La Stampa dell’8 marzo 2012, festa della donna, “è stato a lungo il primo contribuente della provincia di Savona” (sic!) Fregando così, scherzo ovviamente, il mio protetto Elpidio.

Ma non avendo ‘sangue napoletano’, il quotidiano Fiat aggiunge: “Il notaio ha l’ufficio nel centro storico di Varazze, è felicemente sposato e con figli, ha 57 anni. E’ conosciuto anche come sostenitore della locale Croce Rossa ed iscritto al Lions Club di Varazze-Celle, ma non frequenta l’attività. Originario di Barletta, notaio come papà che è sempre rimasto in Puglia”.

E al dott. Elpidio Valentino, ritratto sui media  solo in una foto supergiovanile, non riservano neppure la più piccola citazione per le sue opere di bene? Cercasi con urgenza contraerea idonea.

P.S.

Leggo oggi, 17 marzo 2012, su Il Secolo XIX-albenga-alassio/riviera, a firma del valente redattore Giovanni Ciolina, che a volte si diverte a dare “buchi” alla concorrenza, un servizio con la notizia terribile. Titolone: “Sgomberato lo studio di Valentino. E’ la conseguenza del provvedimento di sospensione decisa dal tribunale. Ieri tutti i fascicoli dell’attività del notaio sono stati trasferiti da un collega”.

E  i bravi dipendenti, aggiungiamo, saranno messi in disoccupazione? Pare di sì.

Si racconta che alla Corte d’appello di Genova ci sia un giudice donna alla quale arrivano sulla scrivania, per competenza, tutte le pratiche ‘disciplinari’ dei notai della Liguria. Facciamo gli scongiuri, c’è chi giura che la provincia di Savona batta ogni record. Io diavolaccio, questa volta, sono estraneo. Anche se il mio tifo non cambia. Resiste. Persiste. L’inferno è sempre spalancato.

 

Belfagor

18 marzo 2012     

 

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