Recessione mondiale

LA RECESSIONE MONDIALE
E’ SOLTANTO ECONOMICA?

Di fronte all’attuale, drammatica situazione economica mondiale (e, soprattutto, italiana), “TRUCIOLI SAVONESI” sente il dovere di riproporre all’attenzione degli affezionati lettori (con il consenso dell’Autore) il sottostante Articolo, avente per Titolo “LA RECESSIONE MONDIALE E’ SOLTANTO ECONOMICA?”, datato 24 Novembre 2008.

 

A  nostro parere,  il contesto dell’Articolo è estremamente attuale, perché le ultime vicende politiche hanno palesemente dimostrato che ci troviamo di fronte ad una GLOBALE REESSIONE (ECONOMICA–AMBIENTALE-SOCILALE E MORALE),  come opportunamente evidenziato nell’Articolo citato  e che la strada da percorrere per porvi rimedio è quella di un NUOVO PROGETTO PER UNA SOCIETA’ PIU’ SANA; nulla ci possiamo attendere dagli inutili ed ingiusti RIMEDI – TAMPONE dell’attuale Governo Nazionale.

I PROBLEMI SOCIALI DEL FUTURO
QUARANTASETTESIMA PUNTATA

LA RECESSIONE MONDIALE  E’ SOLTANTO ECONOMICA?

–  Tutti parlano diffusamente, in questi giorni, di RECESSIONE ECONOMICA MONDIALE e dei possibili rimedi per far fronte ad essa.
Ma, domandiamoci un attimo: “E’ soltanto ECONOMICA LA RECESSIONE, o questa, non è anche  AMBIENTALE o, peggio ancora, SOCIALE E MORALE?

Gli Esseri Umani si rendono conto del NEGATIVO STILE DI VITA che hanno creato e sono disponibili a riconoscere i loro errori ed omissioni per tentare una correzione, oppure intendono proseguire lungo la strada intrapresa?

Nei giorni scorsi, ho avuto occasione di prendere visione di alcuni dati, pubblicati dal LIVING PLANET REPORT e le domande, sopra riportate, sono nate spontanee nella mia mente ed ho pensato, allora, di sottoporle anche alla cortese attenzione dei nostri amici lettori, soffermandomi, in particolare, sull’esame di alcuni di questi dati.

– Incominciamo, allora, da quella che gli Scienziati definiscono IMPRONTA ECOLOGICA, la quale indica, con criteri rigorosamente matematici, LA MISURA DI QUANTA SUPERFICIE, Terrestre o Marina (espressa in ettari), OGNI ESSERE UMANO PUO’ UTILIZZARE PER LA PRODUZIONE DELLE RISORSE NECESSARIE PER LA SUA VITA.

Al riguardo, occorre precisare che si tratta di INDICATORI STRETTAMENTE LEGATI ALL’INTERO CONSUMO DELLE RISORSE STESSE; quindi, l‘IMPRONTA ECOLOGICA E’ DATA DALLA SOMMA DI TUTTI GLI ETTARI DEI TERRENI AGRICOLI, DEI PASCOLI, DELLE FORESTE E DEI PATRIMONI ITTICI CHE UNA NAZIONE UTILIZZA PER LA VITA DEI SUOI CITTADINI (e, di conseguenza, NON SOLTANTO PER PRODURRE, ma, anche,  PER SMALTIRE O  ASSORBIRE IL MATERIALE DI SCARTO.)
A questo punto, prendiamo, ad esempio, la SITUAZIONE ITALIANA:
. LA NOSTRA IMPRONTA ECOLOGICA (ovvero il Consumo di Superficie Terrestre o marina per l’intera produzione delle risorse che utilizziamo) è di 4,8 ETTTARI PRO-CAPITE
. LA NOSTRA CAPACITA’  BIOLOGICA (dettata dalle leggi della Natura) è di 1,2 ETTARI PRO-CAPITE
. IN CONCLUSIONE: ci troviamo di fronte ad un DEFICIT di 3,6 ETTARI GLOBALI PRO-CAPITE NEI CONFRONTI DELLE NATURALI POSSIBILITA’ .


Gianfranco Bologna
Ma andiamo oltre, carissimi amici, ed esaminiamo gli stessi dati a livello Planetario: possiamo constatare che, a partire dall’Anno 1986 ad oggi, sta verificandosi un Evento ancora più preoccupante, in quanto assolutamente inedito ed anomalo e cioè:
ATTRAVERSO L’UTILIZZO DISTORTO DELLE NUOVE TECNOLOGIE, L’UOMO HA INIZIATO AD UTILIZZARE PIU’ RISORSE DI QUELLE CHE IL PIANETA TERRA E’ IN GRADO DI PRODURRE.”
Infatti, i Dati, riferiti all’Anno 2005, ci dicono chiaramente che il DISLIVELLO PRODUTTIVO RISPETTO ALLE POTENZIALITA’ NATURALI HA RAGGIUNTO LA PERCENTUALE DEL TRENTA PER CENTO PIU’ DEL CONSENTITO; pertanto, si prevede che, perdurando la metodologia produttiva e consumistica attuale, nel 2040 tale Percentuale  potrà raggiungere, addirittura, il CENTO PER CENTO.

Concludendo: ci troviamo di fronte non soltanto ad una  RECESSIONE ECONOMICA, ma, anche, ad una RECESSIONE AMBIENTALE, con secondari effetti sconvolgenti sul futuro dell’ umanità.
Non a caso, Gianfranco Bologna (Direttore Scientifico del WWF), con paradossale ironia, è giunto ad affermare che:

“NON ESSENDOVI PIU’ CONTINENTI DA INVADERE ATTRAVERSO LA METODOLOGIA DELLA GUERRA E DEL COLONIALISMO, DOVREMO ATTREZZARCI PER INVADERE UN ALTRO PIANETA PER POTER SOPRAVVIVVERE.”

– Ma, oltre alla RECESSIONE ECONOMICA ED AMBIENTALE, noi, oggi, ci troviamo di fronte, anche, ad una sempre più grave RECESSIONE SOCIALE e ad una conseguente, vergognosa RECESSIONE MORALE.

Durante le Giornate Internazionali di Studio, organizzate dal Centro Pio Manzù a Rimini, nello scorso mese di ottobre, è stata messa in evidenza la seguente situazione:

“- SONO UN MILIARDO E DUECENTO MILIONI LE PERSONE COSTRETTE A VIVERE CON MENO DI UN DOLLARO AL GIORNO.

– PIU’ DI OTTOCENTOMILA I DENUTRITI CRONICI, UOMINI E DONNE, PER I QUALI L’ASPETTATIVA DI SOPRAVVIVENZA E’ BASSISSIMA.

– CINQUE MILIONI I BAMBINI, SOTTO I CINQUE ANNI, CHE MUOIONO DI MAL NUTRIZIONE, DI FAME, OGNI ANNO.

– QUEST’IMMENSA PARTE DI MONDO, DIMENTICATA DALL’OCCIDENTE (COMPRENDENTE CENTINAIA DI MILIONI DI ESSERI UMANI) HA CONOSCIUTO LA CRISI DEL SISTEMA ECONOMICO MONDIALE PRIMA DEL CROLLO DELLE BORSE E DEL GRANDE INGANNO DEI MUTUI SUBPRIME.”


Marcela Villareal
Credo che tutto questo sia incontestabile; ma, a giudizio di alcuni Economisti, questa immensa crisi (ormai cronica) del Terzo e Quarto Mondo non ha rapporti concausali con la Recessione Economica attuale dell’altra parte del Mondo (cosiddetta Progredita); non a caso, oggi, molti Esperti continuano a sostenere che per combattere e vincere la Povertà e la Miseria Esistenziale IN OGNI ANGOLO DEL NOSTRO PIANETA sia necessario PRODURRE DI PIU’, MAGARI FACENDO RICORSO AD UNO SVILUPPO ECOLOGICAMENTE SOSTENIBILE.

 Ma, i fatti di questi ultimi mesi tendono a smentire la Ragion d’Essere di questa (pur accettabile) convinzione, perchè i Governi del Mondo Occidentale e delle Nuove Potenze Asiatiche si apprestano ad affrontare e tentare  di risolvere il PROBLEMA DELLA RECESSIONE ECONOMICA secondo i Metodi tradizionali e consolidati delle Regole del Mercato e perseguono, pertanto, UN RILANCIO PRODUTTIVO, NON GIA’ FONDATO SU DI UNO SVILUPPO ECOLOGICAMENTE SOSTENIBILE, MA, AL CONTRARIO, ACCENTUANDO  L’IMPRONTA ECOLOGICA, PERCORRENDO, CONTESTUALMENTE, LA STRADA DELLA DISEGUAGLIANZA (E, CONSEGUENTE) RECESSIONE SOCIALE.

I dati statistici più recenti evidenziano, infatti, un quadro allarmante, che dimostra un progressivo allargamento della Forbice, che continua a dividere i RICCHI dai POVERI.
Ed, ancora una volta, partiamo dall’esame della situazione esistente nella nostra Italia; l’ALLARME POVERTA’  lo aveva lanciato, all’inizio del mese di ottobre, la CARITAS:
     QUINDICI MILIONI DI ITALIANI SONO A RISCHIO DI INDIGENZA.”

 Ma il più recente RAPPORTO OCSE riporta: “dall’anno 2000 in poi, è cresciuta significativamente la distanza fra chi guadagna molto e chi, al contrario, sta ai piani bassi della scala sociale”; ed ecco, LE CONCLUSIONI DELL’OCSE SULLA EVOLUZIONE DELLA DISUGUGLIANZA DEL REDDITO, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL NOSTRO PAESE:

. L’ITALIA E’ IL PAESE, ALL’INTERNO DELL’OCSE, OVE E’ PIU’ AMPIA LA DIFFERENZA DI REDDITO TRA RICCHI E POVERI.
. A PARITA’ DEL POTERE D’ACQUISTO, IL REDDITO MEDIO DEL 10 PER CENTO DEGLI ITALIANI PIU’ POVERI E’ DI CIRCA 5.000 DOLLARI (QUINDI: SOTTO LA MEDIA DEGLI ALTRI PAESI OCSE: PARI A 7.000 DOLLARI)
. IL REDDITO MEDIO DEL 10 PER CENTO DEGLI ITALAINI PIU’ RICCHI (CIRCA 55.000 DOLLARI) E’ SOPRA LA MEDIA OCSE


Giorgio Ruffolo
Situazioni analoghe a quella Italiana (sia pure di diversa entità) noi possiamo riscontrarle anche  in altre Nazioni del Mondo Occidentale; cito, a titolo di esempio, questa breve annotazione di Marcela Villareal (Direttrice della Divisione ONU: Pari opportunità), riferita agli Stati Uniti:

“SOLO  NEGLI U.S.A., OGGI VI SONO 9 MILIONI DI BAMBINI, SPROVVISTI DI ASSISTENZA SANITARIA. MOLTI DI LORO HANNO PROBLEMI DI SALUTE MOLTO SERI.

STIAMO PARLANDO DELLO STESSO PAESE DOVE LA GENTE PUO’ MORIRE DI SETE A CAUSA DEL PASSAGGIO DI UN URAGANO.

POSSIAMO IMMAGINARE, ALLORA, QUALI EFFETTI STA AVENDO LA CRISI ECONOMICA SULLE POPOLAZIONI PIU’ POVERE.

LA SPECULAZIONE HA COLPITO TUTTO, ANCHE L’ALIMENTAZIONE.

E, OGGI, ANZICHE’ MIGLIORARE, LA SITUAZIONE STA PEGGIORANDO.

I CASI DI MALNUTRIZIONE AUMENTANO; LA FAME E’ UN DRAMMA SEMPRE PIU’ ATTUALE.” 

Ed ecco, allora, che la RECESSIONE SOCIALE viene a coniugarsi con la RECESSIONE MORALE; assistiamo, infatti, quasi quotidianamente, anche nel nostro piccolo angolo esistenziale, ad una DRAMMATICA CADUTA DEI VALORI ETICI, SPIRITUALI E CULTURALI di gran parte dei nostri concittadini (a cominciare da chi occupa posti di rilevante entità: politica ed amministrativa).
Non a caso, quindi, ho utilizzato l’espressione RECESSIONE MORALE. 

La matrice di questa GLOBALE RECESSIONE (ECONOMICA-AMBIENTALE-SOCIALE E MORALE) va ricondotta, a mio modo di vedere, ad un’UNICA FONDAMENTALE CAUSA: L’ERRATA IMPOSTAZIONE E GESTIONE DEL SISTEMA POLITICO ED ECONOMICO INTERNAZIONALE.

Quello che serve, a tutti noi, per uscire da questa maledetta crisi, è un RADICALE RIPENSAMENTO DELL’ECONOMIA MONDIALE, FONDANDOLA SU BASE ETICHE E NON, UNICAMENTE, SUL CULTO IRRAZIONALE DEL PROFITTO, FINE A SE STESSO.

In armonia con il pensiero di Giorgio Ruffolo (Presidente di Europa Ricerche) io credo in un NUOVO PROGETTO DI SOCIETA’ SANA (DOVE NOI VOGLIAMO RIMANERE SEMPLICEMENTE UMANI) CHE AFFRONTI ALLA RADICE LE DUE GRANDI DERIVE DEL CAPITALISMO, QUELLA DELL’INSOSTENIBILITA’ ECOLOGICA  E QUELLA DELL’INSOSTENIBILITA’ POLITICA.
Mi batterò, sino alla fine dei miei giorni, per contribuire alla realizzazione di questo progetto.

 
19 Novembre 2008     Aldo Pastore

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