L’uomo leopardo, 1943, Usa, dal libro L’alibi nero, regia di Jacques Tourneur, horror

Un bianco e nero ricco di invenzioni fotografiche.
Un leopardo al guinzaglio sfugge spaventato al controllo della padrona aristocratica, ci saranno poi diversi morti che solo in un primo momento saranno attribuiti al felino. In realtà qualcun’altro uccide ed è un uomo.
L’orrore nel film non sta nelle immagini e nelle scene cruente come accade oggi, bensì in un gioco di allusioni enigmatiche sui retro-fatti che vogliono sorprendere e spiazzare lo spettatore al momento giusto, avvalendosi in ciò anche di primi piani di sguardi e volti dei personaggi protagonisti ben modulati nella loro ambiguità dagli attori.
Un orrore soft quindi, che rispecchia il pudore tipico dell’epoca consentendo la messa in campo di profili psicologici molto più suggestivi e potenti…

 Biagio Giordano

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