Come tutto ebbe inizio

Come tutto ebbe inizio

LA CANZONE D’AUTORE DI RAFFAELE TUTTOFUOCO

Come tutto ebbe inizio

Nel lontano 1972, giovane genovese appena diciottenne e fresco di una maturità conseguita col massimo dei voti, in un colloquio a Siena, in piazza Salimbeni, ebbi l’opportunità di essere notato e immediatamente assunto presso un importante istituto finanziario della città toscana, con destinazione l’ufficio della borsa e degli investimenti.

Ebbi così modo di conoscere il collega Andrea, con cui successivamente mi ritrovai a Milano, e dal quale venni a sapere dell’esistenza di Raffaele Tuttofuoco, poeta e cantautore milanese di rara valenza musicale e culturale.

Incontrai Tuttofuoco una sola volta, e solo per poche ore, a casa sua. Fu così che tutto ebbe inizio: in una tiepida sera dell’inverno milanese, un incontro dal sapore della vecchia Milano, con le sue caratteristiche case d’epoca, in un elegante palazzo sito nella breve via Zebedia, adiacente ad una bellissima piazza, Sant’Alessandro, con la sua chiesa barocca. Uno di quegli angoli raffinati che fanno la bellezza di questa città, in cui regnava una calma assoluta, dove sembrava fermarsi per un istante la frenetica vita del mondo milanese, in un silenzio pregno di una dimensione spirituale che preludeva a un’idea più elevata, un gioco del destino, probabilmente da tempo deciso e che ora sembrava realizzarsi: la Provvidenza entrava nel gioco sottile dell’inevitabile caducità delle cose umane, e un incontro serale di poche ore, così lontano nel tempo, così imprevedibile, riaffiora oggi, quasi per un disegno superiore, in un meraviglioso progetto musicale che nasce e rievoca momenti unici dell’esistenza di Lele nella sua casa, frequentata da diverse presenze femminili. Fra queste, la dinamica zia Aurora, sempre accanto a Lele, sempre pronta a dedicargli ogni cura ed affetto; Lele suonava con la sua chitarrina le sue “poesie in musica” più belle e struggenti: L’amore felice,

Costruire, Piccole cose, Il vento e la conchiglia… Momenti magici, indimenticabili.

Tornato a Genova, io e Lele non ci saremmo mai più rivisti; ci sarebbe stata solo qualche telefonata, alcune lettere ed un plico che l’artista milanese mi avrebbe poi spedito, contenente spartiti, testi e una cassetta in cui cantava alcuni dei suoi brani; cassetta che però non arrivò mai, misteriosamente perduta nei meandri del servizio postale.

Eppure, a distanza di più di trent’anni, ecco sorgere la nostalgia di quell’incontro: una telefonata fatta pensando di parlare ancora col Raffaele di quel tempo passato, e dalla quale vengo invece tristemente a sapere della sua scomparsa. Decido di andare a Milano a trovare la famiglia, e mi attende una sorpresa inaspettata: la cassetta mai arrivata, ritrovata in un grande baule di ricordi fra testi e spartiti, quella cassetta perduta che avevo desiderato da sempre! E poi la conoscenza del professor Walter Pascale, amico fraterno, medico curante e stretto collaboratore artistico di Lele, a cui espongo, con non poca emozione, il progetto musicale dedicato alla riscoperta della figura di Raffaele Tuttofuoco: il progetto che darà il via a questo disco, riportando alla luce tutti i suoi sogni e i suoi dolori, le ansie di un’anima bella, sorretti dalle ali di un gabbiano, alto sul mare, ali spiegate verso l’ignoto, verso l’immenso, verso la libertà.

Volo – Tributo a Raffaele Tuttofuoco rappresenta anche un’occasione per creare un importante progetto di solidarietà a ricordo della patologia che afflisse Tuttofuoco fin dalla nascita: i proventi delle vendite saranno infatti in parte devoluti alla APOS – Associazione bambini affetti da Paralisi Ostetrica (www.paralisiostetrica.org), con sede in Alessandria.

Un particolare ringraziamento alla famiglia Tuttofuoco, il fratello Annibale e la zia Aurora, e al Professor Walter Pascale, senza i quali il progetto non avrebbe mai spiccato il “Volo”.

Dedico questo disco a Raffaele Tuttofuoco, alle Persone a me care che non ci sono più, e a mia Madre.

Ezio Aicardi

LA CANZONE D’AUTORE DI RAFFAELE TUTTOFUOCO

 

Raffaele Tuttofuoco (1945 – 1991) è stato un grande poeta, musicista e autore di canzoni milanese, affetto fin dalla nascita da una grave patologia del sistema nervoso periferico, la paralisi ostetrica. All’inizio  si parlò di poliomielite, ma la paralisi agli arti inferiori che lo segnò per tutta la sua breve vita (morì a quarantasei anni) fu causata da un trauma da parto. Questa disgrazia non impedì comunque a Lele – così lo chiamavano i parenti e gli amici – di spiccare il suo volo artistico (non per caso il titolo del CD a lui dedicato dal musicista genovese Ezio Aicardi, che contiene sedici canzoni inedite, è intitolato Volo – Tributo a Raffaele Tuttofuoco). Dove? Nella sua casa in un quartiere appartato della vecchia Milano, in via Zebedia, – come racconta limpidamente lo stesso Aicardi nel breve scritto autobiografico Come tutto ebbe inizio qui di seguito allegato  – che divenne il luogo, ben presto frequentato da amici musicisti milanesi e non solo, in cui il giovane Lele cominciò a manifestare il suo precoce talento musicale esercitandosi con vari strumenti, dalla chitarra al clarinetto, dalla tromba al pianoforte, e così esercitò anche la sua libertà di pensiero volando nei  cieli della poesia e della musica, al pari di altri artisti di prima grandezza costretti a cantare e a suonare su una sedia a rotelle, come Pierangelo Bertoli, che si ammalò di poliomielite da bambino,  e Robert Wyatt, dopo una caduta dal terzo piano durante una festa di compleanno. A differenza, però, di questi due autori impegnati nel sociale e fortemente connotati politicamente, i temi di Lele Tuttofuoco riguardano la sofferenza fisica e morale, come appunto nella canzone Volo :”Vele bruciate, ali spezzate / C’è chi non ride mai / C’è chi nel corpo scopre l’inferno / E il volo non vedrà”. Altri temi suoi sono l’amore, Dio, la vita e la morte. Tra le sue ballate, notevole è quella dedicata a Luigi Tenco, composta a caldo, subito dopo la notizia della sua tragica morte, Caro amico: “Hanno detto di te / che sei stato un vigliacco / Hanno detto dite: / “Quello ha avuto paura, / gli è mancato il coraggio / di affrontare la sconfitta”. / Perché un uomo, si sa, / dovrà bere anche il fondo. / Ma non sanno di te / che sei quello che ha vissuto, /  perché resti di te / questa voce nel vento, / e chi vive così / non potrà mai morire, / mentre loro, si sa, / saran cena per i vermi. / Caro amico, perché / dicon che tu non senti / la canzone che a te / questa sera io canto, / se stanotte nel vento / la cantavi con me? “  Come si vede, in Tuttofuoco, non c’è niente che assomigli al “vivere per la morte” di certo esistenzialismo nichilistico, la sua immagine preferita non è la tomba ma il gabbiano, simbolo di vita e di libertà. Altro tema importante della sua poetica è l’amore, per esempio, nell’ Amore felice ascoltiamo versi come questi: “L’amore non chiede parole d’amore / L’amore felice si vive giorno per giorno / Io canto l’amore finito, l’amore che mai cominciò / Io canto il ricordo, il dolore o il rimpianto se c’è”.  Il tema dell’amore è declinato anche sul piano sociale, come nella ballata L’amore, l’amore: “L’amore…/ E’ sepolto in un campo di titoli in borsa / Freddato al corteo di una fabbrica in lotta”. Il CD contiene due versioni di Caro amico, una accompagnata con il  Chapman Stick, con le percussioni e con il flauto, l’altra con la sola fisarmonica e, nell’insieme, rappresenta un percorso significativo alla scoperta del mondo poetico e musicale di Tuttofuoco e dei suoi collaboratori, tra i quali spicca Gerolamo Lossani, compagno da sempre della sua ricerca artistica. I brani sono stati riprodotti da Ezio Aicardi presso il Drum Code Studio di Sesto Godano (SP) sotto la direzione artistica di Bob Callero e Marco Canepa, autori degli arrangiamenti, e da Walter Pascale, amico, oltre che medico, di Lele, presso il Massimo Spinosa Studio di Milano sotto la direzione artistica di Massimo Spinosa, autore degli arrangiamenti e sound engineer. Il CD è pubblicato da Ala Bianca Group e disponibile presso lo store del sito www.alabianca.it e in formato digitale presso i maggiori operatori del settore (Tunes, Amazon Music, 7digital e Google Play). Il progetto di Ezio Aicardi  prevede tra l’altro che una parte del ricavato della vendita del CD venga devoluto alla APOS (Associazione Bambini Affetti da Paralisi Ostetrica), in memoria della malattia di cui Tuttofuoco soffrì dalla nascita alla morte. E’ una patologia pressoché dimenticata dai media ma che bisogna saper conoscere per prevenirla, in modo tale che il personale sanitario presente in sala parto sappia esattamente che cosa si deve fare per scongiurare il rischio di simili traumi che segnano il neonato per tutta la vita.  

Ezio Aicardi è un artista genovese di teatro-canzone, raffinato interprete dei classici del samba e della bossa nova, della canzone francese e della canzone d’autore.

Tra le tante performance ricordiamo gli spettacoli presso i teatri cabaret liguri e milanesi. Presso il Club Instabile di Genova si è aggiudicato la targa quale vincitore e miglior cantante-attore di cabaret.  Ha partecipato  per l’Ente Decentramento Culturale del Comune di Genova ad una rassegna dedicata al Cabaret – Musica- Poesia, presentando tre recital (di cui due nei  Giardini di Palazzo Bianco e uno al parco del Conservatorio di Villa Bombrini) dedicati a Vinicius de Moraes e ai grandi compositori del samba e della bossa; ha registrato per Rai Radio 2  il programma  “Alla luce del sole”, in cui aveva già proposto canzoni di Vinicius de Moraes. Ha partecipato alla “Giornate di solidarietà per Genova” organizzata da Assoartisti presso l’Auditorium dei Magazzini del Cotone, nel Porto Antico di Genova. Nel novembre del 2012 è stato ospite della trasmissione televisiva “Primocanale-Sound” di Genova, dove ha presentato il progetto Tuttofuoco.  Nello stesso mese esegue in pubblico a Sanremo in anteprima i brani di Raffaele Tuttofuoco Volo e Caro Amico in seno alla Rassegna Tenco 2012.  Nell’ aprile 2016 esce per Ala Bianca Group il CD Volo- Tributo a Raffaele Tuttofuoco.             

Nel settembre dello stesso anno il CD Volo- Tributo a Raffaele Tuttofuoco viene candidato dall’apposita Commissione del Club Tenco per l’assegnazione delle Targhe Tenco.

 

FULVIO SGUERSO

 

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