Cinema: The Reach – caccia all’uomo

RUBRICA DI CINEMA A CURA DI BIAGIO GIORDANO
The Reach – Caccia all’uomo

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The Reach – Caccia all’uomo


The Reach – Caccia all’uomo (Beyond the Reach) è un film thriller del 2014, diretto da Jean-Baptiste Léonetti, basato su un romanzo di Robb White. 

 Ben (Jeremy Irvine) è un giovane pieno di iniziative, conoscitore del deserto del Mojave (in California a cento miglia circa da Los Angeles) in grado di accompagnare i turisti nelle varie tipologie escursionistiche. Ben è anche amico delle poche persone solitarie che abitano quella parte del deserto a lui nota.

Un giorno, dopo che la sua fidanzata è partita verso la sede della sua università, Ben viene ingaggiato da un potente uomo d’affari, un certo Madec (Michael Douglas) che è in trattative per cercare di vendere la sua azienda di circa 800 lavoratori ai cinesi. 

A Madec interessa, di quel deserto, la difficile caccia al muflone (pecore selvagge di origine asiatica), per continuare a collezionare nonostante l’età non più giovanile, trofei di caccia. 

Madec però si comporta in modo scorretto, durante il percorso spara con una facilità irresponsabile su qualsiasi cosa si muova, tanto da uccidere accidentalmente con la sua insistenza un uomo solitario, un raro residente nel deserto, che risulterà essere un grande amico proprio della giovane guida Ben.

La situazione a quel punto diventa molto critica e tesa. Madec cerca un accordo con Ben per far sparire il corpo e nascondere l’accaduto alle autorità, inoltre con il fucile di Ben Madec spara un’altro proiettile sul cadavere, in modo che una volta scoperto avrebbe coinvolto anche il giovane Ben.  

Madec offre a Ben, in cambio del silenzio, molti soldi e prospettive di vita migliori. Ben è indeciso, ha bisogno di soldi, ma alla fine finge solo di accettare, dopo di chè avvicinatosi alla sua automobile, cerca di mandare un segnale di soccorso alla centrale via gps. Madec capisce tutto e lo blocca. 

Non sentendosi più al sicuro, il vecchio Madec decide di eliminare lo scomodo testimone, ma deve farlo senza sparargli altrimenti le indagini della polizia porterebbero alla sua incriminazione, per via della presenza sul corpo di Ben di proiettili che gli appartengono. 

Madec allora ha un’altra idea omicida, fa togliere i vestiti a Ben e lo costringe, senza acqua e a piedi nudi, a vagare nel grande deserto, seguito a distanza dalla sua automobile, lo scopo è di farlo morire per mancanza d’acqua e ustioni. Morendo in quel modo il suo corpo martoriato, ma privo di pallottole, avrebbe depistato le indagini delle autorità. 

Per il ragazzo sarà l’inizio di un incubo; ma la conoscenza del territorio e la rabbia per la morte del suo amico, dovuta ad un assassino che sta per farla franca, gli libereranno energie insperate…

Thriller di grande efficacia, le tensioni infatti progrediscono via via lineari per saltare a un certo punto verso la modalità esponenziale, quest’ultima sarà presente fino agli ultimi secondi del film. Per lo spettatore, rimane impossibile prevedere o immaginare il finale.

Michael Douglas segnato dagli anni incarna in modo geniale il suo personaggio, un cattivo riuscito, una parte sempre da protagonista che sembra tagliata su misura per lui…

Fotografia difficile, nel deserto, molti disturbi da sovraesposizione, forse inevitabili con quel sole e quegli spazi…

   Biagio Giordano 

 

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