Cinema: Lo Stato contro Fritz Bauer

Lo Stato contro Fritz Bauer
Germ. 2015
GENERE: Storico
DURATA: 105′
REGIA: Lars Kraume
ATTORI: Burghart Klaussner, Ronald Zehrfeld, Sebastian Blomberg, Jörg Schüttauf, Lilith Stangenberg

Attenzione, commento con spoiler

Germania, 1957. L’autista del procuratore ebreo Bauer, trova il suo capo, (che soffre di insonnia),  privo di sensi nella vasca da bagno, l’uomo ha da poco immerso la testa sotto l’acqua, quest’ulima scorre via dalla vasca a causa di un  rubinetto aperto. Sullo sfondo è visibile un bicchiere di vino, semivuoto, con al fianco dei barbiturici, cosa che non fa pensare a un suicidio ma a un eccesso di terapia per il sonno, per fortuna dagli esiti non mortali.
Bauer viene portato in ospedale da una autoambulanza, mentre alla polizia, che è politicamente schierata, fa comodo credere che sia stato un tentativo di suicidio per screditarne l’immagine. Questo sospetto artificioso cadrà alla luce di dettagli più precisi portati dal procuratore stesso una volta ristabilitosi.

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Bauer dopo essere stato informato da alcuni agenti israeliani che Adolf Eichmann è stato rintracciato in un sobborgo di Buenos Aires,  capisce che potrebbe combattere gli ex nazisti infiltratisi nell’attuale governo federale, soprattutto attraverso l’apertura di processi in Germania sui campi di sterminio nazisti, in quanto ciò consentirebbe di provare certe loro responsabilità e quindi poter escluderli dal governo.
Processando Adolf Eichmann in Germania e non in Israele, si costringerebbe il popolo tedesco a confrontarsi con la propria storia e si verrebbero a conoscere con la sua testimonianza  altri responsabili di quegli orrendi misfatti, accertandone per qualcuno la loro abusiva presenza  nell’attuale governo federale.
Qualcosa va però storto, anche per l’ingenuità di un suo giovane collaboratore, che sorpreso con un transessuale viene ricattato dai nazisti presenti nel governo, i quali lo obbligano  a stare dalla loro parte, cosa comunque che egli non farà preferendo il carcere.
Adolf Eichmann verrà preso dagli israeliani e processato a Gerusalemme, dove a seguito delle sentenza di condanna sarà impiccato. Ma Bauer non demorderà e in seguito col suo prezioso lavoro si arriverà al processo in Germania per gli altri nazisti responsabili dei crimini di Auschwitz (ci saranno due processi in tempi diversi), cosa che porterà il popolo tedesco a confrontarsi con la propria storia, come il procuratore tanto voleva.
Film dalle cadenze drammatiche ben costruite, grazie sia ad interpretazioni che si calano ottimamente sulla realtà dei personaggi dell’epoca sia a una regia che sa cogliere  i momenti in cui il film deve dare il massimo della tensione: obbligando tutti a un impegno di immedesimazione nei ruoli che risulterà a dir poco straordinario.
Fotografia-linguaggio ben incardinata nelle scene, ricca di dettagli loquaci che alleggeriscono il peso del verbale migliorando notevolmente la scorrevolezza del film.

 Biagio Giordano
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