Codice etico Hays

I film americani dedicati a un mercato internazionale molto esteso, come anche Contagion (2011), sono soggetti a codici etici molto severi tanto da risultare spesso pedagogici, ciò fin dai tempi del famoso codice etico del senatore Hays (dagli anni ’30 agli anni ’60). Il male in questi film, nell’accezione più semplice ed ovvia, deve a un certo punto sciogliersi, e ciò avviene o con una sua sconfitta, o con una nuova speranza di poterlo combattere con concrete possibilità di successo. Inoltre se il male è soggettivo cioè incarnato da una figura umana, esso, dopo diverse traversie narrative, ossia dopo la costruzione di veri e propri nodi drammatici in cui sembra avere la meglio su persone oneste o rappresentanti della legge, entra nella seconda parte del film in scacco e il cattivo in qualche modo punito: ucciso o castigato dalla legge. Si potrebbero citare migliaia di film americani caratterizzati da questo codice etico Hays. Ciò è il motivo del successo in tutto il mondo dei film americani da intrattenimento, o drammatici nonchè thriller. Le culture degli altri paesi, comprando i film americani vedevano riempirsi le sale, pur essendo culture moralmente molte diverse da quelle statunitense, gli spettatori si sentivano parte del codice etico proposto dal senatore Hays. Quindi un film che esce da questi binari etici di grande successo diventa d’Essai e non si fa scrupoli di cercare di rappresentare anche le verità più scomode e crude, mettendo sotto accusa anche governi, forze politiche, istituzioni religiose, forze militari, etc. Non è il caso di Contagion che rimane un bel film di massa con finalità spettacolari e pedagogiche sorretto da un codice etico molto vicino al codie Hays. Biagio
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