Contributo volontario? No, grazie. Lettera di un Docente.

Contributo volontario? No, grazie.
Lettera di un Docente.

Contributo volontario? No, grazie.
Lettera di un Docente. 

 Caro Ministro, 

L’ultima circolare lo scriveva chiaro il 7 marzo del 2013. E non cambiava, di una virgola, quello che aveva già sostenuto l’anno prima: «I contributi scolastici sono volontari». E ancora: «Nessun istituto può subordinare l’iscrizione degli alunni al preventivo versamento del contributo». Se succede questo «non solo è illegittimo, ma si configura come una grave violazione dei propri doveri d’ufficio». Più esplicito, non si può. E invece, le cose non stanno proprio così. Decine di istituti scolastici — non tutti — continuano a fare finta di nulla. A volte cambiano il nome del «contributo», ma non la sostanza. In alcuni casi avvertono, usano toni da ultimatum, inviano comunicazioni in cui ricordano che bisogna pagare anche gli arretrati…”

Questo l’inizio dell’articolo su “Il Corriere della Sera”  del 23 marzo a firma di Leonard Berberi. 


L’articolo prosegue con sottoparagrafi come: “da 60 a 200 Euro a famiglia”;  “Dalle gite alle fotocopie”, “Non paghi? Niente laboratorio” … paragrafi forti ma non dissimili dalla realtà. Chi scrive è un  Docente di una materia “tosta”  che paga malvolentieri il contributo volontario già precompilato sul modulo comprendente, vista la cifra tonda, sia l’iscrizione che il ‘contributo volontario’. Mi chiedo: per quali attività? Se:

  1. In quattro anni non ho visto una sola fotocopia di appunti;
  2. La Matematica è spiegata per ‘atto di fede’ presupponendo l’equazione della retta nel piano cartesiano svincolata del concetto di similitudine di triangoli;
  3. In quattro anni la Fisica è stata ‘letta’ dalla docente (errori inclusi) da un mistificante testo di tre autori, oggi tanto di moda, dove si forniscono i peggiori esempi di ‘problem solving’; 
  4. Il laboratorio? … ma mica siamo in Finlandia…
  5. La presidenza non si cura della prima azione ispettiva, presupponendo, a torto, che ogni verifica scritta sia dimensionata per il tempo previsto e nel rispetto della preparazione media impartita;
  6. Classi parallele sono fortemente discriminate nelle attività extrascolastiche;
  7. Il laboratorio di Fisica e Scienze è a costo zero (Fisica è spiegata leggendo uno dei testi con maggiori danni collaterali);
  8. La piattaforma informatica adottata dalla scuola è operativa un giorno su tre (se va bene) e costa non poco alla blasonata Istituzione;
  9. Ma perché mi fai pagare tramite “contributo volontario” un libretto per assenze e voti se tanto i voti vengono scritti sulla piattaforma (quando visibile) e spesso omessi sul libretto?
  10. Di fronte allo scontento  (codardo) delle famiglie non si è mai visto (che ci risulti) un Ispettore” salire le scale;
  11. Se segnali alla presidenza una (rilevante) difformità dal POF ti risponde bellamente: “voi siete gli unici che me lo segnalano”…
  12. Si fanno uscire anticipatamente (manca il docente” allievi minorenni l’ultima ora senza che le famiglie siano informate. 

Caro Ministro dell’Istruzione, perché non si ha l’onestà e il senso civico di fissare a 250 Euro una tassa d’iscrizione, senza l’ipocrisia del ‘contributo volontario’ e, nel contempo, rimettere in giro (una scuola al giorno a campione) gli Ispettori Tecnici? … in Liguria sembrano spariti come i dinosauri e se visitassero una scuola ogni mattina ascoltando qualche lezione a campione,  allora rimarrebbero molto stupiti …  

Insomma, di ignoranza ce n’è per tutti, d’accordo, ma est modus in rebus… Ricordando a presidi e insegnanti anche quel passo di Giovenale da loro spesso dimenticato: “Maxima debetur puero reverentia

SALVATORI GANCI

http://www.salvatoreganci.ssep.it

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e-mail:    museodellascienza.s.ganci@gmail.com

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