Cinema: Il buono, il brutto, il cattivo

RUBRICA DI CINEMA A CURA DI BIAGIO GIORDANO
Il buono, il brutto, il cattivo

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Il buono, il brutto, il cattivo

Il buono, il brutto, il cattivo, di Sergio Leone, con Clint Eastwood, Lee van Cleef, Eli Wallach,  produzione Italia, anno 1966, durata 176 minuti.

Durante la guerra di secessione americana, tre uomini inquieti, trasgressivi alle buone regole della società, come Sentenza (Lee van Cleef il cattivo) cinico assassino a pagamento, il Biondo (Clint Eastwood il buono) bounty killer famoso, Tuco (Eli Wallach il brutto) fuorilegge messicano con velleità di dominio sopra le righe, vogliono arricchirsi, fanno quindi un labile accordo sulla parola il cui scopo è di giungere in possesso di un tesoro nascosto. Il rischio è alto, e ciascuno dei tre non si fida degli altri due.

Anni ’60. Film che preannuncia grandi cambiamenti nel sociale italiano, sotto la spinta inarrestabile di un consumismo sempre più americano che fa sognare anche nelle masse proletarie opulenza, ricchezza, possessi di persone e cose come mai era accaduto prima. Questo film con la sua violenza testimonia come il miracolo economico italiano sia stato accompagnato da voraci pulsioni animali presenti in ogni settore della vita.

La trilogia del dollaro non si chiude con questo film, come qualcuno ha scritto frettolosamente, prepara invece un futuro, farà scuola anche negli Stati Uniti, patria del western, la trilogia western italiana rimarrà aperta ad altri famosi o giovani cineasti che vorranno coglierne l’essenza innovativa dei linguaggi e le  straordinarie tecniche-fotografiche visibili nei modi di girare nuovi e spettacolari di Sergio Leone.

 Il film incassò ben più di tre miliardi di lire nella sola stagione 1966-67.

        Biagio Giordano  

 

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