Consiglio Comunale di Loano

Delibere di Giunta e Consiglio (21) – Albo pretorio Comune di Loano
 Quale sviluppo potrà avere una città dove non si rispettano gli impegni?
Il monologo della minoranza accolto dalla silenzio della maggioranza
 Un elenco di promesse non mantenute. E chi controlla in porto?

 
Delibere di Giunta e Consiglio (21) – Albo pretorio Comune di Loano
Quale sviluppo potrà avere una città dove non si rispettano gli impegni?
Il monologo della minoranza accolto dalla silenzio della maggioranza
Un elenco di promesse non mantenute. E chi controlla in porto?

Loano – Il 30 aprile 2010, alle ore 14:00 si è tenuta la riunione di Consiglio Comunale con la discussione e approvazione di 13 proposte di delibere. Seduta comunale movimentata e dibattuta, con interventi dei Consiglieri della lista civica “E’ Loano” i quali hanno posto tante domande a cui sono seguite poche risposte.

Prendiamo in esame la delibera n. 19, oggetto: Approvazione del Piano Generale di Sviluppo 2010.

Il Presidente dichiara aperta la discussione.

CONSIGLIERE SANDRE

“Il Piano Generale di Sviluppo, come diceva l’Assessore in presentazione, è lo strumento di pianificazione strategico presentato all’inizio del mandato e rappresenta gli assi portanti e gli obiettivi principali che chi amministra si prefigge di raggiungere. Diciamo che è la presentazione teorica dell’Amministrazione, il Piano Generale di Sviluppo ha carattere pluriennale e è il punto di riferimento della programmazione che avviene annualmente, come un raccoglitore di figurine che viene aggiornato annualmente con le figurine delle nuove opere realizzate. A 4 anni dalla presentazione di questo album, la raccolta dovrebbe essere, se non completa, perlomeno a buon punto, purtroppo nel nostro caso mancano quasi tutte le figurine e non sono tutte Pizzaballa, nel senso che non sono figurine molto rare.

A 4 anni dal mandato il Piano generale di sviluppo del Comune di Loano si presenta disatteso o, se vogliamo essere meno severi, in forte ritardo, a parte la realizzazione del nuovo porto gli impegni più importanti sono rimasti sulla carta, quelli che dovevano essere i punti forti, i volani della città bloccati o rinviati, non vogliamo fare l’elenco delle opere non fatte o degli impegni disattesi, li conoscete meglio di noi, facciamo solo alcuni distinguo.

Per quanto riguarda la viabilità gli investimenti, gli sforzi attuati con il nuovo Piano del traffico e con le rotatorie, non risolvono l’annoso problema di una viabilità alternativa alla Via Aurelia, cardine fondamentale da anni dei piani generali di sviluppo che rimane comunque un problema irrisolto per non dire dimenticato.

Piante quasi secolari vengono abbattute e nascono due nuove aree verdi ben accette, ma dove il verde e le piante hanno solo funzione decorativa. Si è persa anche la tradizionale messa a dimora di un albero per ogni nuovo nato e con essa si sta perdendo la cultura del verde con cui convivere.

La fiscalità è fissa, al massimo è consentito per legge, non si aumenta in quanto c’è una legge che non permette di aumentarla, la disattenzione e la leggerezza dimostrata nell’ultima vicenda sull’aumento della tariffa dell’acquedotto è una chiara dimostrazione di come si tutelano le tasche dei cittadini e delle casse comunali, il PUC che doveva essere una priorità impellente sta facendo forse i primi passi, diciamo forse in quanto prerogativa dell’Amministrazione è quella di informare poco per non dire per nulla, sia per il PUC che per la questione San Lazzaro, che dura ormai da 18 anni, sono stati fatti incontri preliminari con la minoranza che non hanno avuto nessun seguito. Incontri che nascevano dal dovere – principio di informazione e trasparenza su cui si basa ogni virtuosa amministrazione, non pretendevamo certo di essere ammessi nelle stanze dei bottoni, ma di essere informati e con noi la cittadinanza”.

Dino Sandre

CONSIGLIERE GARASSINI

“Volevo fare un piccolo intervento, se mi è consentito, direi un intervento sintetico perché il Consigliere Sandre ha già detto e poi purtroppo, nonostante siano passati 4 anni, le cose che si dicono sono sempre le stesse. In effetti noi abbiamo detto più volte che questa Amministrazione, questo Sindaco si è presentato agli elettori con un programma elettorale decisamente ambizioso, che conteneva quindi tantissime promesse e diciamo che da un Sindaco, tra l’altro Sindaco uscente, probabilmente ci si aspettava che queste promesse fossero mantenute, se non tutte, in buona parte, perché certamente un Sindaco uscente doveva conoscere bene la macchina amministrativa, saper le disponibilità finanziarie, sapere che le opere, gli interventi che erano previsti nel suo programma elettorale, avevano già delle basi concrete per poter essere realizzate.

Nel corso di questi anni il Sindaco si è sperticato a dire che in realtà questo programma elettorale è stato in gran parte realizzato e che le opere che non sono invece arrivate al termine sono dovute a colpa di qualcun altro, quindi non so, ci ha spiegato che la diga soffolta non si è fatta perché i bagni marini non hanno partecipato, oppure che qualche ente ci ha messo lo zampino e quindi non è stato possibile, come per esempio il Marino Piemontese che dipende, giustamente essendo di proprietà dell’ASL, dall’ente proprietario il destino di questo ospedale poi potremo parlare della zona alberghiera, di tutte queste cose, zona alberghiera che peraltro è da 4 anni che almeno una volta all’anno escono 4, 5 articoli che è pronta a partire, è sempre lì sulla linea di partenza, ma il primo passo, lo start non c’è mai.

Quindi di fatto, al di là delle giustificazioni del Sindaco che peraltro saranno vere, non saranno vere, saranno condivisibili o meno, però è il Sindaco che aveva promesso ai suoi elettori che avrebbe fatto certe opere, quindi avrebbe dovuto probabilmente fare meglio i conti perché i risultati sono questi.

Quindi la cosa che emerge è anche questa, che in questa deliberazione si usano dei termini che fanno un po’ sorridere, perché si parla di pianificazione, programmazione, strategia, operatività, tutti concetti che secondo me sono lontanissimi da questa Amministrazione, nel senso che proprio questa Amministrazione alla prova dei fatti, al di là della buona volontà di chi c’è, ha dimostrato nei fatti che manca proprio questo, manca la capacità di programmazione, di porsi degli obiettivi e di realizzarli.

A noi questo sembra dimostrato dai numeri, dai piani triennali delle opere pubbliche, dai piani annuali che continuano sempre a cambiare, le opere previste nel 2006, poi sono diventate del 2007, 2008 e del 2009 e di fatto molte di queste non sono state, a distanza di 4 anni neppure realizzate.

Quindi questo o c’era un atteggiamento di superficialità per voler essere gentili, nel momento in cui ci si è presentati agli elettori, oppure dimostra poi invece un assoluto dilettantismo nella gestione della cosa pubblica e devo dire che questo è un motivo di delusione, sinceramente anche per me personalmente, perché quando viene eletto con il 59% del consenso dei cittadini una persona che, come ama dire spesso il Sindaco, è da 22 anni che siede sui banchi della maggioranza, sia con ruoli, magari inizialmente di semplice comparsa, poi con ruoli via, via sempre più importanti, però di ci aspettava una capacità ed incisività nella gestione della cosa pubblica e dell’Amministrazione decisamente superiore a quella che invece è stata dimostrata, per cui noi crediamo che dire questo, lo diciamo ormai senza nessuna…, cioè così ne prendiamo atto un po’ sconsolati, ma soprattutto perché questa attività amministrativa ha di fatto bloccato la città, non ci sono state scelte nuove, nel senso che quello che è stato portato avanti […] è stata pensato da altre amministrazioni.

Purtroppo le amministrazioni Vaccarezza, adesso possiamo parlare delle due amministrazioni, quella prima e quella dopo, non hanno portato nulla di nuovo per Loano, nessuna idea, nessun progetto che potrà essere raccolto da chi lo seguirà ed eventualmente portato avanti.

Quindi proprio un’Amministrazione abbastanza opaca, un’amministrazione ferma che è lontanissima da quello che aveva promesso agli elettori.”    

Il Presidente dichiara chiusa la discussione ed invita ad esprimere le dichiarazioni di voto.

Elisabetta Garassini

CONSIGLIERE GARASSINI

“Chiaramente votiamo contro”.

Non c’è dichiarazione di voto da parte della maggioranza. 

Segue la votazione per alzata di mano.

Presenti n. 16  

Voti Favorevoli: n. 13 (?)

Voti contrari:n. 6 (Garassini– Miceli – Sandre – Tassara – Pesce – Franco)

******

@ Riflessioni e domande

 

Come si rileva, oltre agli interventi dei Consiglieri Sandre e Garassini, non vi sono stati altri interventi. No, dalla maggioranza. No, dall’Assessore. No, dal Sindaco. I Consiglieri Sandre e Garassini hanno quindi parlato al vento? Eppure hanno detto cose interessanti, mirate ai reali problemi delle esigenze della collettività loanese e dei turisti. Silenzio assoluto! Segno di arroganza, maleducazione e di gestione della cosa pubblica in forma “podestarile”? Peccato che i presenti nel pubblico erano pochi. Sempre troppo pochi. Come se i problemi trattati nei Consigli comunali non ci riguardassero.

Incomprensibili sono i tanti “mugugni” che, spesso e volentieri, si sentono. Sono “mugugni” più che giustificati, mirati e spesso documentati. Però… non segue nulla di concreto!

Neppure quando si è chiamati, nel segreto della cabina elettorale, ad esprimere il proprio voto nella scelta dei propri amministratori. Specialmente nella scelta del proprio Sindaco.

Si, perché non si è capito a Loano, e rimane a tutt’oggi inspiegabile, l’alta percentuale di voti del 59% degli elettori che hanno votato Angelo Vaccarezza e che lo hanno, in buona parte, portato ad essere eletto Presidente della Provincia di Savona.

Apprezzato per il progetto del nuovo Porto? E’ bene ricordare che lungimiranti sono stati i Sindaci che, negli anni ‘50/’60, con grande merito, hanno deciso la costruzione di un porto, all’inizio destinato ai pescatori e, successivamente, destinato anche a fini turistici. Il tutto a spese della collettività, ossia con i soldi nostri!

Bene, i grandi meriti (?) del Sindaco Vaccarezza sono stati di stravolgere le buone intenzioni delle Amministrazioni precedenti. Come? Di fatto, con il tanto decantato progetto del nuovo porto presentato dalla Società Portobello SpA e successivamente dalla Marina di Loano SpA, (Società del Gruppo Salvatore Ligresti)   ha “privatizzato” e “regalato” l’intero porto alla stessa Marina di Loano SpA (quindi a Ligresti). Infatti, la Concessione demaniale dai previsti 50 anni, è passata a 60 e poi a 80 anni. Quali vantaggi per i loanesi e residenti? Nessuno, anzi…! Tutti i soldi spesi inizialmente dei loanesi sono stati, di fatto, “regalati” a Marina di Loano SpA e solo minimamente conteggiati con un insignificante importo di euro 500.000,00. Alla collettività loanese era costato, in allora, milioni e milioni di lire! Una “perla” di quanto affermato, l’anno scorso, dal sindaco: “Questa Amministrazione ha portato a casa un progetto nuovo di porto e ha approvato il Progetto in questa Amministrazione, inaugura il Porto in questa Amministrazione. Così, è un dettaglio, è solo un’opera di 100 milioni di euro, ma lo so che abbiamo fatto poco,…” La verità? I 100 milioni di euro li ha spesi Marina di Loano SpA che, di fatto, con 80 anni di concessione demaniale, è diventato proprietario del porto. Altroché l’ aver “fatto poco”! Ovvio che il progetto del nuovo porto di Loano è stato presentato inizialmente dalla Portobello SpA e semplicemente approvato dal Consiglio comunale. Meno giustificate le svariate varianti concesse in corso d’opera che, di fatto, hanno stravolto il progetto iniziale con l’aggravante di una devastante colata di vetrocemtno all’interno del porto stesso  

La Marina di Loano SpA (gruppo Ligresti) ovviamente ha ringraziato e ringrazia il sindaco Angelo Vaccarezza per l’ottima operazione finanziaria realizzata con l’ampliamento del porto di Loano.

Chi non avrebbe motivo di ringraziare Angelo Vaccarezza sono la quasi totalità dei loanesi e delle categorie commerciali ed economiche della città (ad eccezione di qualche presidente di categoria che opera e decide a livello personale con il sindaco).

Seconda “perla” del Sindaco quando ha dichiarato (sempre l’anno scorso): “ Sulle case agricole: e viva Dio che i Vigili controllano. Anche questa è responsabilità dell’Amministrazione? Io credo che la responsabilità dell’Amministrazione sarebbe quella di non fare i controlli, ma grazie al lavoro di tutti, mi pare che i controlli siano fatti, anche su quello sarebbe se andassimo a fare un controllo trovassimo una cosa che non funziona e non fosse sanzionata.”

No, signor Sindaco, non si attacchi agli specchi! Questa sua dichiarazione è pretestuosa e non corrisponde ai fatti. Per ben sette anni (dal 2000 al 2007) i controlli sulle “case agricole” (circa 100) non risultano essere stati fatti (dichiarato, in un consiglio comunale dall’Assessore Luigi Pignocca).

Nel 2008 la Giunta comunale ha deciso controlli a sorteggio (dichiarato dall’Assessore Pignocca). Solo ai primi mesi del 2009, a seguito di esposti presentati alla Procura della Repubblica di Savona, e su richiesta della stessa Procura di effettuare un controllo su tutte le “case agricole” rilasciate nel comune di Loano, si sono attivati la Polizia Municipale e l’Ufficio Tecnico Comunale di Loano.

Quando poi pone la domanda “Anche questa è responsabilità dell’Amministrazione?” Viene spontaneo chiedere: non era dovere dell’Amministrazione sollecitare i controlli? Perché gli Uffici preposti sino al 2007 non hanno effettuato controlli in merito? Perché sino al 2007 sono stati rilasciati Permessi di costruire in zone SIC senza richiedere la Relazione d’Incidenza come da norme di leggi nazionali e della Comunità Europea? Perché le Giunte comunali hanno approvato Piani Aziendali di Sviluppo Agricolo senza accertare la regolarità, nella fase istruttoria e all’atto dell’ approvazione, che, nei fatti, si sono dimostrati carenti e comunque ostativi all’approvazione? Sono stati controllati tutti i 100 e più Piani aziendali approvati e con rilascio permesso di costruire delle “case agricole”?

E sui lavori fatti nel porto sono mai stati fatti controlli? Sembrerebbe di no.

Che cosa avrà accertato la Procura di Savona? Probabilmente, a breve, avremo risposte (non date in allora dagli interessati) delle tante nostre domande rimaste inevase.            

 

Gilberto Costanza

e-mail: gilberto.costanza@alice.it

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